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18/12/2017
La prima parte della stagione agonistica, per il Siepelunga Bellaria, termina con una prestazione che, a dispetto del risultato negativo, seppure di misura, è stata tutt'altro che disprezzabile.
Il rientro di Tiana, cuore e motore del Siepelunga, l'abnegazione di Righi a sacrificarsi su ogni palla, l'estro di Molinari, autore di alcune eccellenti 'imbucate' ed una più che accettabile applicazione del pacchetto arretrato, hanno impedito agli ospiti di organizzare valide geometrie e di finalizzare il gioco sulle fasce, vera specialità della casa. Solo in un'occasione, purtroppo fatale per i bolognesi, l'Atletico Castenaso è stato efficace sull'asse Randi/Mari: il 'folletto' salta il diretto avversario e crossa per il gigante dell'attacco ospite che, libero in area, non ha difficoltà ad insaccare di testa.
Per il resto Marino, se si eccettua la veemente partenza degli ospiti, ha sbrigato solo dell'ordinaria amministrazione, pur dovendo riconoscere che la supremazia territoriale, in quanto a volume di gioco, almeno nel primo tempo, è stata appannaggio dell'Atletico.
Il Siepelunga non è rimasto a guardare ed ha avuto almeno tre limpide occasioni da gol con Miecchi (al suo debutto al Bernardi) sempre imbeccato da passaggi filtranti di Molinari: in un caso la mezza girata dell'attaccante trova reattivo Ravaglia che para il tiro, nelle altre due situazioni Miecchi non ha la sufficiente freddezza per battere il portiere pur essendo a 'tu per tu' con l'estremo difensore.
Ora ci sarà la salutare (almeno per chi è in difficoltà) sosta di un mesetto per le festività: è l'occasione per riordinare le idee e recuperare i giocatori. Poi comincia un altro campionato che per il Si.Be. sarà ad handicap. Nulla è perduto per chi non si rassegna anzitempo. I bolognesi hanno un organico di tutto rispetto che, se al completo e messo in campo bene, lascia ben sperare per un girone di ritorno più gratificante.
L'Atletico è una buona squadra, a mio parere, con altre ambizioni.
Auguri a tutti!
L'addetto stampa Siepelunga Bellaria. E.Righi.
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