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Calcio | Dilettanti | Serie D

Il punto del D...irettore

Di Mirco Mariotti

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28/06/2021

Il punto del D...irettore

Fonte SportPiacenza

E finalmente il campionato 2020-21 è giunto alla conclusione. E' stata una lunga agonia, non tanto per noi addetti ai lavori che, per quanto possibile, abbiamo cercato di raccontarvi quello che molti non avevano modo di guardare (ok, c'erano le dirette Facebook e YouTube, ma vedere la partita dal vivo è tutta un'altra cosa, nda), ma soprattutto per le società, costrette, loro malgrado, tutte le settimane ad effettuare i tamponi.
Poi il cambio di regolamento in corsa: play out aboliti un mese prima del termine del campionato, in primis per paura di non poterli disputare, in seconda battuta per salvaguardare chi ha disputato dalle 34 alle 38 partite di campionato in raffronto alle squadre salite dall'Eccellenza con sole dieci partite effettuate. Le retrocessioni così, dalle quattro previste, sono diventate due. I play off invece sono rimasti, per dare la possibilità alle società che hanno lottato, ed investito danari fitti, per salire nei professionisti, di poter giocarsela ancora e sfruttare un'eventuale ripescaggio, visto che quest'anno verranno agevolate per alternanza le "seconde" della Serie D a svantaggio delle retrocesse dalla Serie C.

E l'Aglianese, vincitrice ieri pomeriggio per 1-0 contro il Lentigione, ha un piede e tre quarti nella categoria superiore visto che il Gozzano, vincitore del girone A, ha annunciato quasi ufficialmente che rinuncerà al salto di categoria causa motivi economici ed i toscani, primi in graduatoria con il miglior coefficiente punti, attendono solo di sapere se saliranno da ripescati o da ammessi di diritto (risparmierebbero 300.000 eurini eh, nda).
Insomma una stagione che, zoppicando zoppicando, è arrivata al termine con il successo del Fiorenzuola di Luca Tabbiani che, dopo una lunga e costante rincorsa, è balzata in testa al penultimo atto vincendo la propria sfida interna contro il Mezzolara e sfruttando la contemporanea sconfitta casalinga dell'Aglianese nel derby contro il Prato, maturata quasi allo scadere della gara. Un successo meritato, quello conquistato ufficialmente a Sasso Marconi, che ha un protagonista assoluto: Nicolò Bruschi, classe 1998, parmigiano, autore di 30 reti in 33 partite. Un'esplosione improvvisa quella del tuttocampista, con spiccate doti offensive, che ha lasciato di stucco tutti, dimostrando qualità importanti e capace, soprattutto, di realizzare gol di grande qualità, anche su calcio piazzato, ma anche "brutti e sporchi" da attaccante vero. E, nel finale di stagione, ha preso per mano la squadra e l'ha trascinata con le sue segnature, quasi tutte decisive, alla vittoria finale. Una Terza Serie che mancava da esattamente vent'anni, stagione 2001-02, quando i valdardesi salutarono la categoria proprio contro quel Trento che, tra le sue fila, vedeva proprio mister Tabbiani, ora condottiero dei rossoneri alla conquista della Serie C, ed ora pronto ad affrontare la terza annata consecutiva in panchina.
Grande protagonista è stato il Lentigione di Bob Notari, capace di ottenere una serie positiva lunga 28 partite, per poi crollare nelle ultimissime partite, causa un calendario poco amico che l'ha "costretta" agli scontri diretti proprio con Aglianese e Fiorenzuola negli ultimi scampoli della regular season. Ma, sul piano del gioco, è sicuramente la squadra che è piaciuta di più, con un grande ruolino di marcia casalingo, a discapito dei troppi pareggi ottenuti complessivamente, ben 14, che hanno penalizzato oltremodo il campionato dei rivieraschi, battuti, come detto sopra, nella finalissima play off.
Sicuramente ci si aspettava di più da Rimini e Forlì, entrambe costruite per fare un campionato importante, ma non in grado, e non me ne vogliano le tifoserie, di poter lottare per il primato. I primi hanno pagato il noviziato societario, ma anche troppe scelte di "cuore" che alla fine non hanno pagato, i secondi hanno avuto grande discontinuità di rendimento. C'è da dire che, entrambe, sono state condizionate dalle problematiche Covid, e giocare quasi sempre ogni tre giorni, soprattutto per i Galletti, è risultato deleterio.
Le due società più colpite dal Covid sono state sicuramente Correggese e Mezzolara che, se avessero avuto un calendario recuperi più magnanimo (ma era da comprendere anche la LND che voleva ultimare la stagione in tempo utile, nda), avrebbero ottenuto una classifica decisamente migliore.
Che dire della Sammaurese, reduce da un ripescaggio meritato dopo una retrocessione beffarda nella passata stagione, che dopo una partenza molto difficoltosa, complice anche in questo caso qualche sosta causa Covid, a inanellare una serie di risultati positivi che, ad un certo punto, poteva far credere ai giallorossi di Protti, di poter puntare addirittura ai play off.
Mantengono la categoria il giovane e piacevole Progresso, trascinati da un eroico Vassallo, ed un coriaceo Sasso Marconi che, nelle ultimissime giornate, grazie ad un esordiente in panchina (Della Rocca) ed in campo (Fiorentini), hanno conquistato una salvezza che pareva impossibile.
Salutano invece la categoria, dopo una sola stagione, Marignanese Cattolica e Corticella. La società romagnola, durante la stagione, ha commesso tanti errori e ne ha pagato le conseguenze soprattutto nell'ultima fase del campionato esonerando Vullo che, sul piano dei risultati,da subentrato, aveva portato i giallorossi ad un passo dalla salvezza diretta (c'erano ancora in auge i play out, poi tolti). La compagine bolognese inizialmente ha pagato il ripescaggio tardivo e l'inesperienza nella categoria. L'avvento di Benuzzi in panchina, oltre ad una rosa migliorata in corso d'opera, ha portato grande giovamento ad una squadra che, per mentalità, partita dopo partita, se si fossero fatti meno sbagli in precedenza (inevitabili eh, nda), avrebbe visto il Corticella ancora in Serie D.
Chiudiamo con le toscane. Detto dell'Aglianese che, di riffo e di raffo, forse in Serie C c'andrà lo stesso, quasi fallimentare il campionato del Prato che, con la rosa a disposizione, avrebbe dovuto fare molto di più. La Pro Livorno Sorgenti ha disputato una stagione sorprendente a larghi tratti, cedendo nel finale, ma dando spettacolo. Il Real Forte Querceta ha fatto il suo onesto campionato, come Ghivizzano e Seravezza che, soprattutto nelle ultime partite, si sono salvate in serenità.

A questo punto salutiamo il 2020-21 e ci apprestiamo a dare il benvenuto al 2021-22. Sperando che sia una stagione normale, con il pubblico allo stadio, ma, soprattutto, senza il Coronavirus tra i piedi. Varianti permettendo.
Buona estate a tutti!

Mirco Mariotti

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