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S.Bernardo-Cinelandia Park Cantù – Staff Mantova 83-81

Di Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù

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01/11/2021

S.Bernardo-Cinelandia Park Cantù – Staff Mantova 83-81

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Un vortice di emozioni travolge Cantù che, dopo aver sofferto e rimontato diciotto lunghezze di svantaggio, può godersi la tanto desiderata vittoria; la quinta consecutiva per i biancoblù, che, battendo Mantova in casa, si guadagnano con merito il primo posto in solitaria. S.Bernardo-Cinelandia Park ora sola al comando della classifica del Girone Verde con 10 punti. Spaziale il quarto periodo dei canturini che, con un fantastico 25 a 8 di parziale, riescono a ribaltare le sorti del match. Determinanti le prestazioni di Johnson, top scorer con 23 punti, e Bayehe, il quale, nel finale, si trasforma, dominando la scena con giocate decisive. Finisce 83 a 81, davanti a oltre 2mila spettatori; di seguito la cronaca della partita:

LA CRONACA

Canturini in campo alla palla a due con i “soliti” cinque, ovvero Johnson, Allen, Severini, Da Ros e Bayehe; gli ospiti rispondono schierando in quintetto l’ex Laganà, accompagnato da Cortese e Stojanovic sugli esterni, il duo Thompson-Iannuzzi completa lo scacchiere iniziale di coach Di Carlo. 

A partire meglio sono i mantovani, avanti a metà quarto già di tre possessi pieni, 13 a 4; Cortese il più ispirato con due triple consecutive a segno. La S.Bernardo-Cinelandia Park prova a reagire ma la serata di grazia al tiro dei biancorossi prosegue con altissime percentuali: Stojanovic, da tre punti, allunga, consentendo così alla Staff di toccare la doppia cifra di vantaggio. Immediata, però, la reazione biancoblù, con un ottimo assist schiacciato di capitan Sergio per la tripla dall’angolo di Johnson, che a Cantù vale il momentaneo -6. Nel finale di primo quarto è Stefanelli, entrato dalla panchina, a caricarsi sulle spalle l’attacco di casa: cinque punti in fila - di cui una gran tripla – dell’esterno toscano permettono ai brianzoli di accorciare le distanze sino al -1; 23-24 al termine dei primi dieci minuti.

La seconda frazione inizia come era finita la prima, con Stefanelli nuovamente protagonista: del numero uno in maglia Cantù il canestro del sorpasso. Poco dopo, invece, è Bucarelli ad allungare: 27 a 24 per i padroni di casa; time out di coach Di Carlo a neanche due minuti e mezzo dal via. Capitan Sergio e compagni dimostrano di aver ingranato dopo un avvio di partita un po’ a rilento e, con merito, raggiungono i due possessi pieni di vantaggio. In campo prevale l’equilibrio e nel finale di secondo quarto il risultato parziale resta a lungo sulla parità; poi, è Johnson a sbloccarla, con un canestro da sotto per il 40 a 38 a favore di Cantù a ottanta secondi dall’intervallo. Un’altra prodezza di Johnson quasi in chiusura di fine primo tempo dà una bella mano alla compagine di coach Sodini, che alla pausa lunga rientra negli spogliatoi avanti di tre: 45-42. Al 20’, tre i giocatori in doppia cifra: Stefanelli e Johnson da una parte, Stojanovic dall’altra; il miglior marcatore è Johnson con 15 punti a tabellino (6/8 al tiro).

Al rientro in campo è l’ex Laganà a partire forte con cinque punti consecutivi che consentono alla Staff di agganciare Cantù nel punteggio, 47 pari. Poco dopo è di nuovo Stojanovic a fare la voce grossa, con un canestro e un assist, ridando così il vantaggio alla squadra ospite, che al 23’ torna avanti 53 a 49. Mantova scappa sul +8 e coach Sodini è costretto a fermare il gioco; 51-59 a metà quarto. Alla ripresa del gioco la sostanza cambia ben poco: Iannuzzi prima e Thompson poi, danno un bello slancio alla formazione biancorossa che allunga con decisione sul meritato +15. Le super percentuali al tiro dei mantovani proseguono e Mastellari, specialista da oltre l’arco, castiga ancora la difesa canturina, ospiti sul +18. La reazione biancoblù non tarda ad arrivare: Severini e Bucarelli, sugli scudi, accorciano le distanze e Cantù torna a sperare dopo un terzo quarto complicato nella metà campo offensiva. Gli ospiti sono però più compatti e, complici anche alcune chiamate arbitrali al limite, chiudono sopra 73 a 58 al 30’. 

Nel quarto e ultimo periodo è Bucarelli a guidare la rimonta: Cantù torna su a -11, partita riaperta. La difesa biancoblù sale di tono e la Staff fa una gran fatica a ritrovare la via del canestro; ne approfitta, dunque, Cantù, scatenata sui due lati del campo, di Bayehe la giocata del -8 che fa urlare tutto il PalaDesio. Cortese si conferma, però, autentica macchina da tre punti e Mantova si sblocca, tornando a cogliere punti pesanti da oltre l’arco. Ma Cantù non molla di un centimetro e, rabbiosa, trova con assoluta convinzione i punti del -3; pandemonio a Desio. Bayehe sempre più uomo partita. Nel frattempo, grazie a una difesa eccellente, i canturini restano saldamente attaccati al match, nonostante i guizzi di Laganà. Johnson, dalla lunetta, fa -2; poi, è ancora l’ottima difesa biancoblù ad annullare i tentativi ospiti. 79-81 al 38’. Nel finale succede di tutto: Johnson, a meno di tre secondi dalla fine, manda tutto il palazzo in estasi, trovando due punti pesantissimi. Finisce 83 a 81, è grande festa al PalaDesio, vittoria incredibile per la squadra di coach Sodini.

S.Bernardo-Cinelandia Park Cantù – Staff Mantova 83-81

(23-24, 22-18; 13-31, 25-8)

Cantù: Stefanelli 13, Sergio 15, Johnson 23, Nikolic, Borsani n.e., Da Ros 2, Bucarelli 6, Cusin, Bayehe 16, Allen 4, Severini 4, Brembilla n.e.. All. Sodini 

Mantova: Lo n.e., Iannuzzi 10, Mastellari 5, Stojanovic 17, Ferrara 4, Saladini, Cortese 9, Laganà 21, Basso n.e., Verazzo n.e., Thompson 13. All. Di Carlo

Arbitri: Foti, Nuara e De Biase

Spettatori: 2.010

Prosegue la striscia di vittorie della S.Bernardo-Cinelandia Park che, tra le mura amiche, ha la meglio della Staff Mantova, sconfitta 83 a 81 grazie a un quarto periodo favoloso di capitan Luigi Sergio e compagni. Quinto successo consecutivo per i biancoblù, attesi ora dalla trasferta siciliana contro Trapani. Di seguito i commenti dei due allenatori, direttamente dalla sala stampa del PalaBancoDesio:

 

COACH GENNARO DI CARLO (STAFF MANTOVA)

«C’è dell’amaro in bocca perché abbiamo sostanzialmente perso all’ultimo giro di lancette. Però onestamente sono molto orgoglioso della partita che abbiamo fatto qui, di come i ragazzi l’hanno giocata e di come secondo me per 35 minuti abbiamo anche mostrato una buona pallacanestro. Poi, sicuramente dobbiamo migliorare; nel momento in cui Cantù ha alzato il livello agonistico e fisico della difesa, oggettivamente abbiamo fatto troppe palle perse, abbiamo fermato troppo la palla e questo vantaggio è andato ad assottigliarsi. Il basket è anche questo. Volevamo venire qui e capire come fosse il livello della nostra squadra. Da questo punto di vista, ce ne andiamo convinti che la nostra sia una buona squadra e che, per gli obiettivi che abbiamo da raggiungere, siamo solidi. Anzi, sono convinto che migliorando quelle situazioni che stasera ci hanno portato alla sconfitta, vedo anche del margine. Dunque, onestamente, sono moderatamente soddisfatto. È chiaro che quando si perde non si è mai contenti, però dobbiamo anche considerare che di fronte avevamo una delle top del nostro campionato, forse anche la top. Abbiamo giocato anche contro Udine, vero è che si trattava di supercoppa, però, oggettivamente, Cantù ha tanta roba. Aver fatto questo tipo di partita, dunque, ci mette nella condizione di pensare che siamo nella condizione giusta per affrontare questo campionato. Ora dobbiamo rimanere attenti e collegati, spingendo e lavorando molto in settimana, per ripartire domenica contro Piacenza. Complimenti a Cantù. Ha mostrato grande forza, complimenti per la stagione».

 

COACH MARCO SODINI (CANTÙ)

«Cinematograficamente parlando, “Dr.Jekill e Mr.Hyde” mi sembra una scelta adeguata. Parafrasando “Pirati dei Caraibi” direi “la maledizione del terzo quarto”. Oggi sarò positivo, molto positivo, molto più di quanto dovrei probabilmente. Sono contento. Mantova è una squadra brava, con un quintetto più il sesto uomo veramente forte. Hanno un’idea tecnica estremante lucida e chiara. Hanno preso anche quello che gli abbiamo dato dalla partita. Noi abbiamo fatto e disfatto, noi stessi, più che la gara. La cosa che mi fa leggermente irritare è che, ho fatto una sfuriata in un time out e, da lì, abbiamo iniziato a reagire e a produrre la pallacanestro difensiva dell’ultimo quarto, che, sinceramente, io vorrei che venisse prodotta indipendentemente dalle sfuriate di un allenatore. Questo ci dà la misura di quanto, ancora, come struttura di squadra non siamo maturi. Noi siamo una squadra forte ma non siamo maturi. La partita di oggi però, per un gruppo come il nostro, che va a -18 sul 51-69, riprende in mano la partita e la vince di due, con il quarto quarto che abbiamo fatto, dimostra due cose: primo, che è una squadra forte; secondo, che sta diventando pian piano, anche se con stimoli esterni, una squadra canturina, di quelle che non mollano mai. Io spero che questo match fughi ogni dubbio di coloro che, pensando alla A2, immaginavano una lunga passerella sul tappeto rosso in attesa della lenta risalita verso il posto che meritiamo; che va meritato sul campo. C’è una cosa che voglio dire ai miei giocatori: questa è una partita che dice che noi abbiamo bisogno in momenti diversi di giocatori diversi. Questa è una gara in cui il secondo quintetto in toto ha rimesso in sesto il primo quarto. In cui la “garra” di Sergio ha riportato la squadra in corsa. Dove finalmente si è visto il Jordan Bayehe che io spero che ci sia e che da qua si migliori. La personalità di Johnson di prendersi, giustamente, gli ultimi possessi. Non voglio però dimenticarmi nemmeno lo splendido Stefanelli del primo quarto e anche presenze a meno minuti, come Nikolic e Cusin, che sono state presenze che nel corso della serata sono state necessarie. La partita di oggi, dunque, è consapevolezza che devo dare il meglio di me stesso, perché, se non lo faccio, lo farà qualcun altro. Faccio i complimenti a Mantova, sono una buonissima squadra».

 

Area Comunicazione e Stampa

Pallacanestro Cantù

 

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