Di Ufficio Stampa Cus Bologna
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23/07/2022
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“Siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Europa siamo noi…”. L’urlo di gioia delle ragazze dell’Alma Mater Studiorum prende possesso dell’arena di Lodz, dove sono in pieno svolgimento i campionati europei universitari (Eusa). E tre anni dopo non è cambiato nulla. Avevamo lasciato l’Università di Bologna campione d’Europa nel volley femminile, prima del Covid e tre anni dopo, sempre a Lodz, in Polonia, l’Unibo sale nuovamente sul tetto del Vecchio Continente.
E lo fa con personalità, battendo in un derby tutto italiano, il Cus Venezia. Finisce come gli altri quattro incontri precedenti, con l’Alma Mater Studiorum cara al rettore Giovanni Molari - che aveva ricevuto le delegazioni del volley e del basket nella Sala VIII centenario, in via Zamboni 33 - che si impone con un perentorio 3-0 (25-15; 25-12; 25-15) che la dice lunga sul talento e e le capacità delle ragazze allenate da Leonardo Palladino. Cinque partite complessive: quindici set vinti e nessuno concesso alle avversarie.
Gruppo straordinario che sembra giocare insieme da una vita e invece le ragazze hanno avuto poco tempo per trovare un’amalgama. Ma quasi per magia ci sono riuscite, dimostrando di essere unite, compatte, felici di giocare insieme. Il segno che il percorso intrapreso qualche anno fa, potenziando il lavoro di reclutamento, dà i frutti. E’ il successo di tutti, di Serena Vece, oggi team manager, che tre anni fa era in campo, insieme con Giulia Visintini, per riscrivere la storia del volley universitario italiano. Secondo titolo consecutivo e la consapevolezza che, nel 2025, quando l’Università di Bologna ospiterà gli Europei Eusa, il Cus Bologna potrà ancora dire la sua con un gruppo giovane e di successo.
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