Quando tutto sarà finito – o magari si spera poco prima, o semmai appena dopo- e non ci saranno più riti da assecondare, cautele a cui piegarsi, aritmetica da aggiornare, quando cioè il destino sarà compiuto e ogni minimo dettaglio sarà stato adagiato negli archivi, allora a quel punto verrà il futuro, nel quale calarsi avendo un’idea compiuta che magari si sta formando adesso data la giovane età della rosa. A una settimana di distanza dal compleanno compiuto e festeggiato, il tecnico Mancini rimane composto e sorridente non mancando mai di emettere quell'ottimismo che per certi aspetti lo rende unico. Un percorso travagliato per la sua formazione condizionato anche da un pizzico di sfortuna: “ A Cervia (afferma Mancini) avevamo ritrovato il calciatore D’Elia a distanza di cinque mesi. Fatali sono stai i sette minuti in cui è sceso in campo rimediando un brutto infortunio, un nuovo incidente che lo costringerà nuovamente a rimanere lontano dal terreno da gioco. A lui vanno i più sentiti auguri di pronta guarigione da parte mia, della squadra e della dirigenza ”.
Tornando alla gara di domenica scorsa col Cervia, un vero scontro diretto per la salvezza, il tecnico ribadisce il seguente concetto: “ Abbiamo giocato un ottimo primo tempo creando alcune occasioni da rete. Nella ripresa siamo calati in fase d’intensità concedendo agli avversari quella pericolosità che poteva costarci cara. Dobbiamo lavorare sotto alcuni aspetti. Siamo giovani e pecchiamo in alcune fasi del match. L’esperienza accumulata ci servirà in futuro ma spero anche nel presente ”.
Le giornate di campionato avanzano e Domenica il S. Ermete è atteso da un altro esame importante: “ Dobbiamo cercare di fare punti. Siamo una squadra costruita a stagione in corso con alti e bassi che condizionano il nostro cammino. E’ mancata una certa continuità, o meglio per otto partite eravamo riusciti a trovarla, poi non siamo più riusciti a incanalare una serie utile. Peccato! Inutile guardare al passato. A prescindere dall'avversario, necessitiamo di muovere la classifica e per farlo non esiste nessuna ricetta particolare se non quella della vittoria ”.
Un girone di ritorno dettato dai tanti cambiamenti avvenuti grazie al mercato invernale, un girone potremo dire diverso se pensiamo che alcune squadre hanno cambiato decisamente marcia: ” Il mercato ha creato ulteriore equilibrio, perfino le prime della classe, le più quotate Sampierana e Gambettola hanno trovato difficoltà a battere le varie compagini. E’ vero che rimangono le due più forti, ma devo dire che il Novafeltria rappresenta la terza forza assoluta del torneo, tutte le altre (forse Bakia e Due Emme leggermente avanti alle altre) rientrano nell'equilibrio assoluto del torneo ”.
Tutte in gioco per i play off e i play out?
“Il grande equilibrio regna tra la zona verde e quella rossa. I pochi punti separano le formazioni che lottano per due obiettivi diversi. Essendo un girone a sedici squadre, sostanzialmente non esistono formazioni da metà classifica. Questo tiene in gioco tutte. Aggiungo che due vittorie consecutive possono farti sognare, due sconfitte invece portano a ridosso della zona rossa. E’ vero che in questo momento non ci sarebbe nessuno spareggio play out, ma la concentrazione sarà fondamentale in questo finale di stagione”.
Un campionato tutto da giocare, poche gare alla fine, punti preziosi, pallone che scotta, insomma si salvi chi può e chi può speri di trovare gloria.
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