Di Lorenzo Chierici - Ufficio stampa
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17/01/2025
Tommaso Cagnolati, nuovo presidente del Santos 1948
Ha una prima squadra in Seconda categoria, la Juniores in Elite, altre tre formazioni ai regionali, oltre a varie compagini di Centro sportivo e a una nutrita Scuola calcio. Il Santos 1948 è questo e molto altro, forte di una splendida struttura al Centro sportivo Gino Lari, al Foscato, dove tre anni orsono la società di via Tassoni ha creato il sintetico intitolato a Davide Rabotti. Di recente l’assemblea dei soci ha eletto il nuovo presidente, Tommaso Cagnolati al posto di Giovanni Anceschi, giunto a fine mandato, che è rimasto comunque in consiglio. Sentiamo ora quindi il nuovo numero uno della società che ha le idee piuttosto chiare sul Santos di oggi e su quello di domani.
Presidente Cagnolati, lei è stato giocatore, dirigente, vice presidente e ora presidente. Che eredità riceve da Giovanni Anceschi e cosa significa per lei essere presidente del Santos?
“In questi anni siamo cresciuti e abbiamo fatto scelte importanti, guidati da Giovanni che ha saputo tracciare al meglio il solco da seguire; colgo quindi l’occasione per ringraziarlo, da parte di tutti, per l’impegno e la passione profusi che certamente non ci farà mancare in futuro. Essere presidente è una grande responsabilità e fa sentire la fiducia di tutti i nostri associati, per cui confido di esserne all’altezza così come tutto il nostro Consiglio ed i nostri educatori. Il Santos non è del presidente, ma vive grazie all’impegno quotidiano di tanti senza il quale tutto questo non sarebbe possibile.”.
Nel 2025 il Santos festeggerà i 77 anni di vita. Un traguardo molto importante. Cosa c’è dietro l’angolo?
“Pur avendo 77 anni non ci sentiamo vecchi; anzi abbiamo tutti quello spirito giovane e frizzante che ci contraddistingue da sempre. Abbiamo diversi obiettivi da raggiungere, non solo sportivi, ma anche legati alla crescita societaria, come la riqualificazione del campo da calcetto in sintetico, al Foscato, a fianco del sintetico Rabotti, che abbiamo inaugurato tre anni orsono. Faremo un investimento importante con le risorse che tutti gli anni riusciamo ad accantonare e che in questa stagione destineremo alla riqualificazione del campetto di calcio a 5 sul quale si allenano i nostri ragazzi più giovani, dove giocano però molte altre squadre cittadine e di amici che si appoggiano alla nostra struttura”.
La riforma dello Sport vi ha creato problemi?
“Come tutti i cambiamenti all'inizio abbiamo dovuto analizzare e studiare, ma ci siamo adeguati col sorriso e con lo spirito giusto già dall'anno scorso, adeguando le nostre procedure amministrative. Si tratta di un cambiamento molto importante per tutto il terzo settore in ambito sportivo, ma non ci siamo persi d'animo. Tante società si sono unite, altre purtroppo hanno chiuso i battenti, mentre noi abbiamo continuato a consolidarci e a crescere”.
Continuando nel contempo ad investire?
“Certo. E sarà così anche negli anni a venire per fornire servizi e strutture sempre migliori per aggregare al meglio i nostri giovani. In una società sempre più tecnologica, con tanti rapporti a distanza, filtrati da schermi, riteniamo sia fondamentale riportare i ragazzi sul campo dando loro la possibilità di credere in loro stessi, negli altri e nel loro futuro”.
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