Il Re di Coppa è giallorosso. Ancora una volta decisivi i rigori
Di Fabio Pagani
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12/03/2025
Capitan Rrapaj alza al cielo la Coppa Italia
Ebbene sì, l’epilogo è stato dolce, dolcissimo. Il Ravenna chiude il cerchio della sua fantastica cavalcata di coppa, aperto a settembre, contro il Forlì, con la qualificazione ottenuta ai calci di rigore e completato oggi, ancora alla lotteria degli undici metri.
Festa per gli oltre 700 tifosi giunti a Teramo dalla Romagna: per loro, per chi c’è sempre stato, va questa grande soddisfazione. Ma riavvolgiamo il nastro.
Mister Marchionni ripresenta il collaudato 3-5-2, mandando in campo molti titolari di coppa, più i rientranti Esposito e Onofri; risponde il tecnico del Guidonia (oggi, Di Gennaro in quanto Ginestra scontava una squalifica) lasciando a sorpresa in panchina Calì e puntando su Tounkara, assistito sulla trequarti da El Bakhtaoui.
Al 6’, il match si sblocca: erroraccio in disimpegno della difesa laziale, che combina la frittata con Errico e Musso (uomo del destino… Ne riparleremo), il quale atterra D’Orsi in area. È rigore e Manuzzi non si fa pregare, spiazzando il portiere. All’11’, si fa vedere il Guidonia con un sinistro dalla distanza di Mastrantonio, allungato in corner da Galassi; cinque minuti dopo, bella percussione di Lordkipanidze, scodellata a centro area e spettacolare rovesciata di Biagi: mira sbagliata, ma notevole il gesto atletico. Il Ravenna tiene bene il campo e si fa minaccioso anche al 23’, con un colpo di testa a lato di Lo Bosco e al 34’, quando Manuzzi taglia bene sul primo palo, raccoglie l’assist di D’Orsi, tuttavia non centra la porta. Al 41’, il Guidonia, da qualche minuto meno guardingo, perviene al punto del pari: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la sfera arriva sul destro dell’ex Spinosa che, dai sedici metri, inventa una parabola stupenda che muore sotto l’incrocio. Grandissima segnatura del 23 rossoblu, che corre sotto la gradinata occupata dai propri tifosi a raccogliere il meritato omaggio. Al tramonto del primo tempo, occasionissima sui piedi di Tounkara che, lanciato a rete, calcia incredibilmente fuori.
L’inerzia della partita sembra ora dalla parte del Guidonia, che inizia meglio del Ravenna il secondo tempo, tant’è che al 17’ ribalta il risultato: il neo-entrato Rossi serve un buon pallone per Tounkara, il quale, all’altezza del dischetto, stoppa, si gira e trafigge Galassi con un preciso diagonale. Marchionni corre ai ripari ed inserisce Guida e Zagre, ottenendo subito i frutti della sua illuminante scelta: al 26’, corner del fantasista campano e incornata del giovane attaccante del Burkina Faso. 2 a 2 e bilancia del match che pende ora dalla parte bizantina. Al 31’, ci prova dalla distanza Rrapaj, senza fortuna, ma è in pieno recupero che il Ravenna può chiudere i conti: fallo su Biagi ai 25 metri e punizione invitante per il destro a giro di Guida: palombella tesa indirizzata sotto la traversa, ma Guerrieri è strepitoso e smanaccia in angolo. Finisce così il tempo regolamentare e la finale si decide ai calci di rigore. Come scrivevamo all’inizio, è Musso l’uomo del destino giallorosso: il suo penalty, infatti, sbatte sul palo e termina fuori, mentre i rigoristi ravennati sono infallibili. È Michele Guida, con il suo ultimo tiro dagli undici metri, a regalare la Coppa Italia al Ravenna e ai suoi tifosi.
Il tabellino
Guidonia Montecelio vs Ravenna 6-7 (d.c.r. Tempi regolamentari terminati 2-2: Manuzzi 7’pt. su rig., Spinosa 41’pt., Tounkara 17’st., Zagre 26’st.)
GUIDONIA MONTECELIO: 1Guerrieri, 5Cristini, 6Buono ©, 8Errico (50’st. 70Spavone), 10 El Bakhtaoui (7’st. 29Rossi), 11Tounkara (33’st. 9Calì), 15Giordani (7’st. 13Sfano), 17Stefanelli, 19Musso, 21Mastrantonio (39’st. 4Succi), 23Spinosa. A disp.: 22Mastrangelo, 2Esempio, 18Calzone, 24Ardizzone. All. F. Di Gennaro.
RAVENNA: 12Galassi, 26Onofri, 21Esposito, 24Agnelli, 85Milan, 8Biagi, 4Mandorlini © (35’st. 6Rossetti), 16Lordkipanidze (19’st. 17Guida), 23D’Orsi (19’st. 11Rrapaj), 9Lo Bosco (15’st. 29Zagre), 19Manuzzi (27’st. 7Di Renzo). A disp.: 22Fresia, 5Venturini, 18Crosariol, 20Calandrini. All. M. Marchionni.
Terna arbitrale: sig. Kovacevic, sig. De Tommaso (1^ assistente), sig. Rossini (2^ assistente).
Ammoniti: Rossi (20’st.), Errico (25’st.), Buono (27’st.), Musso (30’st.).
Calci d’angolo: 4 a 3.
Recupero: 0 min. e 3 min.
Note: giornata uggiosa con pioggia. 700 tifosi giallorossi scesi a Teramo a fronte dei circa 500 del Guidonia.
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