Di Ufficio Stampa
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29/06/2025
Rieccomi dopo un paio di settimane di assenza — causa impegni vari — con l'Update 2.0 del Gioco dei Gironi.
Non è ancora tempo per parlare di versione 3.0, perché una decina di giorni fa avevo apportato solo una piccola modifica all'articolo, che però andava segnalata doverosamente.
Prima di tutto, come sempre, vi ricordo che:
- E' innanzitutto un gioco. I gironi li ufficializzerà la FIGC CRER al momento opportuno. Per cui evitate messaggi o telefonate al sottoscritto, e, soprattutto, in Federazione, esclamando "PERCHE' MI AVETE MESSO IN UN GIRONE PIUTTOSTO CHE UN ALTRO?", perchè tanto quelli ufficiali, usciranno, con ogni probabilità, tra fine luglio ed i primi di agosto, e devono essere approvati dopo un Consiglio Regionale apposito.
- Quelli che vedrete sono gironi indicativi, ipotizzati da chi ha scritto questo articolo, passibili di variazioni in corso d'opera, visto che, ad oggi, possono esserci ancora dei ripescaggi nelle categorie superiori, alcune società potrebbero ancora decidere di rinunciare al campionato, oppure di autodeclassarsi. O anche trovarsi qualche ex società professionistica a scombinare le carte.
Se avete fretta e non avete voglia di leggere CLICCATE QUI a vostro rischio e pericolo...
Si è finalmente concluso il campionato di Serie B: la scorsa settimana, la Salernitana ha perso entrambe le gare del play-out contro la Sampdoria. La seconda sfida è stata assegnata a tavolino ai blucerchiati, dopo la sospensione per le intemperanze del pubblico. La squadra ligure, retrocessa sul campo, è stata "resuscitata" dalla complessa vicenda legata al gruppo Alfieri, che ha coinvolto il Brescia. Il club lombardo, infatti, è stato penalizzato e declassato in Lega Pro, ma non parteciperà nemmeno a quel campionato.
La società biancazzurra ha presentato una semplice domanda d'iscrizione priva degli allegati economico-finanziari richiesti, senza saldare le pendenze federali che scadevano il 6 giugno. Il 3 luglio, il Consiglio Federale ratificherà ufficialmente la sua esclusione dai campionati professionistici.
Nel frattempo, a sorpresa, venerdì scorso il presidente Massimo Cellino ha versato una delle due rate ancora dovute al Comune di Brescia per l'affitto dello stadio Rigamonti, pagando circa 109.000 euro su un totale di 218.000. Tuttavia, secondo la convenzione in essere, per far valere la clausola sull'insolvenza e procedere con lo sfratto, servono almeno due inadempienze, anche non consecutive. Il pagamento parziale non modifica la sostanza della vicenda: l'adempimento dovrebbe essere completo, e ora Cellino rischia di perdere anche la disponibilità dell'impianto cittadino. L'accordo stipulato prevede che il Rigamonti possa essere concesso solo a una squadra professionistica. Questo offre al Comune un margine per rientrare in possesso dello stadio, mentre nel frattempo Giuseppe Pasini — presidente di Confindustria Lombardia e patron della FeralpiSalò — sta lavorando per trasferire in città la propria squadra di Serie C, cambiandone nome e identità, così da ridare slancio al calcio professionistico bresciano.
L'iscrizione del Brescia, presentata in forma semplificata e priva della documentazione necessaria, ha di fatto aperto le porte al ripescaggio ormai certo del Ravenna. A completare l'organico della prossima Serie C saranno anche la Pro Patria, riammessa, e l'Inter Under 23, accolta come seconda squadra nerazzurra. A farne le spese, oltre alle rondinelle, sono la Lucchese — che non ha presentato domanda e che ripartirà dall'Eccellenza con una nuova matricola dopo la trattativa saltata per la fusione con il Ghiviborgo — e la Spal, la cui richiesta d'iscrizione, come quella del Brescia, risulta incompleta e dunque inammissibile. Per cui le due venete Caldiero Terme ed Union Clodiense, che speravano in una riammisssione, rimarranno col cerino in mano e si dovranno rassegnare ad accettare il verdetto del campo e disputare la Serie D.
Come detto nel primo articolo, la Serie D tornerà ad un organico di 162 squadre nella stagione 2025/26. Questo numero è già tecnicamente raggiunto: tre club (due ripescate ed una riammessa) parteciperanno alla Lega Pro, nessuna squadra è stata promossa tramite la Coppa Italia Dilettanti, oltre agli spazi liberi lasciati da Taranto e Turris, escluse dal campionato di Serie C.
Ricordiamo le società che cambieranno denominazione dalla prossima stagione:
- Trevigliese: acquisisce il titolo del Mapello
- Foligno 1928: fusione tra Fulgens Foligno e Foligno Calcio
- Nola: acquisito il titolo sportivo della Puteolana
- Universal Roseto: salvo sorprese, prenderà il titolo del Castelnuovo Vomano
Al momento sono diverse le società che, con vari gradi di difficoltà, rischiano di non riuscire a perfezionare l'iscrizione per la prossima stagione (scadenza fissata al 10 luglio). Ecco, in rigoroso ordine alfabetico, quelle segnalate finora:
- Adriese: Cambio di proprietà effettuato, ha salutato lo storico presidente Scantamburlo, al suo posto Massimiliano Onofri che dovrà affrettarsi per effettuare tutto quello che serve per iscrivere i rodigini ad iscriversi al campionato.
- Ancona: Situazione ancora poco chiara, il presidente Polci per ora è solo ed attende di cedere parte della società ad altri soci. Ma l'iscrizione, a quanto pare, non dovrebbe essere in dubbio.
- Avezzano: C'è una pesante situazione debitoria che ha impedito ad una cordata di imprenditori locali di poter subentrare in società. In più, una ventina di giorni fa, gli stessi giocatori, artefici di un ottimo campionato, hanno lamentato, tramite una lettera aperta, il mancato pagamento di diverse mensilità.
- Chieti: Qualche problematica legata ad alcune liberatorie della passata stagione, ma sembra una situazione meno difficoltosa in confronto alla passata stagione dove la società neroverde si iscrisse per il rotto della cuffia.
- Enna: Iscrizione al momento non è certa. Domani incontro tra società, sindaco ed imprenditoria locale per capire se ci sono le condizioni per iscrivere la squadra in Serie D anche a livello della gestione dei costi.
- Imolese: Ci sono problemi economici molto importanti, noti da tempo, di difficile risoluzione. La Società, per voce del suo presidente, ha garantito l'iscrizione, ma serviranno sicuramente diverse liberatorie per avere la certezza di garantire ai rossoblù la disputa del prossimo campionato di Serie D.
- Imperia: Si complica pesantemente la trattativa per la cessione dell'Imperia Calcio. Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, la società nerazzurra potrebbe rinunciare al campionato e ripartire addirittura dalla Prima Categoria.
- Manfredonia: La società è in vendita con un prezzo che è stato fissato a 500.000 euro. Offerte concrete non ce ne sono. Si spera nell'imprenditore Tinto, ex patron del Sora, oppure nell'imprenditoria locale, ma al momento tutto tace.
- Messina: Il Tribunale Civile di Messina ha concesso tempo fino a settembre per la presentazione di un piano di rientro più strutturato, nominando anche un commissario giudiziale per monitorare la situazione finanziaria della società. Tuttavia, il primo e più urgente obiettivo resta l'iscrizione alla D, al momento complicatissima, nonostante la dirigenza abbia avviato il pagamento degli stipendi arretrati, dei contributi e dei costi di affiliazione. In caso di eventuale iscrizione però la società peloritana partirà con un pesantissimo -14 viste le gravi inadempienze ammnistrative, penalizzazione che potrebbe incrementare nei prossim giorni se il club non dovesse rispettare tutti gli obblighi documentali richiesti.
- Novaromentin: Restano ancora aperte le vicende giudiziarie che coinvolgono il presidente Guido Presta. In assenza di sviluppi risolutivi, il club potrebbe essere costretto a rinunciare all'iscrizione, ipotesi che al momento appare molto concreta.
- Paternò: Situazione preoccupante. La società è sana, ma le spese gestionali della categoria sono insostenibili per l'attuale proprietà. Si valuta una eventuale cessione, anche a costo zero, ma a persone affidabili che possano garantire un futuro più roseo.
- Prato: Al momento il presidente Commini non è intenzionato ad iscrivere la squadra al prossimo campionato, con il rischio concreto del fallimento e di una ripartenza addirittura dalla Terza Categoria. In realtà un paio di trattative ci sarebbero (la prima riguarda una cordata locale, la seconda un imprenditore molto vicino all'ex patron dell'Hellas Verona Maurizio Setti), ma sarebbero ad un punto morto.
- Ragusa: I giocatori lamentano ritardi significativi di 4-5 mensilità in una lettera aperta alla società iblea, la quale non ha replicato.
- Recanatese: Problematiche ormai in via di risoluzione.
- Unipomezia: Valter Valle, 60 anni, ex poliziotto e presidente dell'Unipomezia 1938 — club neopromosso in Serie D — è stato posto agli arresti domiciliari nell'ambito di un'indagine condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Roma. Valle, titolare della società di vigilanza Angel Sat Vigilanza Srl, è accusato di aver preso parte a un articolato sistema estorsivo ai danni di un imprenditore edile di Pomezia. Tra le pressioni esercitate dal gruppo criminale, vi sarebbe anche l'obbligo per la vittima di sottoscrivere sponsorizzazioni per un valore complessivo di 100.000 euro a favore di due società sportive, di cui 70.000 destinati all'Unipomezia Calcio a 5. L'operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, ha portato all'emissione di nove misure cautelari: sei arresti (tre già detenuti per l'operazione "Assedio"), due provvedimenti di arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Situazione ovviamente da monitorare con attenzione.
- Vastogirardi: La società molisana, neopromossa in Serie D, rischia seriamente di non partecipare al campionato. Nei giorni scorsi è arrivata anche una penalizzazione di due punti che, nel caso disputasse la Quarta Serie, dovrà scontare nella prossima stagione.
Per quanto riguarda le graduatorie di ripescaggio, ripubblico quella decisamente ufficiosa, ma attendibile, che ha pubblicato Wallace di Calciodieccellenza. Quest'anno l'alternanza privilegerà le terzultime e quartultime retrocesse dalla Serie D che si alterneranno con le perdenti degli Spareggi Nazionali. Se una società rinuncia scala in avanti quella riguardante la propria graduatoria (per esempio, se rinuncia il Chieri, come sembra, prima in classifica salirebbe il Follonica Gavorrano, nda)
Ci saranno poi eventualmente due graduatorie, successive a questa, che riguarderanno le non aventi diritto: una riguardante le retrocesse, come ultima e penultima, dalla Serie D (come il Fiorenzuola, che dovrebbe fare domanda), l'altra con le società di Eccellenza che non hanno disputato gli Spareggi Nazionali
Si precisa che:
- Caravaggio e Zenith Prato non potranno essere ripescate perchè hanno usufruito di un ripescaggio nelle ultime tre stagioni
1. Chieri (non farà domanda)
2. Montespaccato
3. Follonica Gavorrano
4. Sandonà
5. Corticella (non farà domanda)
6. Rivasamba
7. Fanfulla
8. Pinerolo
9. Chions
10. Tamai
11. Roma City
12. Sestese
13. C.O.S. Sarrabus
14. Pro Settimo & Eureka
15. Ilvamaddalena
16. Venafro
17. Magenta
18. Arcella
19. Borgaro Nobis
20. Caronnese
21. Città di Sant'Agata (ora Messina 1947, nda)
22. Valentino Mazzola
23. Licata
24. Mezzolara (non farà domanda)
25. Figline
26. Battipagliese
27. Ugento
28. Virtus Bolzano
29. Civitanovese
30. Vianese (non farà domanda)
31. Brindisi
32. K Sport Montecchio Gallo
33. Rossanese
34. W3 Maccarese
35. Canosa
36. Modica
37. Elettra Marconia
È ancora presto per parlare con certezza dei gironi, ma allo stato attuale sembra plausibile una suddivisione delle dieci squadre emiliano-romagnole. Otto di queste potrebbero essere inserite nel Girone D, assieme ad otto formazioni lombarde, mentre le altre due – probabilmente San Marino e Tropical Coriano – potrebbero confluire nel Girone F con marchigiane, abruzzesi e molisane.
Tuttavia, finché non avremo la certezza definitiva riguardo alle squadre che non si iscriveranno al prossimo campionato, è prematuro ipotizzare una composizione precisa dei gironi.
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