Virtus Faenza - Santagata 0-0
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07/11/2016
Steccano i 2003 della Virtus Faenza, ma la vetta della classifica rimane nelle loro mani.
Oggi onestà intellettuale obbliga a riconoscere che i faentini hanno giocato decisamente male, più o meno come nel turno precedente ad Alfonsine; ma se una settimana prima la fortuna ci ha messo molto del suo (passarono in vantaggio a 2’ dalla fine grazie ad un clamoroso autogol) questa volta il Santagata, squadra ordinata ma non di primissima fascia, non ruba nulla e strappa un gustoso pareggio sul campo della capolista.
La Virtus ha un possesso palla eminente -saremo sul 70% di dominio del gioco- ma quando si tratta di finalizzare sorgono i problemi e le polveri rimangono bagnate. Due sono state le occasioni d’oro ma nel primo tempo Assirelli e Betti probabilmente ancora si mangiano le mani per aver graziato il portiere avversario non insaccando in rete altrettante occasioni in cui si sono trovati soli davanti all’estremo difensore. Secondo tempo da dimenticare con il gioco involuto ma senza soluzioni pericolose, solo alcuni tiri comunque fuori dallo specchio, come quello della foto su tiro di Romano. E i biancoverdi hanno pure rischiato la beffa con Tonelli che però all’ultimo minuto di recupero sventa un tiro su un pericolosissimo contropiede mal controllato.
Dal derby vinto contro il Faenza qualche meccanismo non funziona più a puntino: la difesa fa sempre un lavoro eccellente (due sole reti subite in 9 gare, una nelle ultime 8, sono un bilancio prezioso che non ha eguali in nessuna categoria) ma è più avanti che il gioco latita. Probabilmente un modulo 4-4-2 potrebbe dare frutti migliori del 4-3-3 sempre adottato che non sembra ultimamente dare grandi risultati e non pare forse propriamente adatto alle caratteristiche attuali del team faentino; ma il mister, interpellato in merito, ritiene invece che quella da lui prescelta sia la miglior formula. Unica nota positiva è stato il rientro di qualche infortunato, Patuelli in primis, per il resto una gara che ha dato ben poche soddisfazioni.
I competitor della Virtus comunque si battono a vicenda tra loro e l’ultima sconfitta del Faenza fa addirittura aumentare il vantaggio sulla seconda in classifica da 3 a 4 punti. Ora la partita con l’Atl.Lugo (7 sconfitte in 9 gare) poi le due sfide decisive con Sanpaimola e Rimini in cui ci si gioca una mezza stagione: i virtussini sapranno tornare a farsi valere?
Oggi onestà intellettuale obbliga a riconoscere che i faentini hanno giocato decisamente male, più o meno come nel turno precedente ad Alfonsine; ma se una settimana prima la fortuna ci ha messo molto del suo (passarono in vantaggio a 2’ dalla fine grazie ad un clamoroso autogol) questa volta il Santagata, squadra ordinata ma non di primissima fascia, non ruba nulla e strappa un gustoso pareggio sul campo della capolista.
La Virtus ha un possesso palla eminente -saremo sul 70% di dominio del gioco- ma quando si tratta di finalizzare sorgono i problemi e le polveri rimangono bagnate. Due sono state le occasioni d’oro ma nel primo tempo Assirelli e Betti probabilmente ancora si mangiano le mani per aver graziato il portiere avversario non insaccando in rete altrettante occasioni in cui si sono trovati soli davanti all’estremo difensore. Secondo tempo da dimenticare con il gioco involuto ma senza soluzioni pericolose, solo alcuni tiri comunque fuori dallo specchio, come quello della foto su tiro di Romano. E i biancoverdi hanno pure rischiato la beffa con Tonelli che però all’ultimo minuto di recupero sventa un tiro su un pericolosissimo contropiede mal controllato.
Dal derby vinto contro il Faenza qualche meccanismo non funziona più a puntino: la difesa fa sempre un lavoro eccellente (due sole reti subite in 9 gare, una nelle ultime 8, sono un bilancio prezioso che non ha eguali in nessuna categoria) ma è più avanti che il gioco latita. Probabilmente un modulo 4-4-2 potrebbe dare frutti migliori del 4-3-3 sempre adottato che non sembra ultimamente dare grandi risultati e non pare forse propriamente adatto alle caratteristiche attuali del team faentino; ma il mister, interpellato in merito, ritiene invece che quella da lui prescelta sia la miglior formula. Unica nota positiva è stato il rientro di qualche infortunato, Patuelli in primis, per il resto una gara che ha dato ben poche soddisfazioni.
I competitor della Virtus comunque si battono a vicenda tra loro e l’ultima sconfitta del Faenza fa addirittura aumentare il vantaggio sulla seconda in classifica da 3 a 4 punti. Ora la partita con l’Atl.Lugo (7 sconfitte in 9 gare) poi le due sfide decisive con Sanpaimola e Rimini in cui ci si gioca una mezza stagione: i virtussini sapranno tornare a farsi valere?
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