Greta Generali tenta una nuova scalata

Un nuovo capitolo della vita sportiva sta per aprirsi per Greta Generali. Reduce dall'entusiasmante cavalcata promozione del Volley MassaLombarda in B2, l'atleta emilianoromagnola riparte dal Pontevecchio. "È stato un anno davvero emozionante. Le aspettative erano alte e si alzavano man mano sempre di più, perchè stavamo facendo molto bene in campionato. - esordisce la centrale ai nostri microfoni riavvolgendo il nastro - Non nego che già dalla metà dell'anno l'obiettivo si era già trasformato definitivamente in quello di andare a conquistare la promozione. E ci siamo riuscite. Ogni singolo individuo è cresciuto, il tutto con grandissimo equilibrio, questo ha fatto di noi la squadra vincente. Non si smette mai di crescere, la sfida non finisce mai, questo è il bello della Pallavolo e ogni anno ci sono obiettivi nuovi individuali e di gruppo da conseguire. Per quanto riguarda le giovanissime che debuttano in prima squadra personalmente penso siano la chiave di volta, sono molto più importanti di quanto loro stesse non credano. Sono quelle con il margine di miglioramento più ampio, dei diamanti grezzi".

Si ricomincia per il secondo anno di fila senza incognite legate al Covid: "Il periodo pandemico è stato sicuramente molto duro. Ognuna di noi a livello individuale cercava di tenersi in forma il più possibile, sia per ripartire in una giusta forma, sia perchè quando sei abituata a praticare 4 volte a settimana risulta difficile fermarsi completamente. Ricordo che ci videochiamavamo molto spesso, tutte insieme, non vedevamo l'ora di ripartire e di poterci riabbracciare. Personalmente mi sono sempre trovata in linea con la disposizione dei tamponi, era importante che ci tutelassimo l'un l'altra anche per via delle categorie più deboli con cui entravamo in contatto al di fuori della palestra. Per la vaccinazione invece no, mai trovata in accordo. Ognuno è libero di scegliere cosa è meglio per il proprio corpo e di credere ciò che ritiene giusto. Senza vaccino però, era troppo complicato proseguire con allenamenti e partite. Per cui, anche se non dichiaratamente obbligatorio, alla fine in un certo senso lo diventava. Quest'anno invece sembra si sia ripristinata la normalità, finalmente potevamo allenarci, giocare, batterci un cinque senza aver paura di un qualcosa che ci avrebbe nuovamente fermato".

Agli impegni in palestra Greta abbina con successo quelli della routine quotidiana: "Non c'è un vero segreto per conciliare il tutto. C'è dietro tanta organizzazione e tanta determinazione. L'agonismo implica che tratti il tuo sport come un lavoro, con lo stesso identico senso del dovere. Quindi, anche nei momenti più incasinati e complicati ad un'atleta non verrà mai in mente di mettere all'ultimo posto il suo sport. Diventa una priorità, non chiederei mai ad un giocatore dove si trova la Pallavolo nella sua 'scaletta' delle proprietà perchè la risposta potrebbe essere spiazzante!", sorride.