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21/06/2025
E’ iniziato tutto per gioco, per scherzare con un caro e vecchio amico allenatore, e gli amici del suo bar. Poi le cose, ci verrebbe da dire, sono sfuggite un po’ di mano. Fino al punto che quello scherzo, quel gioco, è diventato il fregio di una squadra che ha disputato un campionato incredibile.
La mente di tutto questo è Cristian Cupane, e chiediamo proprio a lui com’è nato il suo “Balellismo”:
“Tutto è nato per caso, a novembre (quando Andrea Balella è arrivato a Lavezzola, ndr): ho pubblicato un fotomontaggio di Allegri con la faccia di Balella, con la dicitura ‘L’inizio di una nuova era: il Balellismo’. Poi ho scritto qualche ‘articolo’ per un po’, dopo di che ho smesso, senza sapere quanto fossi seguito. Infatti le persone hanno cominciato a chiedermi di continuare a scrivere; allora ho creato una pagina Facebook, che pian piano ha preso piede fino a diventare seguitissima”.
Ma all’interno della squadra, qual’è stata la reazione? Lo chiediamo ai giocatori Klevis Kaja e Matteo Bartolomei. Inizia il primo:
“Abbiamo iniziato ad entrare in confidenza con il mister, non solo il classico rapporto allenatore-giocatore. Dopo un mesetto, Bartolomei (che è il più social di tutti noi) ha trovato questa pagina del ‘Balellismo’ e ci ha mandato uno screenshot nel nostro gruppo Whatsapp”.
Prosegue così il suo compagno:
“Non conoscevamo Andrea Balella come allenatore, e ignoravamo il ‘Balellismo’. Sapevamo che era proprietario di un bar ad Alfonsine, il suo paese, ma abbiamo scoperto solo dopo questa pagina”.
E qual’è stata l’accoglienza della pagina da parte di chi segue l’Erika Lavezzola? Ci risponde per primo Cupane:
“Il Lavezzola ha un gruppetto di ‘ultras’ formato da ragazzi giovani, oltre a tifosi del paese, e hanno iniziato tutti a ‘cavalcare’ il successo del ‘Balellismo’, facendo anche cori. Dopo ogni partita mi mandavano foto e video da pubblicare, e tra bambini fino alle persone anziane il ‘Balellismo’ è diventato una sorta di argomento di conversazione. Abbiamo anche fatto dei ‘raduni’, ovvero noi amici e clienti di Andrea siamo andati a vedere le partite. Alla fine il ‘Balellismo’ è diventato quasi ‘un movimento’”.
Prosegue Bartolomei:
“I post della pagina ci facevano morir dal ridere, li condividevamo sempre nel nostro gruppo. Ci scherzavamo su anche con il mister, vista la confidenza che c’era; ad esempio dicevamo ‘Mister, questo allenamento l’hai letto sul manuale del Balellismo?’ La pagina ha iniziato ad avere un gran successo, ad esempio i miei genitori ogni settimana si divertivano tantissimo a leggere i post. Di lì è nato il coro ‘Balellismo! Balellismo!’, e siamo arrivati al punto che ad ogni vittoria partiva questo coro con i tifosi. Insomma, il ‘Balellismo’ è diventato un mito per Lavezzola e Alfonsine”.
Conclude Kaja:
“Dopo aver scoperto la pagina, all’allenamento successivo ci abbiamo scherzato su con il mister. Ad un certo punto è arrivata la partita contro lo Stella Azzurra, la sfida più importante del campionato (vinto da loro, appunto). Abbiamo iniziato a prendere la cosa più seriamente, e non solo noi: gli amici e clienti del mister hanno iniziato a fare questi raduni del ‘Balellismo’. Noi non sapevamo di essere così seguiti, ed è nato un bel rapporto con queste persone, con cui abbiamo fatto aperitivi assieme, accompagnati anche dai nostri tifosi di Lavezzola. Ai playoff, poi, è esploso tutto: la pagina ha cominciato a salire (così come i like), tutti sono venuti alle partite, abbiamo anche fatto le sciarpe del ‘Balellismo’, ed è iniziato il vero e proprio ‘tormentone’. I nostri tifosi (nuovi e vecchi) ci sono sempre stati vicini, il ‘Balellismo’ si è diffuso a livello esponenziale, e ha contribuito a legarci ancora di più”.
Ma cosa ne pensa Andrea Balella del ‘Balellismo’? (ride, ndr).
“Con i ragazzi non ne avevo mai parlato, perché non volevo essere troppo al centro dell’attenzione e togliere spazio a loro. Poi quando lo hanno ‘scoperto’, ho visto che a loro piaceva, i risultati arrivavano… Diciamo che il ‘Balellismo’ è uno stile di gioco… che ha portato dei tifosi (ride di nuovo, ndr). Ad esempio qualcuno di Alfonsine è venuto a vedere una partita e mi ha detto ‘Mi sono divertito, vengo ancora’. Il presidente ha apprezzato anche lui, e ha voluto conoscere l’autore della pagina. Ricordo che Cristian veniva al bar e mi diceva: ‘Dammi e una birra e raccontami la partita’. Poi si allontanava, dicendo ‘Adesso mi siedo e pubblico una cosa…’.
E se gli chiediamo quanto ha contribuito alla vittoria, risponde senza tentennare:
“Ha aiutato moltissimo, perché i ragazzi si auto-caricavano grazie al ‘Balellismo’, e nelle partite importanti lo cantavano anche negli spogliatoi, dopo aver giocato”.
Alex Caravita
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