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Calcio | Dilettanti | 3a Cat. RN

Pennabilli calcio vs Sporting Riccione 3-5

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18/10/2015

Pennabilli calcio vs Sporting Riccione   3-5


Partita veramente sfortunata per il Pennabilli, obbligata a partire già con diverse assenze per infortunio (Giacomini, Lotti, Sabba e Ronconi), a cui si aggiungono, a metà del primo tempo Coli, costretto ad uscire per la lussazione della spalla e, nella ripresa, Rossi, Botticelli e Cedrini. Brutta tegola per Mister Cappelli che non riesce mai a “quadrare il cerchio” e, aldilà del risultato odierno, deve preoccuparsi per le prossime gare da affrontare con una rosa letteralmente decimata.
E pensare che i pennesi erano partiti benissimo, con il solito bel gioco, molto movimento e frequenti sortite dentro l’area avversaria. Pochi istanti dopo il brutto infortunio di Coli i locali passano in vantaggio: Brizzi è abile a saltare la difesa, puntare finalmente verso la porta avversaria, e trafiggere il portiere in uscita. Cappelli, avendo in panchina un solo centrocampista - il febbricitante Cesari - è costretto ancora una volta a reinventare la squadra lasciando sulle spalle del solido Pacini, anche oggi uno dei migliori, il compito di reggere il centrocampo. I riccionesi non ne approfittano più di tanto, ma pareggiano su calcio d’angolo con Berardi, lasciato colpevolmente solo. La partita non cambia: pennesi all’attacco e Riccione che gioca di rimessa con Amanzio, oggi in veste di rifinitore, sempre abile a eludere l'attenzione di avversari e arbitro. Sullo scadere del primo tempo proprio Amanzio scatta al limite del fuorigioco e serve a centro area Piva che non ha ostacoli per segnare il 2-1.
Nella ripresa le squadre sono in equilibrio, il Pennabilli gioca ma, come gli accade troppo spesso, spreca; al 25° la svolta della gara: Piccari salta un primo avversario, s’invola sulla fascia ed appena entrato in area viene vistosamente steso, l’arbitro sorvola, un difensore riccionese lancia lungo per un compagno che viene trattenuto da Cedrini ultimo uomo, fallo ed espulsione. Sulla punizione conseguente Amanzio calcia in porta da circa 25 metri, Ferrante non trattiene e Piva ribadisce in rete per il 3-1: qualcuno la chiama “la dura legge del calcio”…ma se l’arbitro avesse fischiato prima…
La frittata sembra fatta invece, nonostante l’inferiorità numerica, il Pennabilli non demorde e tenta il difficile recupero, lasciando però molto spazio ai contropiedi avversari. Al 35° ancora Amanzio scatta sul limite della linea difensiva e serve un altro pallone d’oro all’accorrente Miscia che segna il 4-1.
Le brutte notizie non arrivano mai da sole e nel giro di cinque minuti anche Rossi e Botticelli sono costretti ad uscire per infortunio.
I pennesi buttano il cuore oltre l’ostacolo e riescono ad accorciare con Brizzi ben servito da un volitivo Savini; qualche minuto dopo fallo al limite su Cesari che si incarica di battere: parabola deliziosa sopra la barriera e portiere battuto, 3-4!
I pennesi ci credono ma sono stremati ed al terzo minuto di recupero subiscono il 3-5 finale ad opera di Miscia.

 

Pennabilli.: Ferrante,Severi, Botticelli (33°st.Novelli), Rossi, (40°st.Ceci), Cedrini, Coli(15°pt.Lunadei), Andreani, Pacini (35°Cesari), Magi (28°st. Savini), Brizzi, Piccari). A disp.: Giacomini, Peruzzi. All.: Cappelli
Sporting Riccione:  Benedetti, Sartini(40°st.Binotti), Berardi (30°Batarra), Tardini, Bartolini, Fazi, Spimi(35°pt.Piva Simon) Morolli (25°st.Miscia Marco), Amanzio, Gabrielli, Piva Filippo (38°st.Conti). A disp.: Masini. All.: Miscia
Reti: 20°pt.e 35°st.Brizzi, 40°st.Cesari (P);  30°, 45°pt.e 30°st.Piva, 35°st.e 48°st.Miscia
Ammoniti: Fazi, Morolli, Piva Simon, Conti (R)
Espulsi: Cedrini (P)
Arbitro: Sartini della sezione di Rimini

Colombari commenta a fine gara: ”non c’è molto da dire su questo momento sfortunato; spero soltanto che i 7 giocatori che sono fuori possano rientrare il più velocemente possibile e faccio un augurio particolare a Danilo Coli. Il dispiacere maggiore deriva dal fatto che questa serie sfortunata capita proprio nel momento di crescita della squadra. Ancora ci manca un po’ di cattiveria sotto porta e anche oggi gli avversari, che non hanno rubato nulla, sono andati al riposo in vantaggio con due soli tiri verso la nostra porta. Dobbiamo capitalizzare di più, perché far gol significa giocare con più tranquillità; qualcuno ci dice che sarebbe più opportuno sacrificare il bel gioco ed essere più cinici, stare coperti e affidarsi ai lanci, ma non è nel nostro dna. Certamente dobbiamo evitare certe ingenuità e crescere sotto il profilo della malizia; incontriamo squadre con un’età media molto più elevata della nostra e dovremmo imparare dagli avversari quei comportamenti che sull’economia di una partita, e di conseguenza di un campionato, fanno la differenza”

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