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10/06/2023
ALBUMACCO BASKET 2023, come fare per averlo
Ciao ragazzi ciao, voglio dirvi che, che vorrei per me grandi braccia perché finalmente potrei abbracciare tutti voi"
Il cielo è bianconero sopra Mascarino, perché proprio in trasferta Baricella ribalta il fattore campo e scrive una nuova, incredibile e bellissima pagina di storia della società del Presidente Frazzoni: Serie D!
Sono passati quattro anni dalla finale persa alle Alutto, sempre con Mascarino, e cinque dal passaggio dalla Primera alla Promo con un campionato da schiacciasassi (22-0), ma la gente di Baricella ci crede, e lo dimostra con un affetto unico e indescrivibile: un'ora prima della palla a due, gli spalti sono già gremiti, segno del grande lavoro che entrambe le squadre sono riuscite a fare in tutti questi anni, trasformando la passione in energia positiva e competitiva.
Lo sa coach Brochetto: aver perso gara 2 allo scadere costringe i suoi ragazzi ad un extra sforzo, e a trovare alternative al sempreverde Stojkov apparso in calo dopo i roboanti 21 di gara 1.
Anche coach Minozzi ha il suo bel da fare: Legnani non è al meglio, De Pascale è al rientro dopo un infortunio, ma quello che fa la differenza è la consapevolezza di avere tutto il necessario per prendersi partita e serie, dando instancabile fiducia e coinvolgimento a tutti i ragazzi del gruppo squadra.
Ci vorrebbero giorni per raccontare di tutte le storie di sport e di vita che stanno in ciascuno dei cuori dei nostri ragazzi, e la grande capacità dello staff, della dirigenza e dei compagni stessi è stato averli saputi comprendere e valorizzare.
Finisce +29, dopo una partita intensa ed elettrica, con Baricella a prenderne le redini - soprattutto in difesa - già dalla fine del primo periodo di gioco, guidato da un capitan Frazzoni commovente.
I due tempi centrali vedono Baricella incrementare il vantaggio, tenendo i nervi saldi anche nei momenti più accesi. Peperoncino le prova tutte, ma i bianconeri sono perfetti e con gli occhi sul "big prize", e a metà dell'ultimo quarto inizia la festa sugli spalti e in campo, per un traguardo atteso e finalmente (meritatamente) conquistato.
Perché è solo basket, ma non è mai solo basket.
È qualcosa di più di una semplice palla che entra o esce in un canestro.
Altrimenti non sarebbe stato così speciale e pieno di gente che salta, si abbraccia e piange.
Un regalo reciproco di un valore superiore, un traguardo sportivo che ripaga degli sforzi fatti dal nostro Presidente, dai nostri ragazzi.
Da Baricella.
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