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Rinascita Basket Rimini : Matteo Peppucci parla del nostro girone (A1 e A2)

27/11/2020


Rinascita Basket Rimini : Matteo Peppucci parla del nostro girone (A1 e A2)

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Rinascita Basket Rimini : Matteo Peppucci parla del nostro girone (A1 e A2)

Domenica si parte.

Dopo 9 mesi. Era ora, verrebbe da dire. Più che altro, c’è un mix di curiosità e attesa per capire non solo lo stato di forma di Rivierabanca ma anche i reali valori di un girone, quello “A”, poi successivamente diviso in A1 e A2.

 Come analizzare quindi il gruppo di RBR? La classifica, alla fine delle 22 partite (14 nel gironcino ad andata e ritorno, + altre 8 di ‘sola andata’ con quelle dell’altro mini gruppo, 4 in casa e 4 fuori), sarà unificata quindi per comodità manteniamo tutto ‘unito’, fermo restando però che, nell’economia della graduatoria finale – che varrà per la griglia playoff, playout e per la retrocessione diretta (una) – l’impatto della prima fase sarà superiore.

 ALTE SFERE

Vista così, parrebbe che le più attrezzate siano Omegna (A1), Piombino (A2) e la pittoresca Chiusi (A2), dove è addirittura finito Matias Bortolin, ala-centro classe ’93 dalla mano educatissima e le movenze stile Rebraca, visto coi Crabs qualche anno fa (a dominare per 3-4 partite prima di essere spedito a prendere soldi veri in Argentina). Il trio Mei-Pollone-Carenza di certo offre solidità ed esperienza, il duo Berti-Fratto dalla panca rappresenta, probabilmente, uno dei rifornimenti migliori di tutto il girone, sempre che non la si metta su una spiccata fisicità. Dicevamo di Omegna, che fa sempre buone squadre: Sgobba e Balanzoni sono parecchia roba nei paraggi del ferro, ma i campionati – dicono – si vincono con gli esterni. Procacci e Prandin non sono male come 1-2, Del Testa come sempre è meglio non beccarlo se è in giornata. E poi arrivare a Verbania, cioè nel futuro remoto, non è mai simpatico per nessuno. Considerate nelle ‘prime’ anche Piombino, che però è praticamente ‘solo’ quintetto base e millemila scommesse in panchina: Venucci e Turel sono forti, Giacomone Eliantonio qualcosina da dire avrà ancora?

 SUBITO SOTTO

Abbiamo visto i Tigers Cesena (A1) di coach Dilorenzo dopo l’epurazione di pezzi grossi in quantità industriale. La qualità, innegabile dirlo, è un po’ precipitata a Sud ma c’è più quantità e Dagnello avrà molta più di voglia, quando conta (cioè adesso). In ogni caso i due play pressano duro e il mastice c’è, non saranno agnellini facili. Ci metto poi due toscane, Empoli (A2) e Pino Dragons Firenze (A2): la prima è tutta nuova tranne il coach, ma Villa, Ingrosso e Crespi fanno una bella vela; Firenze ha Bruni, evergreen uscito da Faenza, e Poltroneri che se gli gira ne può fare 20 camminando. Gli altri sono soldati abbastanza semplici, ma quando si va in battaglia meglio averli. Belle outsider toste da playoff sono anche le romagnole Faenza (A1) e Imola (A1), che abbiamo incrociato in Supercoppa perdendoci pure. Coach Pomo Serra è molto bravo, la squadra è affamata, se Rubbini aggiunge saggezza a uno spiccato talento e la coppia Anumba-Iattoni aumenta i giri, considerando ciò che può dare l’ultimo arrivato Pierich, si può anche fare. Imola è diversa ma la sua fisicità si è già vista: Fultz lo conoscono tutti, Sgorbati il suo lo farà, sotto ci sono due mestieranti non male ma poi tutto dipenderà dal livello di Toffali, la scommessa principale.

 LOGGIONE

In mezzo al ‘cammin di nostra vita’ ci mettiamo Livorno (A2), che ha un'altra vecchia conoscenza romagnola in panca, Gigi Garelli, e una serie di ‘fisicacci’ (tipo Toniato e Ricci) buoni per la rumba. Ci infilo Ozzano (A2) perché Grandi è lì da un bel po’ e aggiungere Bertocco e Lovisotto, dei tuttofare puri, al fosforo di Chiusolo e Mastrangelo potrebbe anche essere una scelta vincente, al netto di quel che sarà Galassi dalla panca. San Miniato (A2) invece è come l’A14 nei weekend di luglio: lo sai cosa troverai, non sai come ne uscirai. Barsotti guida i soliti Quartuccio e Carpanzano al platoon system dove Caversazio e il nuovo centro Lorenzetti dovranno abituarsi. In quel posto lì, comunque, prendersi il referto rosa non è mai semplicissimo.

 SI SALVI CHI PUO’

Le altre tre piemontesi e la ripescata Cecina (A2) paiono, al momento, le meno attrezzate. I toscani hanno l’istrionico Russo in panca, più una serie di giovani atletici guidati da Nwokoye. L’Olimpo Alba (A1) mette sul piatto la scaltrezza di Danna e Coltro (1-2) più una serie di baby super promettenti, che spesso possono fare la differenza tra vivere e sopravvivere, mentre un gradino più su ci mettiamo Alessandria (A1), che con Zampolli nel motore ha già il classico giocatore che può ‘salvarti’. Infine, Oleggio (A1) : qui di solito i giovani buoni li hanno, vedremo se Seck lo sarà, oltre alla solidità di Giacomelli da ‘3’ e i muscoli di Negri da ‘4’. 

 

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