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Virtus Segafredo Bologna - Il focus sui nostri avversari Germani Brescia

12/11/2021


Virtus Segafredo Bologna -  Il focus sui nostri avversari  Germani Brescia

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Virtus Segafredo Bologna -  Il focus sui nostri avversari  Germani Brescia

Piace a tutti la Brescia che al PalaLeonessa ultimamente sfiora i 100 (98 vs Napoli, 97 vs Fortitudo) e intanto guarda ad una classifica rinvigorita dal recente tre su quattro, solo perché sabato scorso a Trento le è mancato cinismo sul finale.

La squadra, che quei bottini non li aveva fin lì sfiorati, a casa propria li sta facendo trovare davanti all’avversario come un mento scoperto su un ring, una sassata nello stagno della sua stagione che è arrivata da almeno due fattori: pesantissima la capacità di andare a rimbalzo in attacco (4a con 10,6 a gara) e di costruirsi le conclusioni pesanti (3a con 27,0 tentativi, 4a con 10,3 canestri), lanciata da Mitrou-Long, guida del gruppo già echeggiato in un tam tam di prestazioni destinato a ingrossarsi. Combo guard canadese, con spicchi di NBA tra Utah e Indiana, è in grado di guardare negli occhi qualsiasi difesa col suo uno contro uno (top scorer da 18,3 punti con corposo 48% dal campo su 14,3 tentativi). Coach Alessandro Magro, alla prima stagione da capo dopo una vita da vice-Pianigiani a Siena e vice-Diana proprio a Brescia, non potrà che dirsi felice e contento: il gioco in mano al rientrante Dalla Valle (17,3 punti, impreziositi dal 48,9% da tre) l’ha messo lui, ogni possibile epilogo sarà in preventivo e andrà accettato. L’immagine non si sgualcisce mai, lo stagno è stato agitato. Più avanti si capirà se da una sassata o da una tempesta per un roster che gli aruspici del mercato davano come eccessivamente sbilanciato sugli esterni. Dell’attacco, si diceva, che partorisce due dei primi quattro bomber del campionato (tra cui c’è anche Weems, terzo a 17,7) e che ha avuto il merito di crederci pure quando era dura farlo. In trincea, poi, Brescia oggi lascia briciole di rimbalzi nella propria area ed ai 8,7 offensivi concessi va fatta l’opportuna tara del disastroso primo mese di stagione zavorrato dallo 0/3 contro avversari alle portata (Varese, Tortona, Trieste), perché ora le cose vanno decisamente meglio. La Germani molto specula anche sulla tattica, versatile quando occorre cambiare tra difese individuali o schierate e su quell’attitudine a non mollare che, nelle squadre di Magro, pare ormai un marchio di fabbrica. A Sergio Scariolo e Andrea Diana, che quella panchina l’hanno avuta come casa per anni, l’onere di replicare.

 

Area Comunicazione e Stampa

Virtus Segafredo Bologna 

Jacopo Cavalli