Come si temeva alla vigilia, la prima partita dell’anno in casa della terza in classifica ha portato alla seconda sconfitta stagionale che riaccoppia le due capoliste in classifica.
Partita iniziata con un approccio forse un po’ molle dei ragazzi e messa subito in salita al 10° quando un lancio lungo sorprendeva la difesa e permetteva al centravanti avversario di presentarsi solo davanti a Mantovani e insaccare facilmente la rete del vantaggio. Il Reno cerca di rispondere con un paio di occasioni sprecate malamente sotto porta, ma la difesa continua a “ballare” sempre su lanci lunghi in mezzo al campo, sui quali il centravanti avversario riesce sempre a sfilare alle spalle dei difensori e in una delle due grandi occasioni avute, colpisce nuovamente (al 26°) per insaccare il 2-0. Un primo tempo perso probabilmente troppo a protestare (anche con i propri compagni) si chiude con il Reno che spinge ma in modo confusionario.
Nel secondo tempo il Reno riparte arrembante e insacca già al secondo minuto la rete dell’1-2 che ridà speranze e si gioca quasi sempre nella meta campo dello Sparta. Le occasioni fioccano sia sotto porta (con alcune grandi parate del portiere, ma anche tiri facili sparati alle stelle) che qualche tiro da fuori area compresa una punizione che fa la barba alla traversa. A forza di sbagliare occasioni, anche facili, lo Sparta azzecca uno dei 3-4 inevitabili contropiedi concessi nel finale per insaccare il 3-1, probabilmente quello più difficile da realizzare con un tiro dal cerchio di centrocampo che trova Il portiere troppo lontano dalla propria porta per il 3-1 che chiude la partita, nonostante i 6 minuti di recuperi siano l’occasione per fallire almeno altre 2 ghiotte occasioni.
Se si guardano alle sole occasioni è stata chiaramente una partita sfortunata, ma dato che nel calcio non contano le occasioni ma i gol realizzati o quelli evitati non commettendo errori banali da matita rossa in difesa, partita giocata male con troppi ragazzi sotto tono e nervosi e persa meritatamente per i troppi errori e per un tempo perso più a protestare che a giocare. Nel secondo molte meno proteste e più gioco e si è comunque vista la differenza.
Ora bisogna rialzarsi velocemente, impegnarsi di più (e tutti) negli allenamenti e restare umili sapendo che le partite prima vanno giocate e vinte, poi si può esultare. Se non affronti le partite con la giusta concentrazione, intensità e cattiveria agonistica (non cattiveria pura come si è visto con altri, meglio perdere che vincere in quel modo), puoi perdere con chiunque.
Ricordiamoci comunque che è solo un gioco e le critiche servono solo per cercare di migliorarsi, quando si è dato il massimo si deve comunque sempre essere contenti di se stessi qualunque sia il risultato, l’importante è divertirsi, non siamo professionisti.
Andrea.