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Pallamano

La Casalgrande Padana vince lo scudetto under 15 femminile

09/07/2023


La Casalgrande Padana vince lo scudetto under 15 femminile

 

 

ODERZO – CASALGRANDE PADANA 24 – 26

ODERZO: Sirbu 7, Lorenzon (P), Bordin 2, Gobbo, Tomasella 2, Paraschiv 6, Benhatit 3, Cardas, Pasinato (P), Gosav 2, Cojocaru, Scapin 2, Vivan (P). Allenatore: Andrea Reghellin.

CASALGRANDE PADANA: Giubbini (P), Mullaliu, Trevisi 2, Taccucci, Giovannini 12, Cosentino 6, Lassouli, Capellini, Marazzi, Di Caterino, Lembo, Galletti 2, Bacchi 4. Allenatore: Marco Agazzani.

ARBITRI: Moser e Bontadi.

NOTE: primo tempo 13-12. Rigori: Oderzo 2 su 3, Casalgrande Padana 7 su 8. Esclusioni per due minuti: Oderzo 1, Casalgrande Padana 4.

 

 

 

E’ tutto vero! La stagione agonistica della Pallamano Spallanzani Casalgrande si è chiusa nel migliore dei modi, con un trionfo che va ad arricchire la già cospicua bacheca biancorossa. Questa volta le artefici del successo sono le ragazze della Casalgrande Padana Under 15 femminile, capaci di conquistare nientemeno che lo scudetto di categoria: le biancorosse si sono laureate Campionesse d’Italia in seguito alle finali nazionali che si sono svolte a Riccione e Rimini, nell’ambito del “Festival della Pallamano” organizzato dalla Federazione.

In effetti, la compagine ceramica si è presentata all’appuntamento tricolore forte di ottime credenziali: la Padana ha infatti conquistato il titolo emiliano-romagnolo ottenendo una ricca sequela di successi, ben 13 su altrettanti incontri disputati. Di scontato non c’è mai nulla, soprattutto quando si parla di sfide valevoli per lo scudetto: tuttavia le casalgrandesi hanno saputo prolungare la striscia vincente in grande stile, cogliendo 6 ulteriori successi che le hanno condotte sul tetto d’Italia.

Nella fattispecie, le sfide in terra romagnola hanno avuto inizio mercoledì scorso: le ragazze allenate da Marco Agazzani hanno dettato legge nel girone quadrangolare C, cogliendo un triplice successo. Netta l’affermazione nella gara di esordio, 23-14 contro le altoatesine di Tubre: a seguire sono arrivati gli acuti contro Tushe Prato (25-10) e con le sudtirolesi di Scena (25-20). Terminando il raggruppamento a punteggio pieno, le biancorosse hanno brillantemente staccato il biglietto per i quarti di finale: lì è arrivata un’ulteriore gratificazione, legata alla vittoria per 21-16 sulle pugliesi della Pallamano Conversano. Il travolgente percorso biancorosso è quindi proseguito in semifinale, dove Salerno ha dovuto arrendersi con il punteggio di 28-15: tutto ciò fino ad arrivare alla finalissima contro Oderzo, un duello parecchio impegnativo e non privo di colpi di scena.

Per la Casalgrande Padana, il confronto conclusivo è stato tutt’altro che una passeggiata: la compagine trevigiana ha fornito una prova pienamente all’altezza della propria fama, una fama peraltro impreziosita dall’affermazione nella semifinale contro le ostiche altoatesine del Laugen Tesimo. La finalissima si è disputata sabato a Riccione, in una Play Hall strapiena: durante il primo tempo le biancorosse hanno accusato qualche difficoltà, non riuscendo a esprimere quel gioco propositivo e tambureggiante che di solito le caratterizza. Per contro, Oderzo ha approfittato al meglio di tutte le indecisioni avversarie: le trevigiane sono state capaci di sfoderare una prova di elevato spessore, pure sotto il profilo caratteriale, e ciò ha permesso alle opitergine di chiudere la prima frazione in vantaggio sia pure di stretta misura. La ripresa si è aperta sulla stessa falsariga di quanto visto nelle fasi precedenti, anche se Casalgrande ha dato fin da sùbito l’impressione di essere più brillante rispetto alla prima metà dell’incontro. Nel cuore della ripresa Oderzo era ancora avanti 19-18, ma poi Giovannini e socie hanno piazzato un imperioso sorpasso: la Padana ha così assunto le redini dell’incontro sia dal punto di vista del gioco sia per quanto riguarda il risultato, mantenendosi al comando fino al termine. La realizzazione di Giulia Cosentino, giunta a una ventina di secondi dalla sirena finale, ha sancito in maniera definitiva l’apoteosi casalgrandese.

“Un risultato straordinario, eccezionale – commenta Marco Agazzani, trainer della Casalgrande Padana Under 15 femminile – A inizio stagione abbiamo lavorato a fari spenti, senza prefiggerci particolari obiettivi sul piano dei risultati: il traguardo a cui ambivamo era semplicemente quello di costruire il maggior numero possibile di miglioramenti, sul piano del gioco ma pure dal punto di vista della mentalità. Tuttavia, settimana dopo settimana, la squadra ha preso sempre più coscienza del forte potenziale che la caratterizza: una traiettoria in crescendo che ha avuto il proprio culmine proprio con queste finali nazionali. Parlando nel dettaglio della finalissima, la vittoria contro Oderzo non era affatto così scontata – rimarca il timoniere biancorosso – Del resto, di fronte avevamo una squadra che dal punto di vista tattico è davvero molto più avanti rispetto a noi. Dopo un primo tempo disputato in maniera piuttosto contratta e persino impacciata da parte nostra, nella ripresa le ragazze hanno saputo ritrovare la consueta dose di efficacia che le caratterizza: inoltre nei minuti conclusivi noi avevamo più freschezza rispetto alle avversarie, e ciò ha senza dubbio contribuito a concretizzare questa affermazione”.

“A livello più generale, la Casalgrande Padana Under 15 femminile è davvero cresciuta molto durante la stagione 2022/23 – aggiunge Agazzani – Mi riferisco all’efficienza nello sviluppo del gioco, ma pure all’approccio mentale con cui si affrontano le varie partite. Lo scudetto che abbiamo conquistato è dedicato proprio alle nostre ragazze, che fin dal primo allenamento hanno saputo lavorare con impegno e costanza per arrivare a meritarsi il tricolore. In più molte di loro hanno giocato anche in Under 17 e Under 20, disputando in entrambi i casi le recenti finali nazionali. Grazie inoltre agli sponsor e alla Pallamano Spallanzani Casalgrande, a cominciare dalle infaticabili dirigenti accompagnatrici Stefania Brighenti e Simona Bertolani che hanno seguito la squadra qui in Romagna. Permettetemi inoltre di rivolgere un pensiero di gratitudine alla mia famiglia, sempre in prima fila nel supportare e sostenere l’attività che svolgo nell’ambito della pallamano: peraltro in questi giorni mia figlia Sofia festeggerà il suo secondo compleanno, e quindi lo scudetto è un regalo anche per lei”.

La Casalgrande Padana ha inoltre di che esultare anche per quanto riguarda i riconoscimenti individuali. Il terzino Matilde Giovannini, autentica fromboliera della formazione biancorossa, ha ricevuto il premio come miglior giocatrice delle finali nazionali: l’alloro di miglior portiere è invece andato a Viola Giubbini. “A essere sincera, questo scudetto non rientrava affatto nelle mie aspettative di inizio annata – evidenzia la talentosa guardiana della compagine casalgrandese Under 15 – Di certo siamo partite con prospettive lusinghiere, ma da qui a immaginare uno scudetto c’è sicuramente parecchia distanza. Ad ogni modo, credo proprio che questo risultato possa dirsi meritato: in queste finali nazionali siamo state capaci di assumere un atteggiamento concentrato e improntato alla massima determinazione, senza mai lasciarci condizionare dai numeri o dalle prerogative delle rivali di turno. Parlando nel dettaglio della finalissima, in effetti durante il primo tempo eravamo un po’ agitate – sottolinea Viola – La tensione era senza dubbio notevole, legata ovviamente all’assoluta importanza della posta in palio. D’altro canto, dopo l’intervallo siamo riuscite a sciogliere ogni tensione: da lì in avanti è uscita la vera Casalgrande Padana, che non a caso ha veleggiato con energia ed efficienza verso la vittoria. Tra l’altro, è un successo che testimonia bene i nostri evidenti passi avanti sul piano caratteriale: passi avanti che ci erano stati espressamente e giustamente richiesti dall’allenatore. Una dedica speciale e un grazie va alle ragazze che il prossimo anno non potranno più fare parte dell’Under 15, per raggiunto limite di età: la nuova squadra U15 si troverà confrontata con un’eredità pesante, ma sono certa che saprà esserne all’altezza”.