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Basket | Regionali

Unieuro Forlì – Crabs Rimini 70-71 (17-18, 37-34, 55-51)

21/03/2016



 

FORLI’ (FC) – Rimini conserva la sua quasi trentennale imbattibilità in partite di regular season al Palafiera e si porta a casa l’atteso derby romagnolo costringendo l’Unieuro alla frustrazione della quarta sconfitta stagionale sul “cosiddetto” terreno amico. Il successo dei Crabs è figlio di una partita corsa per 40′ sul filo di uno straordinario equilibrio (squadre dentro un mini-elastico di 11 punti per tutto l’arco della serata, tra il +6 forlivese ed il + 5 riminese), gara inevitabilmente finita punto a punto e altrettanto inevitabilmente decisa dai famigerati “episodi”. L’ultimo dei quali è il possesso conclusivo della Pallacanestro 2.015, in cui Maggio si prende la responsabilità di voler segnare il canestro della vittoria, ma per farlo va in collisione con 3 avversari (fallo? gli arbitri non la pensano così) senza vedere Arrigoni appostato in buona posizione. O il penultimo dei quali è uno sfondo/non sfondo di Chiera su Ferri a 50” dalla fine, in cui si sanziona il playmaker forlivese in un’azione degna dell’instant-replay su cui Garelli si soffermerà lungamente nell’analisi del dopo-partita.

Ma senza perdersi nei dettagli o delle (tante, troppe) sbavature arbitrali, è bene dire che Rimini si prende due punti meritati, figli di una prova coraggiosa, paradossalmente agevolata dall’assenza di Foiera (in tribuna col mal di schiena), assenza che obbliga Bernardi a bizzarri assetti (a volte a zona, a volte no) con finti lunghi di 195 centimetri che al di là della sofferenza a rimbalzo (+9 per Forlì il saldo) disorientano gli attacchi forlivesi. Garelli, infatti, proprio nel reparto-lunghi – teoricamente chiamato ad abusare dei limiti fisici avversari – incoccia nelle seratacce di Rotondo e Pignatti, oltrechè nella vena alterna di un Arrigoni senza allenamenti nelle gambe. Il dirimpettaio Bernardi avvita i bulloni, ruota secco “a 7″, trova in Panzini e in un enciclopedico Tassinari gli interpreti più ispirati di una serata in ogni caso da cinque atleti in doppia cifra e in cui si confeziona un decente 9/29 da 3, in ogni caso meglio del raggelante 2/15 locale.

La partita parla riminese all’inizio e alla fine, nel mezzo c’è più Forlì, con Maggio che entra e stempera certi eccessivi ardori di Perez e Marsili che sul finale di primo tempo si permette il lusso di una bella schiacciata a difesa schierata; si procede poi con Pederzini che mette in mostra classe e repertorio offensivo per arrivare al finale, al “ritorno” dei granchi, cui sembra potersi opporre Ferri, ma poi Forlì “toppa” a più riprese: con Pignatti che si ferma sul primo ferro da un centimetro, con Rotondo che pasticcia l’1-c-1 su Crotta e tira una pallata a canestro, infine con Maggio che dall’angolo potrebbe mettere una tripla importante. Rimini, chiusa e compatta, “tiene botta”, trova i sapienti graffi di Panzini e Tassinari, si prende i sopra descritti episodi a lei favorevoli dell’ultimo minuto, e fa quel che deve: regalando una bella soddisfazione ai 300 tifosi al seguito.

All’Unieuro, che vede ridursi a 2 i punti di vantaggio in classifica su Piacenza (ma gli emiliani sono sotto nello scontro diretto), resta l’amaro in bocca per una nuova sconfitta interna al fotofinish. Ma anche la consapevolezza che i rientri di Vico e Rombaldoni (nell’Idea di inizio anno i due giocatori “da cui andare” nei momenti-clou) potranno certamente proporre nuove e migliori letture e opportunità nelle tante partita combattute che attendono la Pallacanestro 2.015.

 

Unieuro Forlì: Ferri 10, Bonacini 8, Pederzini 23, Arrigoni 11, Rotondo 7; Maggio 6, Pignatti, Marsili 5; Vico e Ravaioli ne. All. Garelli

Crabs Rimini: Panzini 14, Perez 16, Chiera 10, Romano 12, Crotta 2; Sirakov 5, Tassinari 12; Meluzzi, Balic e Chavdarov ne. All. Bernardi

Arbitri: Colombo di Cantù (CO) e Di Franco di Dalmine (BG)

Note: Spettatori 2.500 (300 da Rimini). Nessuno uscito per falli.

 

Riccardo Girardi
Area Comunicazione e Ticketing