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Basket | Nazionali | Serie A

Proger Chieti – Unieuro Forlì 80-73 (21-20, 41-42, 64-58)

30/12/2016


Proger Chieti – Unieuro Forlì 80-73 (21-20, 41-42, 64-58)

Foto Fantini


 

CHIETI (CH) – Svanisce sul più bello la speranza dell’Unieuro di tornare alla vittoria a 200 giorni esatti dall’ultima vittoria ufficiale lontano dal Palafiera, nel trionfo del PalaTerme contro la Poderosa Montegranaro, giorno della promozione in A2, 12 giugno scorso. Altri tempi, altri momenti: allora fu “il Giorno dei Giorni” per coach Garelli, che raccolse il premio al suo lavoro, che in poco più di 12 mesi aveva trasformato – in campo e fuori da esso – macerie fumanti (quelle del basket forlivese) in una entusiasmante A2. Al PalaTricalle, 200 giorni dopo per l’appunto, è tutto il contrario. Il 10° ko nelle ultime 11 uscite sancisce infatti il congedo, dello stesso Garelli, che abbraccia a fine gara il suo staff e un Pierich sconsolato, forse per non aver saputo “aiutare” a dovere il suo storico coach in questo complicato frammento di campionato. Sollevato dall’incarico dalla società qualche ora prima del match, il coach guida con insolita calma la squadra (al corrente dell’irrituale situazione) non lontano da una vittoria che sarebbe stata preziosissima in ottica salvezza. Vittoria mancata che relega Forlì al penultimo posto solitario, complice la vittoria di misura di Ferrara su Recanati.

Alla fine fa festa Chieti, che si prende una partita diversa da come ce la si aspettava: tutt’altro che bloccata, anzi effervescente, con attacchi allegri tanto quanto le difese, tra due squadre in ogni caso chiaramente alle prese con assetti e insicurezze che rendono loro non semplice la vita in questa A2. La differenza? Che Chieti ha i suoi 3 “foreign fighters” in piena forma (Davis+Golden+Mortellaro nel fanno 57 su 80), mentre la Pallacanestro 2.015 con Crockett+Vico (in assenza di Blackshear, in borghese stavolta senza cyclette) dice 21. A quel punto sarebbero servite, ai biancorossi ospiti, mirabilie dal gruppo italiano: ma a parte un principesco Pierich, sono solo fugaci flash.

Forlì ritrova finalmente medie decenti da 3 punti (10/24, un 42% che suona un filo meglio del 7% di 3 giorni prima), comandicchia nel primo tempo, con Pierich, Reati e Vico in buona evidenza, subendo di contro i movimenti scolastici ma efficaci del lungo italo/americano Mortellaro, dalle cui parti traggono origine i 3 falli di Crockett. Ripresa in cui le Furie sembrano più sul pezzo, Forlì mostra cenni di stanchezza, incorre nel problema di non sapere bene a chi aggrapparsi nel momento del bisogno. Dopo il 64-58 del 33′ che sembra indirizzare il match, due triple di Pierich e Ferri ci rimettono sul pezzo. Poi però 4 difese consecutive romagnole da mani nei capelli aprono ai teatini autostrade a 3 corsie. Al termine delle quali la sbarra si alza solo per Cedro Galli e le sue rotazioni iper-asciutte (solo in 7 in campo), mentre per Garelli la sbarra s’era abbassata qualche ora prima della palla a due.

Onore e imperitura gloria a colui senza il quale, ricordiamocelo tutti, tutta questa baracca oggi non esisterebbe. E da adesso a testa bassa, con chi lo sostituirà, per non disperdere quanto di buono costruito dal maggio del 2015 ad oggi.

La partita sarà trasmessa in differita su…

Teleromagna (14 digitale terrestre): lunedì alle ore 15:00
TeleromagnaSport (192 digitale terrestre): martedì ore 22:30

 

Proger Chieti: Davis 16, Venucci 6, Golden 24, Allegretti 4, Mortellaro 17; Piazza 4, Sergio 9; Clemente, Ippolito e Zucca ne. All. Galli

Unieuro Forlì: Ferri 9, Vico 13, Reati 15, Crockett 8, Rotondo 6; Bonacini, Paolin, Pierich 18, Infante 4, Thiam. All. Garelli

Arbitri: Moretti, Ascione, Yang Yao

Note: Spettatori 1.200 (30 da Forlì). Nessun uscito per falli.

Riccardo Girardi
Area Comunicazione e Ticketing