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Unieuro Forlì – Virtus Bologna 69-77 (9-20; 33-35; 46-53)

03/04/2017


Unieuro Forlì – Virtus Bologna 69-77 (9-20; 33-35; 46-53)

Unieuro Forlì: Ferri 3, Paolin 2, Johnson 32, Castelli 7, Amoroso 11; Bonacini 4, Rotondo 3, Thiam; Adegboye ne, Ravaioli ne, Del Zozzo ne. All. Valli.

Virtus Bologna: Spissu 10, Umeh 13, Ndoja 10, Rosselli 11, Lawson 21; Pajola, Spizzichini 2, Bruttini 2, Michelori 8; Penna ne, Oxilia ne, Petrovic ne. All. Ramagli.

Arbitri: Ursi – Dionisi – Triffiletti.

Note: 3.846 spettatori, di cui 350 da Bologna.

FORLI’ (FC) – I ko fanno sempre male, ma è pur vero che si sono sconfitte e sconfitte. Quella dell’Unieuro contro la Virtus Bologna rientra nella speciale categoria delle “battute d’arresto costruttive”, vale a dire quelle in cui, nonostante a festeggiare siano gli avversari, ci si può comunque ritenere soddisfatti per la prestazione e per la consapevolezza di aver messo in campo tutto ciò che è nelle proprie corde. L’Unieuro, infatti, si batte con ardore, rimane aggrappata al punteggio con le unghie e con i denti senza lasciare nulla d’intentato, anche se alla fine a prevalere è la squadra più attrezzata e dallo spessore tecnico e fisico obiettivamente più elevato. Non bastano 40′ di grande intensità e di grande ‘sbattimento’ dei padroni di casa per prevalere sulla forza muscolare e – va detto – anche ‘numerica’ della Virtus, che conferma il proprio status di grande favorita per la promozione uscendo vittoriosa da una battaglia agonistica contro la squadra più in forma dell’intero girone.

 

 

Orfana dell’acciaccato Adegboye – ancora dolorante dal leggendario volo di Jesi, assenza indubbiamente pesantissima la sua -, si ferma così a quota quattro la striscia positiva forlivese, con gli uomini di coach Valli che, nonostante la ‘quasi’ proibitiva sfida contro la capolista, sono comunque riusciti a lanciare segnali positivi all’interno del proprio percorso di crescita, mostrando grande forza mentale e ‘garra’ rispondendo colpo su colpo ai tentativi di fuga avversari. Sì, perchè, dopo un avvio di gara combattuto e giocato a viso aperto da entrambe le squadre, con l’Unieuro sospinta dal calore del Palafiera al record stagionale di spettatori, il match pareva essersi instradato sull’A14 in direzione Casalecchio già nel corso dei primi 10′. Dominanti i lunghi bolognesi sotto le plance, ‘blindando’ il proprio pitturato dalle incursioni avversarie, e severissimo +13 sullo scoccare del primo quarto.

 

 

L’Unieuro accorcia subito subito fino al -3, la Virtus non attende e scappa nuovamente portando in doppia cifra il vantaggio, ma quella che si apre prima dell’intervallo è una gara senza padrone e tiratissima da entrambe le parti. Forlì risponde colpo su colpo ai tentativi di allungo delle Vu Nere, rimanendo a galla nei momenti più complicati con le triple di Pierich e del ‘totem’ Melvin Johnson, protagonista assoluto del pomeriggio biancorosso con 32 punti messi a bersaglio.

 

 

Entrati nell’ultimo periodo sul -7, Ferri e compagni  rientrano in campo col coltello tra i denti mettendo addirittura la testa davanti (+1, 54-53 a 8′ dalla fine), nel ‘tripudio’ generale sulle tribune. Ma sarà questo l’ultimo sussulto dei padroni di casa. Spissu e Ndoja entrano in ritmo dopo 35′ non certo dei più entusiasmanti, il resto lo mette in pratica Lawson, vera spina nel fianco della difesa forlivese ed autore della tripla del +8 a poco più di 2′ dalla sirena finale che di fatto mette il punto esclamativo sul non scontato successo virtussino. All’Unieuro, dunque, non rimangono che i meritati applausi del proprio pubblico, con la consapevolezza di aver utilizzato tutti i mezzi a propria disposizione nel tentativo di mettere il più ‘classico’ dei bastoni in mezzo alle ruote ad un avversario di rango.

 

 

Queste le parole di coach Giorgio Valli al termine del match: "Abbiamo fatto una partita al di sopra delle nostre possibilità, ci è mancata veramente solo la vittoria. Difficile fare di più senza due esterni, uno dei quali straniero, perchè quando giochi contro avversari così forti ed esperti ogni errore viene punito. A tratti era davvero evidente la fatica fisica che facevamo ad andare dentro, ma resta il fatto che siamo stati lì fino alla fine e che i nostri sono stati errori più di stanchezza che di concetto; considero questa partita da un certo punto di vista un passo in avanti. Se sono soddisfatto? No, quando si esce sconfitti non si può esserlo. Speriamo di esserlo tra 3 settimane. Questo gruppo sta lavorando moltissimo e se lo meriterebbe. Il nostro campionato ricomincia domenica contro Mantova. L'accoglienza dei tifosi Virtus? I tifosi non sanno i dietro le quinte di tutte le situazioni, mi aspettavo questo atteggiamento, ma di sicuro posso giurare sulla testa di mio figlio di non aver mai 'tradito' la Virtus".

 

 

A cui fa eco Alessandro Ramagli, tecnico virtussino: "Battaglia ci aspettavamo e battaglia è stata: siamo stati più bravi perchè abbiamo di fatto comandato per 40', ma anche più tosti nel reggere l'urto di un avversario sospinto da un ambiente festoso e partecipe. Proprio l'aspetto emotivo era quello che mi premeva verificare, quindi direi che ci portiamo a casa buone indicazioni, oltre al ritorno alla vittoria in trasferta. Dedico la vittoria ad Alberto Bucci e a mia moglie per il suo compleanno".

 

 

 

 

 

 

Simone Casadei

 

Addetto Stampa

 

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