| | | Io
e Matteo Simoncelli ci eravamo già visti sul campo di regata nella recente
edizione del Grand Prix Invernale MUMM30 di Rimini, in quell'occasione l'equipaggio
di "Hiroshi" aveva avuto l'onore di avere a bordo il fuoriclasse ravennate,
in qualità di tattico (vincendo le regate di Rimini con ben 6 primi posti
sulle 10 prove disputate). Quando arrivo all'appuntamento il giorno dell'intervista,
scopro che Matteo oltre ad essere uno dei migliori azzurri nel mondo della vela,
è anche una persona molto disponibile e gentile. E' anche estremamente
tranquillo, questa dote gli sarà servita di sicuro nei Match Race, dove
indiscutibilmente è uno tra i migliori. Matteo è nato a Ravenna,
la passione per il mare e le barche gli viene trasmessa dal padre, che da sempre
se lo portava con s'è in crociera sulla barca di famiglia. Ma anche
suo fratello Luca, più piccolo di quattro anni, è un velista e fa
coppia in barca con lui su tutte le classi. | |
| Così
a dieci anni il giovanissimo Matteo fa il suo debutto nella Classe Optimist, dove
nella squadra Italiana era uno dei suoi migliori rappresentanti. Poi successivamente
arriva alla Classe 420, che gli regalerà un titolo Italiano e svariati
successi internazionali. Dal 1995 passa alla Classe 470, dove ottiene ottimi
piazzamenti. Nel 1996 i fratelli Simoncelli entrano di diritto nella classifica
dei primi tre Italiani più forti, dietro ad altri due fratelli, gli Ivaldi,
a Lorenzo Bressani e davanti a Paolo Cian. Nel 2000 Matteo arriva insieme a
suo fratello Luca alle Olimpiadi di Sidney, dove sfiorano la selezione olimpica. Dopo
quest'ultima importante esperienza, i due fratelli decidono di abbandonare la
Classe 470, che gli aveva regalato tante soddisfazioni e passare ai Match Race. Decisione
che viene consigliata a Matteo e Luca da Mankin, l'allenatore Russo della squadra
Italiana,perché vede in loro il talento naturale in questa specialità
velica. Però a questo punto devono cambiare il loro modo condurre la
barca, perché c'è differenza tra uno scafo a deriva come i 420 e
470, dagli scafi a bulbo, in più devono imparare a lavorare con un team
di persone. Così con questi presupposti nasce l'ITWAY MATCH RACE TEAM,
agguerrito team nei Match Race e formato da un equipaggio di cinque uomini, dove
Matteo è il timoniere, suo fratello Luca si occupa della randa, Cesare
Trioschi è il prodiere, Gian Matteo Paulin fa il tailer, Luigi Viale anche
lui tailer. Il campione di Ravenna, mi spiega che il Match Race è la
disciplina più difficile della vela, dove tutti i più forti velisti
si sfidano, aggiunge che loro negli ultimi anni sono migliorati moltissimo anche
grazie al continuo confronto con i migliori velisti del mondo, e come team, adattandosi
bene allo spirito altamente agonistico tipico di queste regate. Negli ultimi
due anni Matteo Simoncelli e il suo team hanno vinto due titoli Italiani ed una
serie di eventi internazionali di Match Race, che gli hanno permesso di scalare
la classifica ed essere insieme ai migliori timonieri del mondo, per intenderci
meglio
.insieme a Russel Coutts, James Spithill, Ed Baird, Peter Gilmour...
il team si aggiudica un secondo posto nella Knickerbookers Cup di New York, balzando
così al 10° posto nella classifica ISAF. Nella sua brillante carriera
c'è anche posto per due esperienze di Coppa America, nell'estate 2004 viene
contattato da +39 Challenge quando il team era all'inizio della sfida alla Coppa,
Simoncelli passa un periodo con loro al timone della barca, trasmettendo le basi
del Match Race all'equipaggio. La seconda esperienza di Coppa America arriva
invece con Shosholoza (Shosholoza team sportivo dell'anno in Sud Africa
ndr.),
il team del Sud Africa lo vuole come allenatore dell'attuale timoniere Ian Ainslie,
prima delle regate di Trapani 2005.Continuerà ad allenarsi con loro, infatti
alla fine di dicembre Matteo volerà verso la Repubblica Sudafricana per
portare avanti il lavoro di allenamento. Il 2005 vede però anche la
realizzazione di un sogno, battere sul campo di regata il loro idolo da sempre,
da quando ancora ragazzini seguivano le vittorie di uno dei più grandi
velisti di sempre, Paul Cayard. Nel Match Race di Lugano battono il campione
Americano per tre a zero nelle semifinali, ricevendo i complimenti dallo stesso
Cayard. Sempre nello stesso anno, Matteo Simoncelli batte per due volte Ian
Percy, il timoniere di +39 Challenge, la prima volta alla regata Palio del Mare
e poi anche alla 100 Cup. Per il 2006 sarà impegnato con l'ITWAY TEAM
nelle regate di maggiore livello, e all'anteprima mondiale del World Tour, che
vedrà la prima tappa da Marsiglia verso marzo e la conclusione del tour
in autunno. L'allenamento di Matteo consiste in ore di palestra per tre volte
alla settimana,poi in acqua al Circolo Velico Ravennate sui Tom 28, il suo team
dispone di due scafi uguali per gli allenamenti. Oltre ad essere un campione
della vela, è un Ingegnere Gestionale e lavora con il Gruppo Itway, che
poi è anche lo sponsor del team. Altro sponsor importante che segue
Matteo da tanti anni, è la prestigiosa marca di abbigliamento Henry Lloyd. Al
momento di salutarci il campione mi regala un sorriso quando fuori ci troviamo
al freddo sotto alla pioggia, e mi dice che lui ha già preso il biglietto
aereo per il Sud Africa, dove a breve raggiungerà Shosholoza. Buon
Vento Matteo! Gianluca
Moretti - RomagnaSport.com Foto di Stefania Pilan e Gianluca Moretti | |