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Unieuro Forlì – Pallacanestro Chieti 83-75 (25-13; 42-39; 63-59)

Black-Power Unieuro: tutto ok con Chieti, ora sotto coi playout

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23/04/2017

Unieuro Forlì – Pallacanestro Chieti 83-75 (25-13; 42-39; 63-59)

 

 

 

Unieuro Forlì: Adegboye 20, Bonacini 12, Johnson 18, Castelli 12, Amoroso 12; Ferri 1, Paolin 2, Pierich 6; Rotondo ne, Thiam ne. All. Valli.

 

 

Pallacanestro Chieti: Golden 25, Piccoli, Davis 7, Allegretti, Mortellaro 9; Venucci 2, Turel 10, Fallucca 8, Sergio 8, Zucca 6. All. Bartocci.

 

 

Arbitri: Bongiorni – Costa – Caforio.

 

 

Note: 1.685 spettatori. Uscito per falli: Zucca.

 

 

 

FORLI’ (FC) – Termina con un successo la regular season dell’Unieuro, uscita meritatamente vittoriosa dal match contro Chieti portando a casa la sfida col punteggio finale di 83-75. Una gara in cui i forlivesi l’hanno fatta da padroni in lungo e in largo trascinati dalle gesta dei due ‘strangers’, Adegboye e Johnson, e comandando le danze dal 6′ fino alla sirena finale, non certo senza qualche patema – probabilmente evitabile -, ma dimostrandosi più solidi, intensi e decisi degli avversari. Ko che costa agli abruzzesi il passaggio forzoso per i playout, mentre notizie positive, invece, arrivano dagli altri campi per Forlì, e più precisamente dalla TWS Arena di Legnano, dove i Knights padroni di casa hanno superato Reggio Calabria. Viola che chiude così il suo campionato a quota 17 punti in classifica, una lunghezza in meno dell’Unieuro che dunque, in un ipotetico – non sperato – secondo round contro i calabresi, avrebbe il fattore campo a proprio favore. E, bisogna dirlo, il -49 di Imola a Trieste, col senno di poi, grida davvero vendetta.

 

 

Priva di un Rotondo febbricitante ed in un Palafiera già proiettato alla serie contro Scafati al minimo stagionale di presenze, con un clima che in alcuni frangenti pareva rimembrare i non memorabili scontri di dodici mesi fa contro le varie Bottegone e Cus Torino (con tutto il rispetto per tali compagini), l’Unieuro si avvicina così nella miglior maniera possibile alla sfida del PalaMangano di domenica 30. Vittoria ‘scaccia-PalaRuggi’, in grado di dare se non altro una positiva scossa a livello mentale in vista del decisivo rush finale, arrivata dopo una prova determinata, attenta ed a tratti dominante, che sarebbe certamente potuta essere più ‘tranquilla’ del previsto. Sì, perchè Forlì negli ultimi 5′ del primo quarto ha scatenato tutto il proprio potenziale offensivo piazzando un break di 15-2 che ha fatto volare gli uomini di coach Valli sul +13 al termine della prima frazione, dando la sensazione di aver dato il ‘la’ ad una gara non certo a senso unico ma quasi.

 

 

Tutto in discesa? Certo che no, perchè dall’altra parte Golden esce ben presto dal torpore (15 all’intervallo per il talentuoso americano), riportando i suoi sul -3 all’intervallo dopo aver addirittura visto fuggire l’Unieuro fino al 36-22. Al ritorno dalla pausa lunga, però, i biancorossi di casa tornano a difendere come se non vi fosse un domani, e, sull’onda della verve offensiva dei due Usa, tengono sempre a distanza di sicurezza gli avversari, i quali a loro volta trovano davvero poco in termini realizzativi dai propri interpreti – eccetto il già citato Golden -, portando appena due elementi in doppia cifra al termine della sfida. Chieti che tenta un ultimo, disperato tentativo di rimettersi in strada nell’ultima frazione, arrivando fino al -2 a poco più di 5′ dalla sirena finale, ma la tripla di Bonacini e la precisione di Castelli mette la ceralacca sul match e sulla stagione regolare della Pallacanestro Forlì 2.015.

 

 

Così coach Maurizio Bartocci, tecnico teatino, in sala stampa: "Abbiamo sbagliato completamente approccio, inconcepibile entrare in modo così soft in una partita del genere. In gare di questo tipo non si gioca col fioretto ma con la spada. Da domenica si gioca per la vita, e sarà bene che ce lo mettiamo bene in testa". A cui fanno eco le parole di un soddisfatto Giorgio Valli: "Abbiamo giocato una partita vera contro un avversario che ambiva a vincere e che infatti ha tentato tante volte di rientrare in partita. Rispetto a Imola ho trovato una serie di indicazioni positive da parte del mio gruppo: approccio serio, buoni momenti di pallacanestro corale, 5 ragazzi in doppia cifra, la capacità di gestire le energie a fronte di rotazioni forzosamente cortissime. Adegboye e Johnson i migliori? La caratteristica bella e anomala di questa squadra sta nel fatto che gli americani sono i più motivati ad affrontare questa importante appendice di stagione. Con Scafati sarà una serie spigolosa, contro una squadra attualmente in salute, che ha di fatto 3 americani e giocatori d'esperienza".

 

 

Simone Casadei

Addetto Stampa

Pallacanestro Forlì 2.015

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