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Unieuro Forlì – Stings Mantova 62 – 72 (18-18; 30-40; 47-49)

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09/04/2017

Unieuro Forlì – Stings Mantova 62 – 72 (18-18; 30-40; 47-49)

Unieuro Forlì: Adegboye 9, Bonacini, Johnson 16, Castelli 11, Amoroso 14; Ferri 3, Paolin 2, Pierich 5, Rotondo 2, Thiam; Ravaioli ne, Del Zozzo ne. All. Valli.

Stings Mantova: Giachetti 12, Corbett 15, Amici 14, Daniels 5, Candussi 10; Vencato, Gergati 5, Timperi 3, Casella 8, Bryan; Lusvarghi ne, Rinaldi ne. All. Martelossi.

Arbitri: Nicolini – Rudellat – Capurro.

Note: 1.650 spettatori, di cui 100 da Mantova.

FERRARA (FE) – Atmosfera eccezionale sul campo neutro del Pala Hilton Pharma, un ambiente ‘caldo’ da “quasi-Palafiera” dato il numerosissimo seguito giunto dalla Romagna, unica pecca – certamente non di poco conto – soltanto il risultato finale. L’Unieuro cede infatti il passo dinnanzi alla fisicità ed alla solidità di Mantova, con la squadra di coach Martelossi che con grande merito porta a casa una partita decisa nei 10′ conclusivi dall’esperienza dei propri elementi (Giachetti e Corbett su tutti) ed anche ‘aiutata’ da un avversario giunto alle battute finali di gara a corto di fiato e di energia da contrapporre al potenziale tecnico dei mantovani. La corsa salvezza di Forlì, in attesa del risultato di Chieti, si complica ora maledettamente: complice la contemporanea vittoria di Imola sul campo di Piacenza, le lunghezze di distacco dall’Andrea Costa salgono a quota quattro. E sabato prossimo, nello scontro diretto del Ruggi, con un unico risultato a disposizione, sarà anche necessario ribaltare il -13 di passivo subito nel match di Santo Stefano.

E dire che nel primo periodo di gioco gli uomini di coach Valli hanno tenuto alla grande l’urto contro il quintetto alto degli Stings: tanta intensità messa in campo da entrambe le squadre, si fa valere eccellentemente la difesa forlivese e massimo equilibrio in campo. Registro del match che cambia poi radicalmente nei 5′ prima della pausa lunga, quando Mantova, condotta da un ottimo Giachetti in cabina di regia, prende il largo e porta addirittura in doppia cifra il proprio vantaggio. L’Unieuro fatica a trovare una soluzione da opporre alla fluidità del gioco offensivo avversario, ed il secondo tempo prende così il via sul +13 Stings (30-43).

La gara pare dunque aver preso una piega ben precisa, ma a tornare in campo dagli spogliatoi è una Forlì ben più decisa nelle proprie azioni e vogliosa di rimettere in sesto la faccenda: Amoroso si ‘sbatte’ sotto canestro, Johnson finalmente esce dal torpore (serata non certo indimenticabile, ad ogni modo, la sua) e i biancorossi romagnoli piazzano un ‘break’ di 14-0 in proprio favore per il +2 di metà terzo periodo. Inerzia apparentemente ribaltata in favore dei “padroni di casa”, in un clima davvero ‘torrido’ sulle tribune, inerzia che però ben presto si rivelerà appunto essere solamente una fugace ‘impressione’ in dissolvenza.

Saranno queste, di fatto, le ultime ‘scintille’ targate Unieuro, il cui attacco, nell’ultima frazione, produce appena due punti nei primi 5′ abbondanti, mentre, dall’altra parte, gli Stings prendono il largo sulle ali di un ordinato ed attivo Giachetti (12 ed 8 assist), abilissimo nel mettere in ritmo i compagni e dare il ‘la’ al successo mantovano. Il gap nel punteggio lievita fino al -14 (51-65, massimo vantaggio della gara), Forlì già da diversi minuti pare essere a secco di benzina ed a nulla serve accorciare fino al -5: la tripla di Amici 55″ dalla sirena finale scrive definitivamente la parola “fine” su una contesa che la talentuosa Mantova ha meritatamente fatto sua.

Naturalmente positivo il commento di Alberto Martelossi, tecnico degli Stings, al termine della sfida: "Felice perchè abbiamo vinto due volte, respingendo il loro assalto e facendo una partita finalmente compatta, con quella comunione di intenti che non sempre abbiamo avuto". Così, invece, coach Valli: "Sono mancate troppe cose: tra esse soprattutto una condizione fisica accettabile e il nostro palasport. Serviva una partita perfetta, invece c'era molta ansia di vincere. All'intervallo ho infatti preso da parte la squadra, provando a tranquillizzarla, l'uscita dallo spogliatoio è stata buona ma si è visto chiaramente che alla fine non ne avevamo più. Squadra che in queste settimane ha dato molto, un piccolo riflusso ci sta, l'importante ora è non piangere il morto, ma rimettersi al lavoro per andare a vincere di 14 a Imola sabato prossimo e vincere l'ultima con Chieti. A quel punto vedremo cosa succederà. La vittoria di Imola a Piacenza? Francamente ce la aspettavamo".

Simone Casadei

Addetto Stampa
Pallacanestro Forlì 2.015

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