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Pallamano

Serie A Gold/M – Finale playout – Carpi-Romagna 43-30 (p.t. 23-16)

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25/05/2023

Gli arancioblu, dopo il pareggio di gara-1, si presentano al PalaVallauri senza poter schierare Adrian Lombes, infortunato e non in grado di essere nemmeno convocato e (pure) Martino Redaelli, ai box dopo l'infortunio incassato durante gara-1. Tra i pali, dunque, spazio alla linea verde, con Thomas Pulli (classe 2005) e Andrea Chiarini (2006) che si trovano di fronte, all'improvviso, alla più alta sfida della loro giovane carriera. E contro tiratori scelti come Kasa, Carabulea, Coppola, Sortino e Nocelli era difficile poter chiedere molto di più ai due portieri. Non va comunque dimenticato l'infortunio dell'asso della squadra Victor Alonso Garcia, out da diversi mesi, dopo aver avuto il merito di riaccendere le speranze e le motivazioni del gruppo al momento del suo arrivo, quello del tiratore Ivan Antic, out per diversi mesi per un fastidioso problema alla mano e di Claudio Lo Cicero. Altro "colpo basso" della sfortuna, il ko con infortunio al tendine d'Achille di Cristian Amaroli ad inizio playout. Insomma, il fronte degli infortuni è stato davvero pesante e invalidante per la stagione arancioblu.

Ma onore al Carpi per l'impresa sportiva compiuta, con la seconda salvezza consecutiva nella massima serie nazionale: la squadra di coach Davide Serafini disputa un ottimo match, con un perfetto equilibrio di intensità tra attacco e difesa e lo fa nella serata più importante della stagione. 

 

Già dai primi scampoli di gara i padroni di casa non concedono che le briciole agli avversari (6-1 al 7') e, nonostante qualche sprazzo di orgoglio romagnolo (con Mazzanti, 7-4), il Carpi fa le prove tecniche di fuga sul 12-5 a metà frazione con l'ennesima perla di Kasa. Lo staff tecnico ottiene un buon break dal 17-8 al 17-12 al 22' e spiccioli, con le prodezze di Mazzanti (2), Di Domenico e Rotaru che sfruttano un evidente blackout dei padroni di casa che, però, possono "godersi" il buon margine guadagnato precedentemente. E lo sforzo profuso per tentare di raggiungere gli avversari, sarà "pagato" caramente a cavallo dei due tempi. A 3' dalla sirena Nocelli si inventa un'altra magia in elevazione per il 20-13, quindi Antic, Nocelli, Mazzanti (2), Carabulea e Soria segnano gol di buona fattura tecnica per il 23-16.

All'intervallo Carpi è, tutto sommato, sereno, mentre il Romagna si sta già leccando le ferite, seppur stia dimostrando di reggere il confronto, se non fosse per il gap che mette in salita la ripresa.

Ad inizio ripresa l'inerzia non cambia, con grande equilibrio (4-4 il break dopo 8'), ma i padroni di casa riescono a mantenere il +7 di media come vantaggio e, man mano che il tempo trascorre, diventa sempre più semplice per i modenesi.

Sono soprattutto Kasa e Mazzanti a far vedere colpi importanti, mentre a metà frazione Carpi si ritrova avanti 34-26. Al 20' e spiccioli si registra il massimo vantaggio di serata: Tondini si alza, ma Hajfrej blocca la palla per poi lanciare Soria in contropiede a porta sguarnita per la rete che vale il +12 (38-26). E', forse, il colpo del ko, anche se ormai i remi son già in barca: per il Romagna, lentamente (ma nemmeno troppo), si aprono le porte della retrocessione in A Silver ed è ormai impossibile raddrizzare le sorti del match. Che si chiude con la rete di Mejri, mentre negli ultimi 2'30" nessuno segna: finisce 43-30 per il Carpi che può festeggiare la salvezza in A Gold.

 

 

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