Basket Under 13 , il passaggio da essere a diventare

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Basket Under 13 , il passaggio da essere a diventare

È una condizione, psicologica, fisica e tecnica, in cui si trova il giocatore di pallacanestro, dice Roberto Dall’Olio, filosofo, poeta, ma soprattutto ex-giocatore di Basket.

Tra essere un apprendista e diventare un giocatore di pallacanestro, padrone del campo. È l’autonomia che ha la forza di farti diventare un giocatore diverso dagli altri perché esprimi un’identità.

Succede quando sono gli altri che te l’attribuiscono perché giochi in modo diverso, pericoloso, esprimendo la conoscenza assoluta del basket.

Come si raggiunge? Da solo, io-palla-canestro, provando a tirare e recuperare il proprio rimbalzo, prima che la palla tocchi terra. Importante farlo quando sei Under.13, per diventare sicuro ad usare un fondamentale, il tiro, importante come la conoscenza del gioco 5c5.

Sapere, cioè, che sono i “contatti” che contano nel basket, con la palla e con l’avversario che devi battere, quando ne hai il possesso, ma soprattutto quando sei senza. Non solo.

Anche perché le speranze di fare canestro non finiscono quando si “scocca” il tiro, ma a rimbalzo. L’identità è la consapevolezza di tutto questo, che può venire solo dal gioco 5c5, dal caos del gioco che pian piano diventa ordine. Non l’opposto.

Diventa ordine non perché qualcuno mi ha dato una mappa per riconoscere la via in una grande metropoli, dove c’è il caos assoluto. È personalmente che si trova la strada e la certezza di percorrerla con risolutezza, padroneggiando le situazioni.

Come si trasmette? Facendo giocare 5c5 ogni giorno, ma soprattutto giocando senza la presenza dell’allenatore che, consapevole, può riprodurre la situazione in allenamento. La sua presenza, in questo caso è giustificata se le squadre sono composte da loro stessi oppure disponendoli “Potenti Vs Veloci”.

Se i bambini della scuola elementare di Budrio hanno fatto un torneo, per anni, giocando 5c6 o 6c6 in modo da esprimere il gioco, con la loro scarsa motricità, ma divertendosi e soprattutto socializzando, vuol dire che si può fare.

Si può iniziare il basket in questo modo? Erano bambini e bambine, con compagni portatori di disabilità e giocavano, a fine anno, un torneo tra le classi della scuola elementare di Budrio (BO).

 

Ettore Zuccheri