Cesena Basket 2005 – Cestistica Argenta 72-79 (26-16, 36-38, 55-62)

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Cesena Basket 2005  -   Cestistica Argenta 72-79 (26-16, 36-38, 55-62)

Cesena Basket 2005: Rossi 13, Santoro 13, Piazza 18, Domeniconi , Nocerino , Panzavolta 5, Ricci 1, Pezzi 10, Sanzani 4, Orioli 4, Capucci, Balestri 4. All. Vandelli.

Cestistica Argenta: Farina 12, Alberti 9, Magnani T., Cattani 2, Manias 19, Alassio 3, Boggian 2, Reggiani 6, Raggi, Cortesi 17, Tumiati 2, Montaguti 7. All. Ortasi.

Arbitri: Gualtieri di Reggiolo e Di Nocera di Parma.

Si torna al Palaippo dopo 5 sconfitte consecutive che hanno soprattutto evidenziato un approccio mentale quasi rinunciatario e una intensità a volte assai latitante. La scossa deve venire da subito anche se Argenta è un cliente difficilissimo ma forse proprio per questo (e per il prossimo futuro) che bisogna tirar fuori attributi e faccia giusta e puntare dritto alla vittoria. Alex Magnani è presente in tribuna al Palaippo ma non è arruolabile per il match così c'è un solo veterano in campo che risponde al nome di Simone Cortesi, 39 anni e farli sembrare al massimo 25: chapeau...

Primo quarto

Banda bassotti scatenata, senza paura e timori reverenziali. Red e Pezzi aprono il fuoco e mandano a segno 3 triple per il 15 a 4 che costringe Ortasi al time out. Le urla belluine hanno come obiettivo soprattutto uno spento Montaguti, ma il ritorno in campo non cambia per ora quasi nulla. Le reiterate proteste con strepiti altisonanti a frequenze altissime gli costano il fallo tecnico mai così utile alla causa, perché i grigi esauriscono subito la dote di munizioni riservata ai ferraresi e da qui in avanti tollereranno qualunque cosa, compresa la permanenza perenne del coach dentro al campo in ogni frangente di gioco. Per adesso si continua a volare e anche Santoro mette la sua prima tripla tenendo a distanza i ferraresi che tornano più vicini con l'uguale moneta spesa da Farina, ma il flash finale di 7 a 0 ci manda al primo riposo avanti di 10: roba da non credere.

Secondo quarto

Due liberi di Santoro scrivono il +12 immediato poi la partita cambia volto; Argenta alza l'intensità difensiva, alza un muro quasi invalicabile dove quasi tutto è concesso e inizia a pungere anche in attacco. Il conteggio dei falli, stranamente e improvvisamente, inizia a salire solo nei nostri confronti e iniziano i primi seri problemi di falli: c'è qualcosa che non torna. Intanto Argenta cavalca l'onda e si riavvicina pericolosamente. Farina, Manias e un sontuoso Cortesi producono un parzialone di 22 a 8 che ribalta il match mentre ci arriva a carico un filotto di sfondamenti quanto meno rivedibili, totalmente ignorati sul fronte opposto. I 6 punti finali siglati da Sanzani e Santoro riducono il gap ad appena 2 punti con cui si va all'intervallo lungo; nonostante tutto c'è ancora una partita.

Terzo quarto

Balestri apre il quarto con il canestro del pareggio, poi i soliti noti spingono Argenta nuovamente alla fuga (tripla di Cortesi per il 49 a 42) e toccano la doppia cifra di vantaggio sfruttando anche l'uscita per falli di Balestri (5° fallo con tutti i dubbi del mondo) prima di una decisa reazione che ci fa conquistare falli e tiri liberi in serie. Quando Oscar Pezzi mette dentro il canestro del -3 (52 a 55) il Palaippo è una bolgia, ma ci pensa Manias (giocatore spettacolare) a spegnerlo e a rifinire il vantaggio su un più corposo +7 con cui si va all'ultimo segmento di gioco.

Quarto quarto

Uno scatenato Piazza aggiunge ai 2 punti di Pezzi la tripla del -2 (60 a 62) ma è ancora il "veterano" Manias (classe 2004) a rispondere da oltre l'arco: Oscar ne mette subito un'altra prima che per Argenta arrivino i rinforzi a completare l'opera (triple di Farina e di Alberti) che ristabiliscono 10 punti di margine fra le due contendenti. Il tempo sta volgendo agli sgoccioli, siamo senza Balestri e Panzavolta (out per falli) mentre Argenta non è nemmeno in bonus (roba da matti). Ci proviamo ugualmente e torniamo a -3 prima degli ultimi colpi decisivi dei soliti Manias e Cortesi che chiudono ogni questione ma ci lasciano la convinzione di aver ritrovato una squadra capace di lottare, soffrire e giocare a viso aperto già subito da mercoledì contro Ferrara.