Crbas Rimini vs Virtus Fondi 89-62

 

 

In una giornata (fortunatamente) uggiosa al Flaminio arriva la Virtus Fondi per quello che è un match salvezza fondamentale e, vuoi per il clima, vuoi per l’importanza della posta in palio, sugli spalti si assiepano quasi 900 tifosi, segno che il basket in città mantiene è una passione che batte forte.

Vincere è la parola d’ordine, vincere ribaltando il -12 dell’andata sarebbe quanto di meglio chiedere alla partita.

E i ragazzi di coach Mladenov dimostrano immediatamente di aver voglia di portarsi a casa il bottino pieno, al punto che, guidati da un ottimo Cercolani, autore di 10 punti in un amen, al 10’ hanno già doppiato la Virtus sul 24-12 e concesso allo “spauracchio” Liliu appena 2 punti.

La seconda frazione comincia con un ulteriore allungo, ispirato stavolta dalla classe “selvaggia” di Chiera: +18, 34-16.

A questo punto però la zona di Fondi mette in difficoltà l’attacco biancorosso e gli ospiti si avvicinano, seppur restando a distanza, fino al 34-24. Provvidenziale si rivela il risveglio di capitan Tassinari che, con un paio di triple unite a giocate di energia, porta i suoi al riposo sul 43-21.

Nota tecnica di sicuro interesse per gli appassionati: nel secondo quarto Fondi ritrova la vena offensiva di Liliu, che segna praticamente tutti i punti dei suoi. E cosa ti tira fuori dal cilindro coach Mladenov? Una difesa box and one - quattro difensori a zona più uno a uomo su Liliu -, tanto desueta, quanto efficace.

La ripresa comincia nel peggiore dei modi, con uno 0-4 che riporta gli ospiti a -8, 44-36.

La reazione dei granchi è però veemente e con un contro-parziale di 11-0, 55-36, di fatto la partita si chiude, con Fondi che non riesce più ad avvicinarsi oltre il -14 sul 56-42.

L’ottimo impatto di Hadzic, la continuità di Tassinari ed il ritorno con buone cose di Marengo chiudono di fatto la gara che al 30’ vede i Crabs sul +23, 65-42, fino al definitivo 89-62.

La matematica non consente di dirlo, ma la salvezza è di fatto quasi raggiunta, tanto più che il messaggio di coach Mladenov alla fine è perentorio: «Mancano 4 partite, vogliamo vincerle tutte!».