Faro Gaggio Montano vs Tozzona Pedagna 4- 0

Gaggio Montano: risultato tondo che rispecchia in pieno una partita senza storia dove il portiere del Faro si è limitato solamente ad effettuare delle rimesse dal fondo, formazione ospite che schiera una difesa a tre, il reparto offensivo di casa schierato a sua vola a tre si rende immediatamente pericoloso: Lenzi Mattia sugli sviluppi di una punizione dal limite lascia partire un bolide che si stampa sul palo. Poco dopo Costantini viene messo giù in area, l’arbitro vede e concede il rigore, l’estrema punizione viene calciata dallo stesso Costantini: tiro angolato ma troppo debole e Pandolfi non fatica più di tanto a deviare in angolo. Galvanizzati dallo scampato pericolo gli ospiti si buttano in avanti e per circa 10 minuti sono padroni della metà campo del Faro, come già detto però questa situazione non crea pericoli di nessun genere dalle parti di Cordisco. Padroni di casa in contropiede e Costantini si fa perdonare il rigore non realizzato mettendo di testa una palla sui piedi di Lenzi Mattia che solo davanti al portiere insacca. Si passa alla seconda frazione di gioco e sempre Lenzi Mattia mette al sicuro il risultato bruciando in velocità un difensore e saltando Pandolfi con un tocco felpato. Arrotonda poi Montagno su una dormita della retroguardia ospite e chiude Nardi con una mezza sforbiciata dall’interno dell’area 



Reti: 21’ pt – 9’ st Lenzi Mattia, 20’ st Montagno, 45’ st Nardi.
Faro: Cordisco, Bertusi, Fathi, Biffoni (34’ st Zhair), Corvino, Lenzi Daniele, Lenzi Mattia, Montagno, Costantini, Palmieri (13’ st Nardi), Lucchi (15’ st Maisto). A disp.: Crocco, Gaggioli, Lenzi Andrea, Malpassi. All. Cati.
Tozzona: Pandolfi, Valenti (12’ st Castellucci), Raccagni, Fiorenza, Bettini, Cavina, Rustici, Gurioli (28’ st Giacometti), Manara (38’ st Franchini), Cavini, Zardi. A disp.: Benini, Castellari, De marco, Stafa. All. Renzi.
Arbitro: Sig. Pasi della Sezione di Ravenna.
Ammoniti: Lucchi, Valenti e Bettini.
Giornata leggermente soleggiata, con circa 130 spettatori.

(Giuseppe Pucci).-