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Calcio

Norvegia – San Marino 4-0

i tre punti alla Norvegia, ma la Nazionale tiene bene nei 90’

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26/03/2024

Norvegia – San Marino 4-0

Foto FSGC

 

L'ultima gara del biennio fuori dai confini italici si apre con ben quattro novità di formazione rispetto all'undici di venerdì scorso. Non ci sono per squalifica Nicolò Sancisi e Matteoni: spazio dunque dal 1' per Zavoli, Famiglietti e Pasolini, oltre al rientrante Amici. Valli Casadei è il perno della mediana; la fascia di capitano è sul braccio di Zannoni. La Norvegia parte a marce alte, ma la prima chance è di marca biancoazzurra. L'azione si sviluppa sulla fascia sinistra, dove Tommaso Benvenuti corre veloce dopo uno scambio strettissimo con Famiglietti e dal fondo propone un cross arretrato; la difesa non sbroglia a dovere e Famiglietti arriva di gran carriera caricando un destro forte, che però non trova pertugi fra le tante gambe dei difensori scandinavi. La risposta dei padroni di casa è rapida e imperiosa. Mvuka sfrutta tutta la sua rapidità per fare il vuoto sulla corsia destra, prima di mettere un pallone a rimorchio che Hansen-Aarøen, di prima intenzione, gira in porta per il vantaggio. A dispetto della temperatura rigidissima, i muscoli di Mvuka sono estremamente caldi: è sempre il giocatore in forza agli Young Boys ad accendersi al 9', lasciando sul posto tre avversari e poi esplodendo un mancino dal limite che Amici disinnesca con i pugni. La Norvegia continua ad attaccare quasi con tutti gli effettivi, accettando in difesa gli uno contro uno. Al 12', però, Østrøm perde proprio uno di questi duelli individuali e per Zannoni si spalanca una prateria centrale: il capitano dei Titani, accompagnato da Famiglietti, cerca di guadagnare l'area ma Østrøm rimedia al suo stesso errore sfruttando le sue lunghe leve. San Marino conquista comunque un buon angolo, su cui la contraerea di casa prevale. Poco dopo, Østrøm imposta per l'inserimento di Zafeiris, che arriva al cospetto di Amici e calcia di potenza, colpendo in pieno viso il portiere ospite, che compie un intervento preziosissimo al prezzo di una notevole dose di dolore, ma per fortuna solo di quello. Appena il tempo di assorbire la botta che Amici deve spendersi in un'altra parata di estrema difficoltà, questa volta sul mancino a filo d'erba di Oppegård dopo una delle solite fiammate di Mvuka. I ritmi si placano per un lunga fase, salvo tornare a farsi concitati nel finale di tempo.

 

Al 37', al termine di una lunga e paziente offensiva locale, Schjelderup trova lo spazio per mettere una palla forte e tesa sul palo lungo per Hansen-Aarøen, che arriva con un secondo di ritardo. Immediatamente dopo, ci vuole un autentico miracolo di Amici per proteggere l'1-0. Arnstad, con l'esterno, inventa una palla geniale per l'inserimento centrale di Schjelderup, che arriva indisturbato alle porte dell'area piccola, prende la mira, e un istante dopo è con le mani nei capelli per la parata davvero "illogica" di Amici, a quanto pare in grado di leggere nel pensiero dell'avversario: difficile altrimenti trovare spiegazioni, considerata la prossimità e la forza del tiro. La Nazionale biancoazzurra ha il merito di risalire, come quando, al 43' Giocondi recupera palla in pressione avanzata e poi, dopo un rapido scambio nello stretto fra lui, Sensoli e Famiglietti, quest'ultimo si libera per un cross interessante che però non viene raccolto da alcun compagno. Sul ribaltamento, Sjøvold carica un destro che, deviato, viene toccato sul palo da Amici.

 

L'intervallo restituisce una Nazionale sammarinese subito intraprendente. Neanche 1' di gioco e Tommaso Benvenuti conquista un corner che viene battuto per la testa di Zavoli: traiettoria solo leggermente troppo lunga per il 7 biancoazzurro, che si era sganciato bene sul secondo palo. La Norvegia risale velocemente, ma è costretta subito a ripiegare. Merito di Zannoni che, dopo aver sradicato palla ad un avversario, cavalca palla al piede fino alla tre quarti avversaria: Mannsverk prova ad abbatterlo ma il 10 di Cecchetti resiste e carica un destro che costringe Tangvk ad una parata in due tempi. La Norvegia torna subito ad accelerare, ritoccando il parziale sugli sviluppi di un corner. Arnstad va al cross, la difesa respinge corto e Østrøm è rapido ad avventarsi sulla sfera e girarla all'angolino basso. Alla ripresa del gioco, Hansen-Aarøen si invola in fascia salvo optare, davanti ad Amici, per un pallonetto mal eseguito. La Norvegia spreca un altro tu per tu (Schjelderup con la punta manda fuori) prima di trovare il 3-0.x Il gol è frutto di una doppia prodezza di Hansen-Aarøen, che prima compie un gioco di prestigio per liberarsi di due avversari e poi, con un tocco morbidissimo - e con ben poco angolo di tiro - infila il pallone sul palo più lontano. Intanto Cecchetti aveva richiamato Famiglietti e Pasolini per D'Addario e Casadei. Subito dopo il gol arriva il momento di Chiaruzzi per Giocondi. La Norvegia insiste alla ricerca del poker. Oppegård aggira Amici in uscita e poi cerca Hansen-Aarøen, murato in maniera provvidenziale da Zavoli; poi Østrøm, di testa su corner, va a centimetri dalla doppietta: è il palo a salvare Amici e compagni. Dopo l'ingresso di Giacopetti per Zannoni, altro legno norvegese con Aasgard, che prende l'ascensore sul cross di Gulliksen e scheggia la parte alta della traversa all'altezza dell'incrocio. Il 16 di casa dovrà attendere poco per rifarsi, ma dovrà ringraziare soprattutto Jatta, che, servito in area con un cross lungo, ha la lucidità di non cercare la porta (sarebbe stata una conclusione difficile) ma di fare la sponda per Aasgard, libero di battere Amici da posizione estremamente confortevole. Sono gli ultimissimi minuti di gara, ma la Norvegia non si accontenta. Tommaso Benvenuti deve prodursi in un super intervento difensivo per evitare che Nordås, imbeccato da Jatta, possa battere a rete almeno con lo stesso agio di Aasgard. E nel recupero serve un'ennesima prodezza di Amici sulla deviazione volante, e praticamente a botta sicura, dello stesso Nordås. Cecchetti chiede ai suoi ragazzi di esaurire ogni riserva di energia per proteggere la porta fino alla fine dei 5' di recupero. La squadra risponde presente, come del resto tutto il corso di una partita che fa segnare dei miglioramenti non solo rispetto allo score di andata, ma anche e soprattutto rispetto alla sfida recente con la Repubblica d'Irlanda. Qui non si è verificato alcun calo di tensione nella ripresa, e si è rivista anche quella vocazione offensiva che aveva caratterizzato tante gare del biennio corrente e non solo. Il prossimo appuntamento con le qualificazioni europee sarà ad inizio settembre in casa dell'Italia.

 


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