Pallamano Rubiera: Intervista al nuovo tecnico dei Vikings Alessandro Fusina

Il nuovo coach rossoblù Alessandro Fusina a ruota libera sulla sua nuova esperienza a Rubiera. Cominciamo dalla costruzione della squadra.

“Abbiamo condiviso un progetto chiaro e semplice, ovvero quello di costruire un gruppo dove fosse possibile lavorare e valorizzare lo zoccolo duro dei giocatori locali. Per questo sul mercato abbiamo cercato atleti giovani che completassero tecnicamente il roster e soprattutto che avessero “fame” di mettersi in mostra. Prendere un giocatore esperto avrebbe di fatto condizionato certe scelte e tolto responsabilità ai locali. L’esatto contrario di quello che invece ho in testa io. Guerrazzi si è mosso molto bene sul mercato e abbiamo potuto chiudere il roster con largo anticipo. Questo ci permetterà di pianificare al meglio il percorso di avvicinamento al campionato”.

 

Che campionato sarà il prossimo?

“Ci sono squadre che hanno cambiato tanto e sono ancora in costruzione. Credo però che sostanzialmente sarà un torneo sulla falsariga di quello passato, con 5/6 squadra in lotta per i playoff. Noi vogliamo fare un deciso salto di qualità, ma da quello che vedo anche Siracusa sta allestendo una squadra decisamente più competitiva di quella dello scorso anno. Spero di vedere crescere il livello del massimo campionato come costantemente si è visto nelle ultime stagioni. Di certo sarà interessante perché penso che non sarà facile per nessuno giocare in campi come quello della neopromossa Cingoli, tanto per fare un esempio. C’è però una cosa che non mi piace: non capisco perché solo 4 squadre ai playoff. Non ha senso e si costringono troppe squadre a vivere e gestire una stagione troppo corta. Con 14 squadre per me otto devono andare ai playoff”.

 

Che idea si è fatto della realtà rubierese?

“Ho apprezzato l’accoglienza e l’organizzazione della società. Credo che l’aver inserito nel motore organizzativo ex giocatori dalla grande carriera come Guerrazzi, Baschieri, Ruozzi e Morelli sia stata la miglior mossa possibile perché valorizzare il patrimonio di esperienza e conoscenza presente sul territorio è un passo fondamentale per costruire il futuro. La società è appassionata e vuole crescere, ma vuole farlo un passo dopo l’altro, prendendosi il giusto tempo. Nello sport moderno purtroppo spesso questa pazienza manca”.

 

Come verrà organizzata questa estate?

“Sarò in Spagna dal 1° al 10 luglio per partecipare al Master Coach internazionale. Dalla metà di luglio penso di trasferirmi a Rubiera anche se ufficialmente la preparazione inizierà a fine luglio. Ma una parte di giocatori sta già seguendo un piano di preparazione atletica con il Preparatore Piero Pedrazzi che penso sia un altro importante valore aggiunto per il nostro progetto.Poi più avanti, oltre al discorso prima squadra,  insieme a Guerrazzi e Baschieri voglio anche iniziare a seguire gli allenamenti dei giovani e incontrare i vari tecnici del club e anche della gemellata Modena. Credo che in questo territorio ci sia un grandissimo potenziale e organizzando e collaborando nell'attività giovanile si può diventare il.punto di riferimento emiliano della pallamano”.

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