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Tennis

Pellegrino vs Munar la finale della 30esima edizione degli Internazionali di Tennis San Marino

questa sera sfida per il titolo lo spagnolo Munar

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06/08/2023

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Sarà un testa a testa Italia-Spagna l'ultimo atto degli Internazionali di Tennis San Marino Open, da quest'anno promossi a Challenger ATP 125 (montepremi ¤ 145.000), che domenica alle 20.30 sui campi in terra del Centro Cassa di Risparmio di Montecchio scelgono il vincitore della 30ª edizione. A contendersi il titolo saranno infatti Andrea Pellegrino e Jaume Munar, usciti con un doppio successo da un sabato davvero intenso per via della pioggia che nella giornata precedente aveva costretto a rinviare tre dei quarti di finale.

Il 26enne nato a Bisceglie (n.254), dopo essersi aggiudicato con due tie-break il derby tricolore che ha aperto il programma sul Centrale con Alexander Weis (n.305 Atp), partito dalle qualificazioni e per il secondo anno consecutivo giunto nei quarti sul Titano, nella prima semifinale ha avuto via libera per il ritiro, sulla situazione di un set pari (3-6 6-3), del bosniaco Nerman Fatic (n.222), venerdì autore dell'eliminazione a sorpresa del belga David Goffin, ex n.7 del mondo (attualmente al 100° posto), terzo favorito del seeding. Proprio il giocatore di Sarajevo che compirà 29 anni il 24 ottobre ha approcciato meglio l'incontro, trovando in apertura un break, conservato fino ad incamerare il parziale al nono gioco. Sul 3-3 del secondo set, però, Fatic, che da anni si allena a Ravenna seguito da coach Patricio Remondegui, ha accusato un problema muscolare alla schiena, chiedendo l'intervento della fisioterapista. Al cambio campo c'è stato il medical time-out, che però non ha sortito effetti positivi: il bosniaco ha perso a zero la battuta (3-5) e Pellegrino ne ha prontamente approfittato per pareggiare la situazione, con l'avversario visibilmente menomato. Tanto che dopo un solo punto della terza frazione Fatic ha detto basta, andando a stringere la mano al pugliese, che lo ha abbracciato.

"Mi dispiace per l'infortunio che ha impedito a Nerman di completare l'incontro, però mi sentivo bene in campo, anche dal punto di vista fisico nonostante fosse il secondo match di giornata - spiega Andrea, nel settembre dello scorso anno arrivato al 136° posto della classifica mondiale - E' stata una partita assai combattuta fin dall'inizio, in cui il primo set è girato su pochi punti e ho avuto anche opportunità di contro-break, non sfruttate. Poi nel secondo sono riuscito ad alzare il livello e stavo crescendo alla distanza. Una finale in un torneo di questa importanza, davvero ben organizzato come servizi, mi dà tanta fiducia in prospettiva futura, specie considerando che a maggio ho avuto un problema alla schiena, che mi ha tenuto fermo per un mese e mezzo. Devo infatti migliorare in continuità di rendimento per riuscire ad avere una classifica più stabile".

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