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Calcio

San Marino Acacdemy vs Cesena 2-1

Le Titane fanno l’impresa, Cesena battuto dopo sei vittorie di fila

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03/03/2024

San Marino Acacdemy vs Cesena 2-1

foto san marino academy

 

Si dice spesso che i derby sono partite a sé e l'adagio raramente è stato tanto vero come in questo caso. Prima del fischio d'inizio, tra San Marino Academy e Cesena, c'era una differenza di undici posizioni e di 34 quattro punti. Tutto cancellato da una prova di puro sacrificio, cuore e grinta: le Titane confezionano la domenica perfetta, si rilanciano nella corsa salvezza , mandano segnali alla concorrenza e, soprattutto, a se stesse. Contro il grande ex Alain Conte il vestito cambia. La forza del Cesena, a -1 dalla vetta e reduce da sei vittorie consecutive, impone una maggiore copertura. È 5-3-2 con il recupero di Peare sulla corsia mancina e quello di Barbieri in attacco. A spalleggiare la bomber c'è Martina Tamburini. Venti secondi sul cronometro e proprio Tamburini va in azione di sfondamento a sinistra, prima di mettere un pallone arretrato a centro area che Barbieri non spreca: destro in allungo e rete che si gonfia alle spalle di Serafino, tradita anche da una deviazione di Casadei. Sono 10 in campioanto per la bomber torinese. La risposta del Cesena passa dai piedi dell'ex Jansen, che difende palla in area di rigore e poi la serve per l'accorrente Catelli, il cui piattone non ha il necessario veleno per superare la guardia di Limardi. Le Bianconere continuano a premere forte, tornando al tiro con Nano: destro potente dal limite della numero 3, ma alto rispetto alla traversa. È largo invece il tiro di Tamborini al 10', anch'esso scoccato dai sedici metri ma da posizione più centrale rispetto a quello precedente. Il forcing prolungato del Cesena paga i dividendi al 20' spaccato, quando Casadei, dopo una percussione, disegna un cross che, deviato, diventa buono per la battuta al volo di Lonati, brava a mettere la sfera a fil di palo nonostante il disturbo di Peare. Rimesse a posto le cose, il Cesena passa ad una ricerca ancor più convinta del gol del vantaggio. Tamborini scalda i guantoni con un velenoso mancino dal limite; lo stesso fa D'Auria dopo essere uscita dai blocchi, tutta sola, su corner. Ancora Cesena pericolosissimo su piazzato. Stavolta è una punizione ad originare una palla gol: batte Catelli per D'Auria, la cui sponda diventa oro per Costa. Limardi si oppone alla grande all'incornata da due passi della 23 bianconera, prima che la bandierina dell'assistente si alzi a segnalare fuorigioco. Resta però la parata della numero 16 biancoazzurra, così come la forte pressione della squadra di Conte. La San Marino Academy risale conquistando un angolo che non porta frutto. Anzi, subito dopo è il Cesena a costruire un'altra buona opportunità sull'asse D'Auria-Nano: rilancio lungo della prima per la seconda che, sfuggita ai radar difensivi, sceglie la via del pallonetto per scavalcare Limardi; palla però colpita male e spedita ampiamente fuori bersaglio.

 

Al 10' la San Marino Academy spezza nuovamente il tema offensivo del Cesena. Il blitz porta in dote la seconda marcatura di giornata, costruita con una azione che alterna perfettamente verticalità e orizzontalità. È verticale l'imbucata di Carlini per Tamburini e anche il lancio profondo di quest'ultima per lo scatto di Barbieri. La 45 supera in uscita Serafino e si defila, scegliendo la via della traccia orizzontale per l'accorrente Giuliani, il cui piattone a porta vuota vale il punto del nuovo vantaggio biancoazzurro e anche della terza esultanza personale della classe 2004. Il Cesena torna subito a piantare le tende nella metà campo avversaria, costruendo una sola, ma grandissima palla gol prima del fischio di fine frazione. Anche stavolta il terreno fertile è un calcio d'angolo e anche stavolta è D'Auria a scegliere ottimamente il tempo dell'inserimento: il suo colpo di testa dal limite dell'area piccola finisce clamorosamente fuori.

 

La ripresa si apre senza novità di formazione e anche senza novità di copione. Il pallino resta saldamente in mano al Cesena, che però, a dispetto di tanto possesso, fatica a rendersi davvero pericoloso, almeno nella prima parte. Questo perché le linee della San Marino Academy sono ancor più compatte e le ragazze di casa giocano senza risparmio di energia, risultando forti soprattutto sulle seconde palle e nelle situazioni "sporche", di lotta. Il rovescio della medaglia è una crescente difficoltà a ripartire in contropiede. Nei primi 10' tutto ciò che le Titane concedono alle avversarie sono due conclusioni di Risina, entrambe fuori dallo specchio. Su corner, trova invece la porta Jansen, ma anche la presa in tuffo di Limardi. Intanto Conte si era giocato le carte Sechi (sempre in gol nelle ultime tre gare) e Mak. Ed è proprio la slovacca a colpire un clamoroso palo con una staffilata dalla media distanza. La palla poi rimbalza nella zona di Jansen, cui non riesce il tap-in per il provvidenziale disturbo di Gardel. Giacomo Venturi capisce che è il momento di inserire forze fresche. La prima mossa è l'ingresso di Bonnín per Tamburini, esausta dopo una prova a tutto tondo impreziosita dall'assist per l'1-0 e dal "pre-assist" per il raddoppio. Il Cesena torna subito insidioso con Sechi, servita da rimessa laterale e rapida a girarsi in area, ma anche imprecisa col mancino. Poco dopo, ennesimo tentativo di Tamborini dal limite: destro centrale, che non trova impreparata Limardi. Entrano intanto, tra le file biancoazzurre, Menin e Buonamassa per Giuliani e Puglisi. Di là, finisce la partita di Jansen (decisiva all'andata con una doppietta) ed inizia quella di Milan. Ed è proprio quest'ultima, dalla corsia mancina, a calibrare il cross in area per Lonati, che sceglie la strada più difficile, quella della rovesciata, senza colpire il pallone nella maniera voluta. Poco dopo arriva il momento di Montalti e di Mariotti, all'esordio stagionale. All'86' il Cesena ci prova con un'azione avvolgente che da sinistra passa a destra e che sfocia nella girata di Mak, anche qui su assistenza di Milan: il tiro è centrale e Limardi blocca. Nel finale il Cesena prova ad alzare i giri. All'89' una cena già vista: angolo per l'inserimento di D'Auria, che va di potenza ma manda alto. All'alba dei 5' di recupero Catelli si ritrova un buon pallone da calciare in porta: il destro dalla lunetta ha solo la potenza, non la precisione. Gli ultimi giri di lancetta sono una successione infinita di palloni scodellati in area, su piazzato come non, ma sono sempre le Titane ad emergere dai confronti aerei, soprattutto Gardel. L'ultimo pallone utile lo calcia Catelli dal limite: Limardi è in traiettoria e blocca. È di fatto la scena conclusiva di una sfida che consegna alle Titane un risultato di grande prestigio e dal peso specifico notevole nella corsa salvezza. Un risultato che però chiama Menin e compagne anche ad una continuità, da perseguire con la medesima garra ed il medesimo spirito visto oggi in questo derby da ricordare.   


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