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Calcio

San Marino Academy vs Geona Women 3-2

titane da applausi contro il Genoa, piegato 3-2

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01/04/2024

 

Altri tre gol, altri tre punti, una prova di applicazione totale. La San Marino Academy si regala una Pasqua dolcissima centrando la seconda vittoria consecutiva e prendendosi un altro scalpo eccellente ad Acquaviva dopo quello del Cesena. C'è qualche similitudine rispetto alla gara contro le Bianconere, ma a dominare sono le differenze. Allora furono due gol in due occasioni create e, per il resto, tanta ordinata e agguerrita resistenza. Oggi le palle-gol sono state numerosissime, e soprattutto, la San Marino Academy ha imposto il suo gioco per ampi tratti della partita, mettendo qualità nelle giocate e ricercando molto più spesso la rete della sicurezza piuttosto che arrocandosi a difesa di un vantaggio minimo. Tutte cose da tenere bene a mente in vista di un mese di aprile che dirà praticamente tutto sulla corsa salvezza. 

 

Giacomo Venturi mantiene la difesa a tre ma passa al tridente d'attacco. Barbieri è naturalmente al centro, mentre ai lati agiscono Giuliani e Tamburini. Detto delle modifiche nel disegno, nulla cambia nelle undici titolari, esattamente le stesse che erano scese in campo, sei giorni fa, contro il Ravenna. Un minuto esatto sul cronometro e Barbieri è già alla bandierina per battere un corner. Peare svetta e colpisce il palo dopo le leggere deviazioni di Giuliani e Tamburini; a quel punto però si è già alzata la bandierina del primo assistente a ravvisare il fuorigioco della seconda. Anche il Genoa crea un pericolo su corner. Errico batte stretto e cerca direttamente l'incrocio, ma ci sono i pugni di Limardi a negare alla 13 avversaria il cosiddetto "gol olimpico". Al quarto d'ora Errico ci riprova dalla medesima bandierina, cercando stavolta il palo più lontano. Interessante l'arcobaleno disegnato dalla centrocampista ligure, ma la palla sorvola il montante. La San Marino Academy replica immediatamente: Ladu raccoglie il cross arretrato di Tamburini e dal limite carica un destro forte, ma anche tanto alto. L'azione apre una fase di insistente presenza biancoazzurra negli ultimi trenta metri del Genoa. E il forcing paga i dividendi al 21': Barbieri difende palla in area e la scarica su Tamburini, che calibra il traversone sul secondo palo per l'inserimento, e la perfetta battuta al volo, di Giuliani. Palla nel sacco e quarta esultanza stagionale per la classe 2004.  Il gol mette le ali alle Titane, che qualche minuto dopo servono il bis sfruttando la corsia sinistra. Barbieri asseconda la sovrapposizione velocissima di Tamburini che, entrata in area, cerca sul primo palo Giuliani; la 30 non tocca e questo disorienta Forcinella, il cui intervento scoordinato fa sì che la palla rotoli nella direzione meno gradita all'estremo ospite.  Appena scollinata la mezz'ora, Giuliani si divincola dalla marcatura di Giles e mette un cross invitante per Tamburini, che va a vuoto in area piccola così come Peare alle sue spalle. Il Genoa si rivede con una punizione dalla tre quarti che Errico calcia alto. Poco dopo, Ferrato usa il fisico per ritagliarsi lo spazio per il tiro, che esce molto fiacco dal suo piede mancino: Limardi non ha alcuna difficoltà a bloccare. La San Marino Academy risale velocemente e, con la solita Giuliani, va al cross in area: Tamburini non tocca ma la corta respinta della difesa diventa un invito a nozze per Barbieri, il cui tiro viene respinto con i pugni da Forcinella. Una manciata di minuti più tardi serve un enorme intervento difensivo di Giles  - prezioso almeno quanto un gol - per schermare Tamburini prima del tu per tu con Forcinella. Sull'altro fronte Massa mette un cross tagliato e insidiosissimo per Ferrato, che manca la deviazione all'altezza del primo palo. La 18 si farà però perdonare poco dopo con il suggerimento per Bargi, che in un primo momento si deve arrendere al riflesso di Limardi (grande parata, con l'aiuto della traversa, sul colpo di testa ravvicinato) ma poi è rapidissima ad avventarsi sulla seconda palla e a spedirla nel sacco da due passi. La San Marino Academy non perde tanto tempo a pensarci su, anzi va subito alla ricerca del nuovo +2. Lo sfiora al 1' di recupero sull'asse Barbieri-Tamburini: la seconda cerca la prima che poi chiude la combinazione mettendo la compagna davanti a Forcinella, superlativa nel respingerne la conclusione ravvicinata. 

 

Nella ripresa l'unica novità di formazione è in casa Genoa. Proprio la nuova entrata, Acuti, partecipa all'azione che sfocia nel cross di Massa per la testa di Ferrato, imprecisa nella torsione sul primo palo. Ancora Ferrato alla conclusione al 50': mancino dai sedici metri molto alto. Le Titane non impiegano molto per tornare a svolgere il tema del primo tempo. Barbieri lancia per Ladu, che si inserisce con i tempi giusti sul secondo palo e fa la sponda al centro per una tra Puglisi e Tamburini, che non arrivano con i tempi giusti. Comunque le padrone di casa restano lì e il Genoa non esce. Al 58' Barbieri, dalla bandierina, cerca sul primo palo una compagna: ci arrivano in contemporanea Tamburini e Manzetti, che si ostacolano un po' ma la palla resta comunque nella disponibilità della seconda, cui non riesce la correzione sottoporta. Due minuti dopo, grande occasione per la San Marino Academy in ripartenza. Tamburini corre a destra e poi serve in mezzo Barbieri, che con il controllo orientato fa fuori Giles e guadagna il dischetto: solo l'intervento disperato ma perfetto di Mele evita alla 45 di casa una comoda battuta a rete. La propulsione offensiva delle Biancoazzurre si affievolisce per una decina di minuti prima di tornare a divampare a cavallo del 70'. Tamburini mette Giuliani davanti a Forcinella, che ancora una volta abbassa la saracinesca su una conclusione da pochi metri. Poco dopo arriva il tanto cercato, e meritato, terzo gol. L'ispirazione è di Giuliani, che si inventa il tracciante per mettere Ladu in uno contro uno con Giles. Tutto il resto, però, è farina del sacco della giocatrice sarda: dribbling secco e destro al tritolo all'incrocio dei pali, con nessuna possibilità di replica per Forcinella. Un gol ampiamente applaudito dal pubblico di casa e che regala a Ladu la prima gioia personale in stagione, tante volte cercata e spesso mancata per questione di centimetri o frazioni di secondo. Soprattutto, l'episodio che certifica e sposta anche sul piano più gradito - quello del risultato - una certa disinvoltura, per non dire superiorità, delle padrone di casa. Ma il Genoa ha il merito di reagire prontamente al colpo incassato. Alla prima risalita delle liguri, Brambilla aggancia il piede di Ferrato inducendo il direttore di gara a concedere il penalty, già peraltro invocato in precedenza per un paio di presunti falli di mano. Dagli undici metri Bargi fa doppietta e 20 in campionato. Ma, ciò che più conta, riapre una partita che a lungo ha visto il Genoa soffrire. Intanto entra Menin per Barbieri dopo che Bertolotti aveva rilevato Puglisi. La 13 si mette là davanti per fare da riferimento nelle ripartenze sammarinesi, immaginando un certo forcing finale del Genoa. In effetti alzano le linee alla ricerca del terzo gol, ma nella fase precedente il recupero non sfornano niente più di un tiro fiacco di Ferrato, comodamente bloccato da Limardi, ed un destro di Scuratti da fuori area che sorvola di una buona spanna la traversa. Decisamente più taglienti le offensive della San Marino Academy, come quella che all'89' consente a Ladu sulla stessa zolla e nella stessa situazione del 3-1. Come prima, la giocatrice sarda si sposta velocemente la palla sul destro e calcia di potenza: Forcinella non può intervenire ma è la traversa a salvare il portiere genoano. Di là, il cross di Parolo diventa buono per Bargi, che calcia senza alcuna potenza favorendo la presa sicura di Limardi. La più grossa chance nei minuti di recupero ce l'ha però la San Marino Academy con Bertolotti che, servita da Menin, arriva davanti a Forcinella e calcia sul primo palo, chiamando l'estremo avversario ad all'ennesima paratona della sua partita. Nell'ultimissima mischia in area biancoazzurra il Genoa torna a chiedere un calcio di rigore per presunto fallo di mano di Gardel. L'arbitro non accoglie queste invocazioni e poco dopo mette fine ad una partita che fa segnare la miglior performance stagionale di Barbieri e compagne e che regala al gruppo biancoazzurro ulteriori dosi di autostima e adrenalina in vista degli scontri diretti post-pausa.  

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