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Us Arbor Reggio Emilia, la nuova dimensione di Veronica Raineri

"Qui ho trovato una famiglia, bramo una nuova promozione"

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10/11/2023

Us Arbor Reggio Emilia, la nuova dimensione di Veronica Raineri

 

Nuova trasferta toscana alle porte per l'Us Arbor Interclays Reggio Emilia che domenica pomeriggio sarà di scena sul campo della Pallavolo Arezzo nella sesta giornata del girone G del campionato di B2 femminile. Scontro al vertice tra la seconda e la quarta della classe con le emiliane che hanno l'intenzione di scavalcare le dirette avversarie in graduatoria. Tra i punti di forza della compagine reggiana c'è l'eclettica centrale ligure Veronica Raineri che scatta l'istantanea del passaggio di club tra una stagione e l'altra: "La scorsa stagione ho fatto la B1 con San Damaso ma, da neopromosse, abbiamo attraversato tante difficoltà fino alla retrocessione. Quest'anno sono entrata nella famiglia dell'Arbor, perchè è così che occorre definirla, e sono proprio contenta di questa squadra, felice di farne parte. Non siamo una squadra fisica come ne abbiamo incontrato, quindi dovremo sicuramente sgomitare molto, ma siamo tanto unite e questa è la nostra forza. Per ora la stagione procede bene, ci aspettano scontri diretti importanti a partire da domenica e faremo del nostro meglio per incamerare punti preziosi. Quest'anno sono una delle 'vecchie' ma con le giovanissime io ho sempre avuto un ottimo rapporto. Negli anni ho vissuto il nonnismo negativo e mi sono sempre ripromessa di non replicarlo".

 

Agli impegni in palestra, Veronica abbina quelli accademici, ragion per la quale si è trasferita in Emilia ed ha rappresentato con fierezza il Cus Unimore ai campionati nazionali universitari, risultando un esempio di atleta-studentessa di successo: "Da quando sono arrivata a Modena per l'Università (Economia Aziendale ed International Management) - continua l'imperiese di Arma di Taggia ex Rubierese - ho sempre lavorato, studiato e giocato. Non è facile, ci vuole molta organizzazione e spirito di sacrificio, ma non ho mai avuto dubbi sulle mie scelte. Rappresentare l'Università ai CNU di Camerino è stata un'avventura che avrei voluto rivivere in loop. La squadra era composta da tante ragazze provenienti da altrettante realtà e ci siamo subito legate, ho trovato delle amiche. Abbiamo lottato per il nostro obiettivo, pur non raggiungendolo, ma siamo comunque soddisfatte per aver dato tutto. Anche ai tempi delle superiori mi era capitato di giocare per il mio liceo ai nazionali. Eravamo arrivate terze, nessuno se lo aspettava che sul podio sarebbe salita una scuola di Sanremo e invece noi ci riuscimmo. Li si trattava di una situazione inusuale, tutte ragazze che si conoscevano e che avevano già giocato insieme, c'era la mia migliore amica, la mia vicina di banco e tante altre ragazze che conoscevo da una vita".

 

Una passione nata da piccolina, dal gioco all'agonismo: "La mia passione per la Pallavolo nasce diciotto anni fa nel Volley Team Arma Taggia quando avevo appena 7 anni. Mi sono approcciata a questo sport un po' per gioco e ho continuato per scelta, con passione, dedizione e sacrificio. Il ruolo di centrale non l'ho scelto io, me lo hanno affibbiato perchè ero la più alta. È sempre stato un rapporto d'amore e odio tra me e il mio ruolo, mi stimola e mi diverte, ma sono sempre stata la giocatrice "ignorante" che sognava di fare l'opposto".

 

La classe '98 vanta già esperienze importanti da annoverare nella galleria dei preferiti insieme a tante persone che hanno segnato il suo percorso: "Di ricordi ne ho tanti belli, forse sceglierne uno è quasi impossibile. Il più recente direi la promozione in B1 con San Damaso. È stata una promozione vinta di fronte al nostro pubblico, in casa nostra. C'era la mia famiglia e due delle mie migliori amiche e vincere di fronte a loro è stata la ciliegina sulla torta. Il più datato direi il torneo dell'Appennino reggiano (quasi un segno del destino vista l'attuale squadra) Under 18. Bisogna ritornare alla stagione 13/14 e giocavo nel Volley Team Arma Taggia e con la mia squadra eravamo state invitate al torneo. Quella stagione avevamo vinto il campionato regionale vincendo tutte le partite 3/0, un anno spaziale. In quel torneo ebbi l'opportunità di confrontarmi con giocatrici di altro livello. Ricordo ancora l'ansia prima di affrontare il Club Italia. Penso che rifarei tutto nella mia carriera, perchè, anche nei momenti in cui ho avuto più difficoltà nello sport e/o con le compagne, mi sono sempre serviti e mi hanno forgiata caratterialmente. Dei momenti belli invece li riavrei ancora, sono una un po' nostalgica. La compagna di squadra che mi ha lasciato di più non saprei sceglierla, tutte mi hanno lasciato qualcosa, alcune in modo negativo tante in modo positivo. Se dovessi sceglierne una in assoluto direi Sara Lucà, la ragazza da cui imparai a fare il centrale".

 

L'attenzione si proietta poi verso il futuro prossimo: "Il mio sogno pallavolistico è quello di arrivare il più in alto possibile in base alle mie capacità e potenzialità. Di squadra sicuramente bramo un'altra promozione e vorrei farla con questa squadra - conclude - perchè siamo un gruppo bello unito e coeso, mi piacerebbe coronare l'anno con una bella promozione". Empatica, determinata, cresciuta con sani valori che porta avanti, vena artistica: Veronica Raineri è pronta a fotografare nuove imprese affascinanti e con gli stessi colori di quei tramonti che tanto ama e suonare melodie che chi è cresciuta a contatto con la città del Festival ha nel sangue. 

 

Davide Maddaluno

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