Arrivederci Mister…

E’ sempre difficile, per chi romanticamente è legato al nostro calcio ed alle sue persone, separarsi da coloro con cui si sono divise gioie ed emozioni, e sinceramente fatico ancora a pensare che dopo due stagioni complete, con più di sessanta partite disputate, con solo due sconfitte sulle spalle, la domenica in panchina non avrò più il piacere e l’onore di confrontarmi con Simone Fanti. Tante domeniche trascorse insieme, tanti allenamenti condivisi e tante telefonate in cui il Calcio era sempre e solo l’unico protagonista. Non conoscevo Simone e sinceramente all’inizio lo guardavo con un po’ di distacco in attesa chi capire chi davvero fosse. Ma è bastato poco per capire che è un uomo vero, semplice, umile, capace. Uno di quelli che si lascia “tastare” nel senso buono della parola, per il quale il confronto è indispensabile ed in qualche modo lo è anche per chi gli sta a fianco. Non ho mai avuto una minima divergenza in questo lungo confronto ed anzi ho trovato a fianco una persona curiosa, rispettosa, che umilmente chiedeva. Non che io avessi soluzioni o risposte sufficienti ed esaustive, ma lui chiedeva. Segno di intelligenza e di spessore propositivo. Si cresce così, così com’è cresciuto lui e sono cresciuto anch’io seppure attempato e forse anche un po’ datato. Una complicità spontanea, condivisa con piacere che ha esulato da risultati e trofei. Anzi forse diventa quel rapporto, il Trofeo più bello. Mi mancherà prenderlo in giro e dirgli che tanto la formazione la facevo io, così come mi mancherà il suo messaggio del sabato con la formazione da tenere segreta fino alla compilazione online. Ma mi mancherà anche la sua serenità nell’affrontare ogni confronto con il sorriso. Il sorriso non è degli stupidi, il sorriso è delle persone che vivono di emozioni. In questi due anni l’ho visto crescere, e qui esce la mia parte di esperienza accumulata. Ho visto una persona tutt’altro che presuntuosa che ha fatto tesoro di un qualsiasi suggerimento, pur decidendo di testa propria ed assumendosi le giuste responsabilità. Dopo due anni, posso dire che il Calcio ha a disposizione un Allenatore preparato, pronto per qualsiasi progetto ambizioso o serio, ma soprattutto un mister maturato. calcisticamente parlando. Non c’è differenza tra Uomo ed Allenatore. Simone Fanti è questo, pronto ed anche vincente. Capace di ascoltare e capace al tempo stesso di farsi ascoltare. Un Allenatore che predilige il giocare bene là davanti, da buon ex attaccante, ma al tempo stesso in grado di ascoltare le voci dello spogliatoio. Ora per lui partirà una nuova avventura, qualsiasi essa sia, perché posso garantire che Simo è pronto ed è a disposizione di chi ha idee chiare. Non è pubblicità gratuita, ma gratitudine verso una persona che mi ha dato. Anche tanto a volte…