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CMP Global Basket - Riccardo Pederzini è un nuovo giocatore

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18/08/2023

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CMP Global Basket - Riccardo Pederzini è un nuovo giocatore

Una cosa che mi ha particolarmente colpito dell' articolo di Gelati di oggi sul "Carlino"e' un fatto che capita spesso nella carriera di alcuni tiratori (guardie o ali non fa differenza). Passare da un approccio un po' egoistico e legato alle statistiche personali, verso un approccio piu' altruistico e maturo dove si prova una maggiore emozione nello sfornare assist, recuperare palloni, difendere alla grande. Che il neo acquisto della CMP Global sia diventato un "Intangible Player", ovvero quelli che hanno molti grandi pregi che non sono solo statistici, che aiutano i compagni e che permettono di vincere? Sembra proprio di si', come sembra che l'evoluzione della gia' ottima carriera del neo arrivato in CMP Riccardo Pederzini viri sulla dimensione di un Giocatore Totale, in grado di fare un po' tutto. 

E la CMP avra' un'arma in piu', un trittico di giocatori di esperienza over 30 con un passato in Fortitudo, che saranno i punti di riferimento per i giovani, formando quel giusto equilibrio che serve in uno sport dinamico come la pallacanestro, ma dove la tecnica e la conoscenza del gioco impattano quanto l'atletismo.

L'ennesimo cioccolatino che il nostro presidente Cristian Manuel Perez ha voluto donare a tutta la Comunita' CMP, il tassello che forse ci mancava  per fare il grande salto di qualita'.

 

Una volta si parlava di "Vecchia Scuola" per descrivere quelle persone dotate di grande esperienza, che ti potrebbero intrattenere per ore ed ore con aneddoti e curiosita. Cosi' ' e' stato quando sono entrato in contatto per la prima volta con Raoul Parisi. Una telefonata di circa un'ora e tanta carne al fuoco.

Cerchero' quindi di riassumere.

Da 30 anni sempre nel mondo della pallacanestro, sport che Raoul ama fin da quando era ragazzino, ma i 165 cm non gli hanno permesso di diventare giocatore professionista come forse avrebbe voluto, e allora diventare preparatore atletico e' stata l'occasione per rimanere agganciato a quel mondo.

Inizio di carriera folgorante al Castelmaggiore di Flavio Tudini, dove partendo dalla serie B2 la squadra ottiene 2 promozioni di seguito, ed arriva in A2. Poi la Virtus fallisce e Tudini vende il marchio alla Virtus stessa. 

Nel 2001 e' ad Alassio in Liguria, per il primo clinic che la Federazione Basket organizza per i preparatori atletici, che da quell'anno finalmente potranno andare per la prima volta in panchina.

Ma la grande bellezza della carriera di Raoul e' di dividersi tra le serie maggiori, i top team come la Virtus e la Fortitudo, per poi ripiegare a Castel San Pietro,  a Mantova, della quale ha ricordi straordinari (2 promozioni)e in altre Minors in giro per l'Emila Romagna. E' il basket dilettantistico o semi professionistico quello che Raoul ama maggiormente perche' il divertimento e l'amore per il gioco viene prima dello stipendio. Mi racconta dell'entusiasmo di molti giocatori delle Minors nell'affrontare nuove sfide e, a volte, della noia di alcuni giocatori di serie A durante gli allenamenti.

Grande annata poi con la EFFE, dove ha vinto in B e in A2, e dove si era molto legato a  Matteo Montano,  Leo Candi e al nostro Gennaro Sorrentino. Fa sorridere il fatto che Raoul  nasce come tifoso virtussino, ma la Fortitudo e' contagiosa  l'ambiente molto caldo, e ad oggi se dovesse scegliere per chi tifare tra le 2 contendenti, non saprebbe chi scegliere.

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