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Motori

Coppa Italia Velocità round 3. I vincitori dei trofei nazionali

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27/06/2023

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Finalmente condizioni meteo stabili per il terzo round della Coppa Italia Velocità, appuntamento disputato il 24 e 25 giugno al Mugello. Oltre 300 piloti si sono dati battaglia nel Trofeo Italiano Amatori, Dunlop Cup, Pirelli Cup e Yamaha R3 Cup. Ventuno gare in tutto, divise tra le Sprint Race da sette giri del sabato e le gare della domenica su dieci giri.

 

Trofeo Italiano Amatori

 

CLASSE 600 BASE

E' il trentunenne salernitano Marco Senatore (Yamaha), già vittorioso a Vallelunga, ad imporsi nella gara sprint del sabato. Partito con il secondo tempo, Senatore ha condotto per tutti e sette i giri, precedendo prima il diciannovenne romano Simone Di Mario (Yamaha) e poi il trentanovenne altoatesino Daniel Bona (Yamaha). A due giri dal termine i due inseguitori si sono infatti scambiati le posizioni; così, mentre Senatore siglava la sua doppietta, Bona, secondo, riscattava la caduta di Vallelunga quando era nelle primissime posizioni e Di Mario coglieva il miglior risultato della sua ancor breve carriera. Nell'arrivo allo sprint per le piazze d'onore si è inserito anche Lorenzo Dalle Crode (Kawasaki), autore di un eccellente recupero, mentre al 5° classificato, Andrea Paveto (Kawasaki), poleman, è rimasta la soddisfazione del giro più veloce, in 2'02"5. Nella Rookie 600 si impone la wild card Paolo Ballini (Kawasaki), 8° assoluto, mentre tra gli iscritti alla categoria prevale Manuel Albertini (Kawasaki), 14° assoluto, che fa registrare un netto progresso rispetto al 2022 e si installa dunque al vertice della generale.

 

Regala grande spettacolo la gara della domenica della 600 Base: a dare vita ad una battaglia per la vittoria di incredibile intensità sono in tre, Di Mario, Senatore e Dalle Crode, che terminano in quest'ordine. Ma in realtà, esattamente a metà corsa, il gruppo di testa è formato addirittura da ben sei piloti, con Senatore e Bona che si avvicendano al comando dello scatenato plotone e Paveto e la wild card Matia Badio (Honda) che lo completano. Poi i primi tre conquistano un po' di margine e si assiste a scene estremamente emozionanti: le traiettorie si incrociano, le distanze si riducono, il giovane romano Di Mario, in testa al settimo giro e poi nelle ultime due tornate, deve pelare un po' il gas in rettilineo per non rischiare la collisione; ma Senatore e Dalle Crode, proprio all'inizio del giro finale, entrano in contatto, in maniera del tutto occasionale. Di Mario non si lascia scappare l'occasione e conquista un minimo vantaggio che riesce a conservare fino alla bandiera a scacchi, chiudendo ogni possibile varco. Il trevigiano Dalle Crode, 21 anni, al primo anno di corse, si scusa con Senatore, non avendolo sentito arrivare; ma sull'evento non ci sono equivoci. Bona stabilisce il giro più veloce in 2'02"6, Senatore è sempre più "uomo di classifica". Nella Rookie 600 ancora brillante prestazione del trentacinquenne trentino Albertini che, finalmente in possesso di una moto competitiva, curata dal tecnico e rivale Domenico Savarese, riesce a sfruttarne tutte le potenzialità (sua la maggior velocità massima, in 262,1 km/h) e si impone nettamente nel raggruppamento.

 

CLASSE 600 PRO

Dopo la sorpresa delle qualificazioni, che vedono svettare il trentanovenne bolognese Samuele Cini (Yamaha), vecchia conoscenza del trofeo, al rientro, come wild card, dopo 4 anni di assenza, la gara sprint della 600 Pro conferma che lo specialista delle R6 è ancora competitivo. Cini dà infatti battaglia, conduce anche per due giri, a metà corsa, ed è protagonista della spettacolarissima bagarre che vede come altri protagonisti Gianluigi Rizzo (Yamaha) e il vincitore di Vallelunga Davide Giostra (Yamaha). Nelle ultime tre tornate il quarantaduenne bergamasco assume più decisamente il comando delle operazioni, Cini - che comunque stampa il giro più veloce in 1'58"4 - accusa la mancanza di allenamento e Giostra perde leggermente terreno. I tre concludono quindi in quest'ordine, precedendo Mirko Zappon (Yamaha), che sembra aver finalmente terminato il lungo percorso di ripresa dopo l'incidente del 2022 (all'ultimo intervento al polso si è sottoposto dieci giorni prima di Vallelunga), e Roberto Torretta (Yamaha), primo della 600 Avanzata. Il pilota lombardo si piazza immediatamente davanti a Massimiliano Fenu (Yamaha) e Alessio Fatigato (Yamaha) che completano con lui il podio di questo raggruppamento.

 

La gara della domenica della 600 Pro vede invertirsi le prime due posizioni: Cini riesce infatti a vincere davanti a Rizzo che pure ci prova in ogni modo a fare il bis del sabato. Sul terzo gradino del podio sale invece Zappon (la cui riabilitazione si può dunque considerare ora piena) che proprio all'ultimo giro ha la meglio su Mirco Sadler (Yamaha). Il trentino, alla prima gara stagionale, perde nelle battute finali anche la quarta posizione, conquistata dal suo eterno rivale Fenu; i due occupano così le prime due piazze della 600 Avanzata e Fenu dedica il suo primo posto a Federico Esposto, il collega scomparso in un incidente di gara alla fine della passata stagione. Rizzo, da parte sua, ce la mette veramente tutta per avere ragione del "missile-Cini" che, in più di un'occasione, compreso l'arrivo, sfoggia le doti velocistiche della sua R6 del 2016, che naturalmente prepara di persona. Si ricordano almeno due sorpassi del gommista bergamasco Rizzo su Cini alla Bucine e uno alla Casanova-Savelli; ma inesorabilmente il bolognese rimonta in rettilineo, superando di poco i 270 km/h, di gran lunga massima velocità della gara. Il vincitore, che stampa anche il giro più veloce in 1'58"0, attribuisce il merito della sua affermazione anche ad una gomma posteriore nuova. Sia nell'Avanzata sia nella Pro i risultati delle prime tre prove non indicano la netta prevalenza di alcun pilota e regna dunque l'equilibrio

 

CLASSE 1000 BASE

Il racconto della gara sprint della 1000 Base non può non partire dalla fine, dall'emozione, anzi dall'autentica commozione che impedisce al vincitore, Lorenzo Comandini (Ducati), perfino di parlare. E' stata una prova bellissima che ha avuto tre grandi protagonisti: il quarantacinquenne spazzacamino cesenate, il vincitore di Vallelunga, Marco Valeriani (Honda), che chiude al secondo posto, e Mirko Federzoni (Ducati), che fino a oltre metà gara fa parte del gruppetto che lotta per la vittoria. Anche l'epilogo merita di essere raccontato: il trentottenne ciociario Valeriani passa a condurre al penultimo giro e guida in testa durante l'ultima tornata; sul rettilineo d'arrivo, mentre si volta alla sua destra per scambiare un cenno di soddisfazione col suo muretto, Comandini, che sapeva di poter contare su un grande motore, sfila alla sua sinistra e lo precede di 51 millesimi! Sul terzo gradino del podio sale meritatamente Cosimo Damiano Massa (BMW) che per sette giri ha guidato il gruppo degli inseguitori. Sul podio, sincero scambio di complimenti e di reciproche felicitazioni tra Comandini e Valeriani; quest'ultimo, autore del giro più veloce in 2'00"8, comincia a proporsi come "uomo di classifica" della 1000 Base.

 

Posizione nella gara della domenica della 1000 Base invertite rispetto a quelle del sabato. Vince infatti Valeriani su Comandini e ora il fisioterapista di Frosinone può veramente cominciare a pensare al campionato. La prova ha essenzialmente tre protagonisti: Comandini, in testa per i primi sei giri, sempre francobollato da Valeriani; il ciociaro che comanda negli ultimi quattro, e Federzoni, terzo all'arrivo, che non li molla mai ma non riesce neanche ad insidiarli. Fa un po' gara a sé Emanuele Vocale (Honda) che agisce da cerniera tra il gruppetto di testa ed un incredibile battaglione di inseguitori che arriva ad essere composto addirittura da otto unità. Comunque Valeriani, prima di portare l'affondo vincente, fa una gara più di attesa poi, sul rettilineo finale, assume la modalità-biscione, ondeggiando per non rischiare di farsi prendere la scia da Comandini; a sua volta il romagnolo, disponendo di un'ottima moto, prima prova ad andar via, segnando subito il giro più veloce in 2'00"2, poi tenta la zampata all'ultima tornata, ma Valeriani non si lascia sorprendere. Il quarantaduenne impiantista modenese Federzoni soffre il caldo al pari della sua moto, che perde un po' di potenza. La gara del gruppone vede prevalere Francesco Mancini (BMW), 5°.

 

CLASSE 1000 AVANZATA

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