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Motori

Coppa Italia Velocità round 3. I vincitori dei trofei nazionali

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27/06/2023

Quella della 1000 Avanzata è probabilmente la gara sprint più spettacolare del programma degli Amatori. Vince il quarantaduenne piacentino Christian Fortunati (Honda) che precede di poco più di un decimo la wild card Alessandro Spaggiari (BMW) mentre ad un secondo e mezzo terminano, allo sprint, Andrea Ruggeri (BMW) e Luca Ariosto (Yamaha). Ma questi quattro, fino a metà gara insieme a Fabrizio Brandoli (BMW), poi quinto all'arrivo, ingaggiano una battaglia straordinaria, racchiusi nel classico "fazzoletto". Gara più solitaria, ma molto positiva, fanno gli altri inseguitori Massimiliano Belletti (BMW) e Francesco Pianigiani (Honda, wild card), poi 6° e 7°, mentre alle loro spalle lotta un altro gruppo scatenato. Fortunati, che stampa il giro più veloce in 1'58"3, è stato nel 2017 campione della 600 Avanzata, era alla prima gara con la 1000 e per la prima volta al Mugello con la cilindrata maggiore. Il poleman Spaggiari porta un nome famoso: il grandissimo Bruno, ora novantenne, reggiano come lui, protagonista del motomondiale ma soprattutto, con la Ducati, delle prime 200 Miglia di Imola, è infatti cugino del suo babbo. Comunque Spaggiari si è dichiarato molto soddisfatto, anche per la perfetta messa a punto della sua moto. Da sottolineare il gesto intelligente compiuto dal terzo, Ruggeri, che, avendo visto la sua moto fumare, ha preferito fermarsi per non rischiare di sporcare la pista d'olio: è così arrivato al podio sul "carro scopa" ma tra gli applausi di tutti.

 

Dieci giri tutti in testa potrebbe far pensare ad una gara della domenica tranquilla per la wild card Spaggiari ma, come è noto, non c'è competizione del trofeo Amatori in cui questo aggettivo abbia nazionalità. Addirittura in questa 1000 Avanzata si assiste ad un fenomeno raro ma non unico: con la griglia di partenza più affollata (39 piloti), al terzo giro si forma un serpentone di venti piloti racchiusi in dieci secondi, praticamente un unico gruppo di testa! Il vincitore del sabato, Fortunati, tenta in tutti modi di attaccare Spaggiari ma il reggiano forza e va via. E poi nel finale il trentaduenne manutentore jesino Ruggeri gli soffia anche la seconda piazza; dal podio il bravo e modesto pilota marchigiano spiega che le fumate del sabato del suo motore non erano ascrivibili ad un problema grave ma che risolutivi sono stati comunque il meccanico e il sospensionista; suo il giro più veloce in 1'57"5. Il bolognese Massimiliano Belletti (BMW), altro affezionato del trofeo, sbaglia il tempo dell'attacco finale su Fortunati, per il terzo posto, esce troppo presto dalla scia dell'avversario e vede così sfumare il podio per appena 50 millesimi. Di una straordinaria rimonta sulla sua pista non preferita si rende invece protagonista un altro volto noto, Gabriele Rossi (Yamaha), che risale dalla ventunesima posizione in griglia al quinto posto finale, siglando una serie incessante di sorpassi. Proprio il marchigiano è uno tra gli uomini da tenere d'occhio per la classifica.

 

RR CUP

Sono due giovani piloti gli assoluti protagonisti della gara sprint della RR Cup: si tratta del "baby" Thomas Crosato (Yamaha), trevigiano, classe 1998, e del senese Federico Sonnini (BMW), ventinove anni, che terminano nell'ordine, occupando le prime due posizioni. Crosato e Sonnini lottano veramente all'arma bianca per tutta la gara, si scambiano le posizioni (in un clima di grande cavalleria e correttezza) e se la giocano proprio all'ultima tornata: il toscano, che era andato in testa alla penultima staccata del Correntaio, chiude alla Luco per poter spigolare la Poggio Secco ma nel brevissimo rettilineo che raccorda le due svolte il veneto riesce ad infilarsi all'interno; poi difende la prima posizione e chiude vittorioso con tre decimi di vantaggio. Terzo è il poleman Mauro Bardelli (BMW), costretto a recuperare dopo una cattiva partenza; suo comunque il giro più veloce, in 1'56"2, che mostra tutte le sue possibilità; quarto Alex Bescotti (Honda) che ha detenuto a lungo la terza piazza e che, insieme a Bardelli e a Sonnini (al primo podio della sua carriera), si propone come "uomo di classifica". Lazzaro Valsecchi (Yamaha) è dodicesimo assoluto e primo del raggruppamento 1000 Pro. Rimane fuori dalla griglia di partenza, per un curioso inconveniente, il veneto Elia Sebenico: secondo tempo in prova, per ben due volte si trova con la moto spenta proprio al momento del semaforo verde. Per fortuna tutti, evitando Sebenico e la sua moto fermi in prima fila, scongiurano il rischio di una pericolosa collisione. La gara, dato il secondo warm-up lap, si disputa quindi su sei giri.

 

Non è un semplice "bis" quello che concede Crosato nella gara della domenica della top class. Il venticinquenne veneto guida per otto dei dieci giri ma alle sue spalle c'è quasi sempre grande bagarre con un gruppo degli inseguitori inizialmente formato da almeno altri sei piloti. Poi, esattamente a metà corsa, l'episodio decisivo: Bardelli, che è al comando e che ha già fatto segnare un 1'56"0 che rimarrà poi il giro più veloce, dà gas all'uscita della Scarperia, perde il posteriore e scivola, Crosato riesce ad evitarlo mentre Sonnini, che è ancora in forte piega, per evitare sia il pilota sia la sua moto, che vede proprio in traiettoria, tocca appena il freno anteriore ma gli si chiude l'avantreno e scivola anche lui. Una vera disdetta per il senese che fino a quel momento aveva molto brillantemente amministrato la situazione. Così Crosato, che ha cambiato la gomma posteriore e scelto una mescola diversa, può allungare, prima su Christian Micochero (Yamaha) poi sulla wild card Matteo Minganti (Yamaha), che conquista il secondo posto; il trentaseienne geometra imolese, esordiente assoluto con la massima cilindrata, è stato fermo una dozzina di anni - dopo dieci di competizioni - fino ad essere approdato nel 2022 alla 600 Pro. Così sul terzo gradino del podio, con un travolgente finale, sale il sardo Libero Peppino Cirotto (Honda) che solo per la gara della domenica è riuscito a trovare la quadra tecnica, distinguendosi in un confronto veramente difficile. Ora è naturalmente Crosato l'osservato speciale per la classifica generale. Nel raggruppamento 1000 Pro, Valsecchi è ancora il migliore, migliorando nettamente la sua posizione nell'assoluta in cui finisce sesto.

 

ROOKIE CHALLENGE 1000

La griglia di partenza del Rookie Challenge 1000 ha reso idealmente omaggio a Salvatore Pisanelli, il pilota di 53 anni che ha perso la vita in un incidente verificatosi, senza cause apparenti, giovedì, durante una giornata di prove libere. "Salvatore era orgoglioso di correre con noi, era un grande appassionato, faceva parte del nostro mondo e avrebbe voluto essere al via di questa gara" è il messaggio degli organizzatori. Tutto il Trofeo Italiano Amatori si è stretto con affetto e rimpianto alla famiglia.

 

La gara vede il successo di Erik Bruno (Ducati), che parte dalla pole position. Il quarantasettenne milanese, "commerciale" in un'azienda brianzola, disputa una gara tutta in testa, come sperava, visto anche il buon esito dei test e il comportamento eccellente della sua moto. Effettivamente la Ducati di Bruno si distingue quando il pilota commette un piccolo errore, giungendo appena lungo alla Bucine. I due avversari che lo inseguivano già distanziati di oltre due secondi, il cinquantatreenne carrozziere pratese Gianni Piscitelli (BMW) e il suo grande avversario nella stagione 2022, nel Rookie Challenge 1000 "base", Gianfranco Stringaro (Honda), lo raggiungono, lo sorpassano, ma al lombardo basta un rettilineo per lanciare la cavalleria della sua moto e riprendere il comando delle operazioni. Per Bruno, dunque, prova molto brillante, sugellata anche dal giro più veloce in 2'02"1. Il migliore del Rookie Challenge 1000 "base" è il ventinovenne imprenditore marchigiano Alessandro Cestaro (BMW), quarto assoluto, per la prima volta in gara con la mille, per la prima volta al Mugello.

 

Yamaha R3 Cup

 

La Yamaha R3 Cup bLU cRU al Mugello ha visto un'emozionante battaglia per la pole position, con Alessandro Di Persio che ha confermato la sua supremazia. Nonostante i tentativi di Marco Truoiolo di strappargli la pole, Di Persio ha mantenuto la prima posizione in griglia di partenza per la gara.

La gara sprint è stata un'esperienza mozzafiato, con sette giri ricchi di sorpassi e spettacolo fino all'ultimo traguardo. Alla fine, Alessandro Di Persio del team Roc'n'Dea ha dimostrato la sua forza, aggiudicandosi il primo posto sul podio, seguito da Marco Pelusi del team Geko Bike Factory al secondo posto e Samuel Treccani del team Roc'n'Dea al terzo posto. I tre vincitori si sono aggiudicati anche la classifica assoluta #bLUcRU.

Domenica la gara ha portato ancora più entusiasmo nella Yamaha R3 Cup bLU cRU, con emozionanti battaglie e sorprese. Il team Geko Bike Factory ha ottenuto la sua prima vittoria grazie a Mattia Bosello, che ha tagliato il traguardo come vincitore. Alle sue spalle, Guido Fina del team WRT ha conquistato il secondo posto, seguito dalla wild card Gianmaria Ibidi del Team03. Nella classifica Senior, Simone Bonaccorso del team VR3 ha raggiunto il primo gradino del podio, seguito da Irene Bramato del team DM corse by Lazio motociclismo al secondo posto e Nicholas Di Teodoro del team D'Ettorre al terzo posto.

 

Pirelli Cup

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