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Tennis

Speciale 30ennale internazionali di tennis ‘San Mrino open’

Paolo Canè primo vincitore: ‘ricordo quel successo nel 1988 a Serravalle'

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30/06/2023

"In quel caso alloggiavo in hotel a Riccione e i miei incontri erano programmati di sera, però quello con Viver fu ben più sofferto di quanto dica il punteggio. Durante il match accusai infatti degli sbalzi di pressione e dovetti fare ricorso più volte ad integratori e barrette energetiche per riuscire a portarlo a termine, con anche un'interruzione della partita. Probabilmente a livello di stimoli mi aiutò anche la presenza di Mario Belardinelli, autentica icona del nostro tennis: si diceva che quando c'era lui i suoi pupilli non perdevano mai...", riconosce il bolognese, prima di soffermarsi sul campione mancino di Mar del Plata, noto anche come poeta-scrittore e instancabile playboy. "Vilas era ormai sul viale del tramonto, una delle sue ultime apparizioni agonistiche fu poi alle Pleiadi di Moncalieri dove lo sconfissi. Però era comunque un esempio per noi giovani visto quanto tempo rimaneva sul campo ad allenarsi, ancora con grande professionalità nonostante avesse più di 35 anni, tempo anche superiore alla durata delle partite. Lui e l'altro argentino Alberto Mancini non erano tuttavia gli unici big di quella prima edizione, visto che in gara c'erano anche l'ungherese Balasz Taroczy, con cui giocai il doppio raggiungendo le semifinali, e l'iraniano Mansour Bahrami, noto in tutto il mondo, pure grazie al web, come giocoliere della racchetta".

Una tradizione proseguita nel tempo mano a mano che gli Internazionali di tennis di San Marino si sono consolidati come prestigioso appuntamento nel calendario mondiale. "Personalmente per me è un motivo d'orgoglio avere dato il la a un albo d'oro in cui figurano nomi di grandi protagonisti della racchetta - sottolinea Canè, che vanta un best ranking di numero 26 e 3 titoli Atp, conquistati a Bordeaux nel 1986, Bastad nell'89 e Bologna nel '91 - Basti pensare a Guillermo Perez Roldan, Karel Novacek, Thomas Muster, Carlos Costa, Felix Mantilla, Dominik Hrbaty, Albert Costa e Jose Acasuso, senza trascurare italiani di valore come Potito Starace, Andreas Seppi e Filippo Volandri. E' la dimostrazione di come il torneo sia sempre stato organizzato in maniera impeccabile e che la location, con lo spostamento poi al Centro di Fonte dell'Ovo, fosse accogliente per i protagonisti e per gli appassionati, che ricordo sempre numerosi anche nelle mie successive partecipazioni a San Marino. E poi essere arrivati alla 30esima edizione non è un traguardo da poco in termini di longevità per un evento sportivo, basti pensare ad appuntamenti come i tornei di Milano, Bologna, Firenze e Genova che erano nel calendario ATP negli anni Novanta e poi sono spariti. Quindi un plauso da parte mia alla Federtennis sammarinese e alle istituzioni per gli sforzi compiuti negli anni e per aver rilanciato il torneo dopo alcuni anni di interruzione. Impegni permettendo - l'auspicio finale di Canè - spero proprio di poter essere presente all'edizione del trentennale e riassaporare l'aria dell'antica Repubblica".

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