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Calcio | Dilettanti

Il Gioco dei Gironi 2023 - Upgrade 6.0

Di Mirco Mariotti

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23/07/2023

Il Gioco dei Gironi 2023 - Upgrade 6.0

Eccomi qua con l'aggiornamento 6.0 del Gioco dei Gironi.

Prima di tutto vi ricordo NUOVAMENTE che:

- E' innanzitutto un gioco. I gironi li ufficializzerà la FIGC CRER al momento opportuno. Per cui evitate messaggi o telefonate al sottoscritto, e, soprattutto, in Federazione, esclamando "PERCHE' MI AVETE MESSO IN UN GIRONE PIUTTOSTO CHE UN ALTRO?", perchè tanto quelli ufficiali, usciranno, con ogni probabilità, tra fine luglio ed i primi di agosto, e devono essere approvati dopo un Consiglio Regionale apposito.
- Quelli che vedrete sono gironi indicativi, passibili di variazioni in corso d'opera, visto che, ad oggi, possono esserci ancora dei ripescaggi nelle categorie superiori, alcune società potrebbero ancora decidere di rinunciare al campionato, oppure di autodeclassarsi.
In poche parole, non rompete i c... a me ed alla Federazione. Spero di essere stato chiaro!

Come dicevo nelle precedenti puntate, sarà un'estate caldissima. A concitarla ancor di più ci si è messo il Collegio di Garanzia del CONI con i verdetti emessi martedì scorso "sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche".

Quattro i ricorsi discussi, tre bocciati, quelli di Siena, Reggina e Foggia, ed uno accolto, quello del Perugia. Ecco il comunicato ufficiale:

"La Sezione del Collegio di Garanzia dello Sport sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche, presieduta dal Presidente Tammaro Maiello, Presidente di Sezione della Corte dei Conti, all’esito della sessione di udienze tenutasi in data odierna, ha assunto le seguenti determinazioni:

HA RESPINTO il ricorso iscritto al R.G. n. 59/2023, presentato, in data 10 luglio 2023, dalla Associazione Calcio Robur Siena 1904 S.p.A. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio per l'annullamento e/o la riforma della delibera del Consiglio Federale della FIGC, pubblicata con il Comunicato Ufficiale n. 9/A del 7 luglio 2021 - per le motivazioni di cui al parere della Co.Vi.So.C. del 6 luglio 2023 -, con cui si è determinato a respingere il ricorso avverso la nota del 30 giugno 2023, con la quale la Co.Vi.So.C., ai sensi del Titolo IV del Sistema delle Licenza Nazionali per l’ammissione al Campionato Professionistico di Serie C 2023/2024, ha comunicato alla Società A.C.R. Siena 1904 S.p.A. l’esito negativo dell’istruttoria e, per l’effetto, ha disposto di non concedere alla medesima società la Licenza Nazionale 2023/2024, con conseguente non ammissione della suddetta ricorrente al Campionato di Serie C 2023/2024; del parere negativo espresso dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio (Co.Vi.So.C.) nella riunione del 6 luglio 2023 relativamente al ricorso proposto dalla A.C.R. Siena 1904 S.p.A., di cui alla nota prot. n. 1593/2023 del 6 luglio 2023; della nota del Segretario Generale FIGC prot. n. 907/SS 23-24 del 7 luglio 2023, di trasmissione alla A.C.R. Siena 1904 S.p.A. del Comunicato Ufficiale n. 9/A del 7 luglio 2021; ove occorrer possa, della nota Co.Vi.So.C. prot. n. 1539/2023 del 30 giugno 2023, con cui la predetta Commissione si è espressa negativamente in merito al rispetto da parte della società A.C.R. Siena 1904 S.p.A. di alcuni dei criteri legali ed economico-finanziari previsti per l’ottenimento della Licenza Nazionale 2023/2024; nonché di tutti gli atti annessi, presupposti e/o consequenziali, ancorché allo stato non conosciuti; HA, ALTRESI’, DISPOSTO L’INTEGRALE COMPENSAZIONE DELLE SPESE DEL GIUDIZIO;

HA DICHIARATO il ricorso IN PARTE INAMMISSIBILE E IN PARTE INFONDATO il ricorso iscritto al R.G. n. 60/2023, presentato, in data 10 luglio 2023, dalla Società Reggina 1914 S.r.l. nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e della Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB) per l'annullamento e/o la riforma della delibera del Consiglio Federale della FIGC, di cui al CU n. 8/A, pubblicata il 7 luglio 2023, che - sulla base del parere della CO.VI.SO.C., Commissione Vigilanza Società di Calcio 6 luglio 2023, prot. n. 1594/2023 (anche esso oggetto della presente impugnazione), che ha respinto il ricorso della Reggina 1914 S.r.l. - ha deciso di non concedere alla medesima società la Licenza Nazionale 2023/2024, con conseguente non ammissione della stessa al Campionato di Serie B 2023/2024, nonché per l’annullamento della nota 30 giugno 2023, prot. n. 1484/2023, con la quale la CO.VI.SO.C., con riferimento al rilascio della Licenza Nazionale 2023-2024, ha rilevato, a carico della esponente Società, “il mancato rispetto di alcuni dei criteri legali ed economico finanziari previsti per l'ottenimento della licenza nazionale ai fini dell'ammissione al campionato di Serie B 2023-2024, di cui al Titolo primo del Comunicato Ufficiale n. 66/A del 9 novembre 2022, come modificato e integrato dai Comunicati Ufficiali nn. 141/A del 14 Marzo 2023 e 169/A del 21 Aprile 2023”; nonché di ogni ulteriore atto, presupposto o conseguente, ad esso comunque connesso e, in particolare, del richiamato Comunicato Ufficiale n. 169/A; per l’accertamento del titolo/diritto della Società Reggina a partecipare al Campionato di Serie B 2023-2024; nonché per il riconoscimento del titolo/diritto della Società Reggina al rilascio della Licenza Nazionale ed all’ammissione al Campionato di Serie B 2023-2024; HA, ALTRESI’, DISPOSTO L’INTEGRALE COMPENSAZIONE DELLE SPESE DEL GIUDIZIO;

HA DICHIARATO INAMMISSSIBILE il ricorso iscritto al R.G. n. 61/2023, presentato, in data 10 luglio 2023, dal Calcio Foggia 1920 s.r.l. contro la società Calcio Lecco 1912 s.r.l. e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) avente ad oggetto l’impugnativa della delibera del Consiglio Federale della FIGC, assunta nella riunione del 7 luglio 2023, e pubblicata sul C.U. n. 10/A di pari data, con la quale, in accoglimento del ricorso della società Calcio Lecco 1912 s.r.l., è stata concessa a detta Società la Licenza Nazionale, di cui al C.U. n. 66/A del 9 novembre 2022, come modificato dai Comunicati Ufficiali n. 141/A del 14 marzo 2023 e n. 169/A del 21 aprile 2023, con conseguente ammissione del club medesimo al Campionato di Serie B 2023/2024, nonostante l’esito negativo dell’istruttoria svolta dalla Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi – Organizzativi in data 29 giugno 2023 e significata al Sodalizio inadempiente con nota del 30 giugno 2023, nonché di tutti gli atti prodromici, pregressi, presupposti, preliminari, contestuali e/o successivi (qualora esistenti ed anche incogniti) alla gravata pronuncia, nelle parti in cui risultino in qualche modo lesivi dei diritti e degli interessi della odierna istante, in rapporto all’oggetto del presente contendere; HA, ALTRESI’, DISPOSTO L’INTEGRALE COMPENSAZIONE DELLE SPESE DEL GIUDIZIO;

HA ACCOLTO, NEI SENSI DI CUI IN MOTIVAZIONE, il ricorso iscritto al R.G. ricorsi n. 62/2023, presentato, in data 10 luglio 2023, dalla società AC Perugia Calcio contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), la Lega Nazionale Professionisti Serie B (LNPB) e nei confronti della società Calcio Lecco 1912 s.r.l. per l’annullamento del Comunicato Ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio – F.I.G.C. n. 10/A del 7 luglio 2023, recante la delibera del Consiglio Federale con la quale è stato deliberato “di accogliere il ricorso della società CALCIO LECCO 1912 S.r.l. per le motivazioni di cui al già richiamato parere della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi del 6 luglio 2023 e per l’effetto di concedere alla medesima società la Licenza Nazionale 2023/2024, con conseguente ammissione della CALCIO LECCO 1912 S.r.l. al Campionato di Serie B 2023/2024”; (ii) del parere favorevole della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi prot. 1596/2023 del 6 luglio 2023 con oggetto “Licenze Nazionali 2023/2024 – Ricorso Calcio Lecco 1912 S.r.l.”; (iii) del verbale del Consiglio Federale F.I.G.C. del 7 luglio 2023; (iv) del verbale e di tutti gli atti istruttori della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi inerenti al ricorso del Calcio Lecco 1912 s.r.l.; (v) della relazione della Lega Nazionale Professionisti Serie B prot. n. 861 del 27 giugno 2023 con oggetto “Sistema Licenze Nazionali 2023/2024 Serie B – Criteri Infrastrutturali”; (vi) di ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente e, comunque, per l’accertamento della mancanza, in capo al Calcio Lecco 1912 s.r.l., entro il termine perentorio del 20 giugno 2023, del requisito dei criteri infrastrutturali previsto dal Comunicato Ufficiale n. 66/A del 9 novembre 2022 ai fini della dell’iscrizione al prossimo Campionato di Serie B 2023/2024. HA, ALTRESI’, DISPOSTO L’INTEGRALE COMPENSAZIONE DELLE SPESE DEL GIUDIZIO".

Brevemente:

Il ricorso della Reggina nei confronti della Figc e della Lega Serie B è stato ritenuto "in parte inammissibile e in parte infondato" perchè la Società calabrese non aveva rispettato alcuni criteri legali ed economico finanziari necessari per l'ottenimento della concessione alla società della licenza nazionale, con conseguente non ammissione al prossimo campionato di Serie B. In questo caso, al posto della Reggina, subentrerebbe il Brescia.
Il Siena si è visto bocciare il ricorso e confermare l’esclusione dal professionismo per non aver presentato entro i termini la fidejussione ed altri pagamenti indispensabili per la regolare iscrizione in Serie C.
Il Foggia, che chiedeva di essere ammessa in Serie B al posto del Lecco, si è vista rispondere picche, in primis per l'art. 49, comma 4, NOIF che impone di colmare le eventuali vacanze d'organico "attraverso la procedura di riammissione delle migliori classificate tra le società retrocesse della stessa Lega B", per cui anche un esclusione della società bluceleste non avrebbe potuto garantire un posto in cadetteria.

L'interpellanza del Perugia invece è stata accolta in riferimento alla "perentorietà", in merito ai termini entro i quali il Lecco avrebbe dovuto tassativamente produrre l’intera documentazione all’iscrizione al campionato di B.
Però c'è un però. Nelle motivazioni alla sentenza favorevole agli umbri e negativa per il Foggia, consiglio di leggere questo passaggio:

La FIGC, preliminarmente, eccepisce l’inammissibilità del ricorso per carenza di interesse a ricorrere, in considerazione del fatto che l’art. 49, comma 4, NOIF impone di colmare le eventuali vacanze di organico (per effetto del C.U. n. 191/A del 1° giugno 2023), “attraverso la procedura di riammissione delle migliori classificate tra le società retrocesse della stessa Lega B”, platea dalla quale è, dunque, esclusa la ricorrente.
Nel merito, la Federazione, premessa la normativa regolamentare rilevante per il caso di specie (Titolo II “Criteri infrastrutturali”, lett. A), ha rilevato che nella vicenda de qua il Sistema delle Licenze Nazionali per la Lega Pro prevede un doppio termine:

- un primo termine, con scadenza al 15 giugno 2023, per comprovare la disponibilità dell’impianto;
- un secondo termine, con scadenza al 20 giugno 2023, per “sanare” tale inadempimento e ferma restando la comminazione di una sanzione pecuniaria di € 20.000,00.

Il Lecco, tuttavia, a seguito dello slittamento della gara di ritorno dei play off al 18 giugno (dall’11 giugno), si trovava impossibilitato a rispettare il predetto termine del 15 – non essendoci a quella data ancora una vincitrice del play off – e disponeva di soli due giorni (dal 18 al 20 giugno) per rispettare il secondo termine del 20 giugno 2023.
E così, acquisito solo in data 18 giugno 2023 il diritto a partecipare al Campionato di Lega B, per la stagione sportiva 2023-2024, il Lecco, nel termine del 20 giugno 2023, inoltrava la domanda per l’ammissione al Campionato di Serie B. Con tale domanda il Lecco dimostrava il possesso, alla data del 20 giugno 2023, di tutti i requisiti richiesti relativamente ai criteri legali ed economicofinanziari” (per tali requisiti il Sistema delle Licenze prevedeva un solo termine di adempimento individuato nel 20 giugno 2023).
Al contrario, la domanda non risultava assistita dai requisiti relativi aicriteri infrastrutturali” di cui alla lett. A) punti 1), 2), 3) e 4). Tuttavia, di tali requisiti il Lecco risultava pienamente in possesso soltanto alla data del 23 giugno 2023.
Correttamente, dunque, la Commissione Criteri Infrastrutturali e il Consiglio Federale hanno preso atto di tale circostanza non imputabile e hanno rilasciato la Licenza Nazionale al Lecco, con la conseguente infondatezza del ricorso.

Il vero problema, in questa vicenda, è che la scadenza dei termini era stata decisa prima della modifica del calendario dei Play Off e dei Play Out (sempre a causa di ricorsi...) che, di fatto, ha reso praticamente impossibile l'adempimento dell'iscrizione, visto che la documentazione per lo Stadio, necessaria ai fini dell'iscrixzione in Serie B, doveva essere depositata entro il 15 giugno, tre giorni prima della finale Play Off, data mai posticipata dalla FIGC, rea confessa.
Per di più, come già raccontato nelle puntate precedenti, la Commissione Stadi, presente al Rigamonti-Ceppi proprio il 20 giugno, ultimo giorno disponibile per completare l'iscrizione, non è stata in grado di fornire una relazione ufficiale perchè non era presente chi avrebbe dovuto firmarla.
Aggiungiamo anche che era stato anche raggiunto l'accordo per lo stadio alternativo, l'Euganeo di Padova, ma non c'era il tempo materiale per avere l'ok definitivo da parte di Prefettura e Questura, mentre era giunto quello del Comune, arrivato poi nelle ore successive.
Chiudiamo con il mistero delle due PEC inviate dal Lecco per richiedere una proroga:

- la prima è stata inviata alla FIGC il 16/07, due giorni prima del ritorno della finale Play Off, nessuna risposta
- la seconda è stata inoltrata alla Lega Serie B il 20/07, la richiesta arriva soltanto il 22/07

C'era un'impossibilità sopravvenuta, come poteva iscriversi il Lecco in così breve tempo?

Ma non è finita qui. Lo stesso Perugia, che ha richiesto l'ammissione alla Serie B al posto del Lecco, ha delle problematiche relative allo Stadio "Renato Curi", che non sarebbe al momento dotato di un impianto di illuminazione a norma rispetto ai parametri cadetti, anche se, giovedì sera la Commissione Criteri Infrastrutturali della Covisoc sarebbe rimasta soddisfatta della luce dei riflettori a Pian di Massiano. E gli umbri avevano indicato, come "riserva" il "Ciro Vigorito", casa del Benevento.
Come ricorderete, proprio le due squadre furono protagoniste, nell'ultima giornata di campionato, di un episodio molto discusso accaduto al 94' quando il risultato, al "Curi", era sul 2-2: Leverbe, effettua un passaggio troppo corto all'indietro, ne approfitta Kouan che, dai venti metri, scarica in rete un gol vittoria che non serve a nessuno visto che il Brescia stava pareggiando 2-2 a Palermo, punto sufficiente per acquisire il diritto di disputare il play out, poi perso col Cosenza. Vittoria inutile, ma la dinamica del gol era evidentemente troppo sospetta e la Procura Federale ha aperto un'inchiesta, con alcuni protagonisti già interrogati sull'episodio. Visto che martedì prossimo scadranno i sessanta giorni d'indagine, ci si chiede se ci sarà un'archiviazione (come si suppone, nda), un supplemento o, nelle peggiore delle ipotesi, un rinvio a giudizio.
Questa situazione tragicomica dei ricorsi potrebbe agevolare proprio la società sannita che, mercoledì scorso ha presentato domanda di riammissione in Serie B:

"Il Benevento Calcio comunica di aver provveduto a depositare tutta la documentazione necessaria al fine di richiedere la riammissione al campionato di Serie B 2023-2024, ottemperando a tutti gli adempimenti richiesti dalla normativa vigente.
La società resta in attesa delle decisioni degli organi competenti
".

Qualche ora prima si era mossa anche la Spal:

"S.P.A.L. comunica di aver provveduto in data odierna a depositare tutta la documentazione necessaria al fine di richiedere la riammissione al campionato di Serie B 2023/24, ottemperando a tutti gli adempimenti richiesti dalla normativa vigente".

Nella speciale graduatoria stilata, secondo l'articolo 49 delle NOIF, la Spal è davanti al Benevento, e questa circostanza ha indotto il presidente Joe Tacopina a presentare domanda in B.

 

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