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15/10/2023
Durante l'intervallo lungo coach Pietrantonio si fa sentire e i ragazzi rientrano in campo trasformati, difesa aggressiva e velocità in contropiede, cosicché la produzione offensiva di Riccione cala e quella della Grifo cresce.
Ultimi dieci minuti avvincenti. L'inerzia è tutta in mano a chi viaggia e, nonostante qualche persa di troppo (19 in totale contro solo 6 recuperi), si arriva in volata: 73-72 a 26 secondi dal termine palla in mano. Doppio errore in attacco, fallo tattico con 2/2 di Riccione, rimessa in attacco dopo il timeout e tiro da tre che si rifiuta di entrare, perché la Madonna del Ponte protettrice dei cestisti avrà pensato che non fosse giusto premiare una squadra che ha sprecato i primi venti minuti di gara.
A Riccione si è visto che la squadra ha un grande potenziale, ma non può distrarsi e non può permettersi di giocare individualmente perché la sua forza risiede nel gruppo e nel fatto di poter giocare in 12, cosa che in pochi si possono permettere, e tutti e 12 possono diventare a turno protagonisti se gli altri li supportano nelle loro giornate di grazia. Ma se non c'è voglia di sacrificarsi per sé e per gli altri, non si va da nessuna parte.
Renato Dalpozzo
Addetto Comunicazione Grifo basket Imola 1996 ASD
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